Napoli si prepara ad ospitare un evento culturale di rilievo con la proiezione del docufilm “Maradona, San Gennaro e lo sciopero dei miracoli”. L’appuntamento è fissato per sabato 21 giugno, alle ore 21, nella storica cornice del cineteatro La Perla, in via Nuova Agnano 35. Il film segna l’apertura ufficiale della ventesima edizione del Tam Tam Digifest, festival che quest’anno mette al centro il fumetto e il cinema d’animazione. Questo progetto racconta una città che si muove tra mito e realtà, con una narrazione che intreccia più linguaggi per offrire uno sguardo originale.
La proiezione che apre la ventesima edizione del tam tam digifest
L’evento del 21 giugno al cineteatro La Perla rappresenta il momento di lancio del Tam Tam Digifest, festival da due decenni punto di riferimento per appassionati di fumetto e animazione. Nel 2025, la manifestazione dedica grande spazio a forme narrative capaci di mescolare disegno e movimento, tecniche esplorate anche nel docufilm diretto da Giulio Gargia. La scelta di ospitare l’anteprima proprio a Napoli assume un valore simbolico, vista l’ambientazione napoletana e la forte presenza di simboli legati alla città. L’appuntamento riunirà pubblico, autori e protagonisti, promettendo una serata ricca di spunti culturali.
Questa ventesima edizione si distingue per il focus sul fumetto e sull’animazione come strumenti espressivi, creando un collegamento diretto con la struttura narrativa del docufilm. L’evento è stato pensato non solo come una proiezione, ma come un’occasione di incontro tra diversi mondi dell’arte visiva e cinematografica. Il pubblico potrà così vedere dal vivo gli interpreti principali, che saranno presenti per dialogare e confrontarsi dopo la visione.
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Un racconto tra docufilm, fiction e animazione
Il film “Maradona, San Gennaro e lo sciopero dei miracoli” si distingue per la sua mescolanza di generi. La regia di Giulio Gargia unisce gli elementi del documentario, della fiction e dell’animazione per dare vita a una narrazione che va oltre la semplice cronaca. Il progetto si propone di dipingere una Napoli che è al tempo stesso reale e mitologica. In questo scenario, due figure cariche di fascino prendono corpo: da una parte San Gennaro, patrono della città, e dall’altra Diego Armando Maradona, leggenda calcistica che ha lasciato un segno profondo in città.
La struttura del docufilm permette di esplorare i temi legati all’identità napoletana, con un linguaggio che alterna la testimonianza diretta, la ricostruzione scenica e sprazzi di animazione. Quest’ultima tecnica aiuta a sottolineare l’aspetto surreale e mitico della storia, creando un’atmosfera in cui la realtà si fonde con il racconto popolare. La narrazione porta così lo spettatore dentro un mondo che parla di fede, passione sportiva e cultura urbana, attraverso lo sguardo di chi vive Napoli ogni giorno.
Protagonisti, identità e radici napoletane
Gli interpreti principali del docufilm incarnano le due icone senza tempo che guidano la trama. San Gennaro viene impersonato dall’attore Patrizio Rispo, volto noto del panorama televisivo e teatrale italiano. La scelta di Rispo aggiunge un carico di credibilità e profondità al ruolo del santo, figura che rappresenta non solo la religiosità ma anche la tradizione e la speranza della città partenopea.
Diego Armando Maradona è rappresentato da Zap Mangusta, nome d’arte di Diego Pesaola, figlio di Bruno “Petisso”, una figura rispettata nel mondo calcistico e culturale napoletano. Questo legame familiare porta una dimensione personale alla rappresentazione di Maradona, con un attore che conosce a fondo quelle radici. La presenza sul palco degli interpreti e del resto del cast al momento dell’anteprima permetterà di ascoltare direttamente da loro il percorso creativo e le ragioni dietro il film.
La scelta dei protagonisti riflette il tentativo di costruire una narrazione autentica, che non perda mai di vista l’identità di Napoli e il rapporto profondo degli abitanti con i loro simboli. In questo modo, il docufilm si fa anche strumento di memoria e di preservazione culturale, rievoando storie che segnano ancora l’immaginario collettivo.
Produzione e collaborazione tra realtà napoletane
Il docufilm nasce da una coproduzione tra Cooperativa Tam Tam, Millennium Cinematografica e Michelangelo Film. Questo intreccio tra realtà locali rafforza la dimensione territoriale del progetto, radicato nella città che racconta. La Cooperativa Tam Tam, organizzatrice del festival, ha voluto portare avanti un lavoro che valorizzi le pratiche cinematografiche in relazione alla cultura napoletana.
La collaborazione tra queste società ha reso possibile un prodotto curato dal punto di vista tecnico e artistico. La sinergia ha permesso di unire risorse e competenze diverse, dall’animazione agli aspetti narrativi fino alla rappresentazione scenica. La filiera produttiva così articolata garantisce una qualità che punta anche all’attenzione internazionale, mantenendo comunque saldo il legame con il pubblico locale.
La presenza di firme legate a Napoli e alla sua cultura nel processo di creazione rende il docufilm un documento vivo, capace di restituire una visione autentica, lontana da idealizzazioni o stereotipi. L’uso di diverse tecniche narrative, poi, è parte di un linguaggio contemporaneo che si rivolge a uno spettatore sia attento alla storia che curioso verso nuove forme di racconto.