La capitale della Türkiye raggiunge un traguardo importante nel panorama mondiale. Ankara, spesso messa in secondo piano rispetto a Istanbul, ha ottenuto un posto nella lista propositiva del patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo riconoscimento mette in luce il valore della sua architettura moderna e del modello urbanistico sviluppato tra gli anni ’20 e ’70 del Novecento, segnando un nuovo capitolo per una città che ha saputo raccontare la sua storia attraverso gli spazi e i suoi edifici.
Ankara riconosciuta per la sua architettura e urbanistica moderna
L’aggiunta di Ankara alla Tentative List dell’Unesco rappresenta un passo cruciale per il riconoscimento ufficiale come patrimonio dell’umanità. Il dossier presenta la città come esempio chiave di pianificazione urbana e di architettura repubblicana, sviluppata in un periodo in cui la capitale della Türkiye fu riprogettata su misura per rappresentare la nuova nazione. Tra il 1920 e il 1970, Ankara fu teatro di una profonda trasformazione, dagli spazi pubblici alle strutture istituzionali, che rifletteva l’ideale di modernità e progresso della giovane repubblica.
Questa candidatura sottolinea un aspetto spesso trascurato: anziché concentrarsi solamente su antiche vestigia o monumenti storici, si valorizza un patrimonio architettonico più recente eppure denso di significati storici e sociali. Ogni elemento, piazza e edificio scelto nel dossier testimonia un tentativo di costruire un’identità collettiva e nazionale attraverso un linguaggio architettonico moderno, che combinava funzionalità e simbolismo.
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La Tentative List comprende ora complessivamente 80 beni turchi, un numero che conferma l’attenzione internazionale verso la ricchezza culturale della Türkiye, ma soprattutto amplifica il ruolo di Ankara come simbolo di cambiamento e identità nel Novecento.
La progettazione della capitale repubblicana: spazi, simboli e urbanistica
Il dossier preparato dal Ministero della Cultura e del Turismo turco insieme alla Commissione Nazionale Unesco si intitola “Ankara: la progettazione e la costruzione di una capitale moderna repubblicana”. È una definizione che riassume bene l’intero progetto urbano che ha guidato la crescita della città, scelta come capitale nel 1923. L’obiettivo fu creare un nuovo centro politico e culturale adeguato alla giovane repubblica guidata da Mustafa Kemal Atatürk.
Le principali vie e piazze, come viale Atatürk, con il suo asse nord-sud, e i quartieri di Ulus e Kızılay, costituiscono ancora oggi il cuore pulsante della città. Le aree verdi monumentali, come Güvenpark e il Parco della Gioventù, completano il progetto urbanistico, pensato per coniugare funzionalità e rappresentanza. Questi luoghi non sono stati disegnati solo per ospitare istituzioni, ma per raccontare visivamente la storia nazionale e rappresentare i valori della repubblica.
Gli spazi pubblici di Ankara testimoniano l’importanza data alla collettività e alla partecipazione sociale all’interno di una capitale in costruzione. La pianificazione urbana ha cercato di bilanciare aspetti funzionali per un centro amministrativo dinamico e simbolici per incarnare il guizzo di novità e modernità che caratterizzava il contesto storico di quegli anni.
I simboli architettonici e culturali della nuova repubblica
Il dossier Unesco include alcuni edifici di particolare importanza storica e architettonica. Tra questi spiccano le tre sedi originarie della Grande Assemblea Nazionale, il Complesso Presidenziale, la stazione centrale, diverse sedi ministeriali, banche e istituzioni culturali come l’Opera statale e la radio pubblica di Ankara. Ognuno di questi edifici incarna un aspetto diverso dell’identità nazionale repubblicana che si sviluppò con il razionalismo e il funzionalismo architettonico.
Nonostante l’enfasi sulla modernità, Ankara mantiene ancora tracce di un passato molto più antico. Resti archeologici di Gordion, già riconosciuti come patrimonio Unesco, affiancano il mausoleo di Atatürk, chiamato Anıtkabir, e il Museo delle Civiltà Anatoliche, che nel 1997 fu scelto come “Museo dell’anno in Europa”. Questa stratificazione storica rende Ankara un luogo dove il passato incontra la modernità in modo evidente e significativo.
L’ingresso nella lista propositiva come riconoscimento culturale
L’ingresso nella lista propositiva mette in evidenza non solo il valore amministrativo e politico della città, ma anche il suo ruolo di capitale culturale e centro di una vivace evoluzione artistica e sociale. Il riconoscimento internazionale dà visibilità a un patrimonio architettonico che racconta la volontà di ricostruzione, innovazione e identità nazionale del secolo scorso.