Angelo Duro, nato a Palermo nel 1982, è uno dei comici più riconoscibili del panorama italiano. La sua carriera spazia dalla televisione al cinema, passando per il teatro e la letteratura. Recentemente ha attirato l’attenzione dei media a causa di una presunta evasione fiscale, poi smentita. Questo articolo ricostruisce le tappe principali della sua vita pubblica e artistica, mostrando la versatilità che lo caratterizza.
Dalle origini a palermo ai primi passi nel mondo dello spettacolo
Angelo Duro è venuto alla luce il 20 agosto del 1982 a Palermo, città che ha improntato il suo stile ironico e diretto. Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è avvenuto nel 2010, quando l’attore e produttore Davide Parenti lo ha notato durante un’esibizione live. Parenti gli ha offerto un posto nel programma televisivo ‘Le Iene’, format noto per le sue inchieste pungenti e il taglio satirico.
Duro ha accettato la proposta e ha iniziato a lavorare come inviato. Nel programma si è distinto con personaggi emblematici, come ‘Nuccio Vip‘ e ‘Il cantante senza pubblico‘. Questi ruoli hanno messo in luce la sua capacità di usare l’ironia con finezza, raccontando la realtà attraverso una lente comica ma mai banale. Il pubblico ha reagito bene, facendolo entrare tra le figure più apprezzate della trasmissione.
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Un palcoscenico per sviluppare un linguaggio artistico
L’esperienza a ‘Le Iene’ ha rappresentato per Angelo un palcoscenico fondamentale per sviluppare il proprio linguaggio artistico e raggiungere un vasto pubblico. La sua presenza si è consolidata anche grazie alla varietà di personaggi creati, che mettevano in evidenza diversi aspetti della società italiana, sempre con un tocco di satira.
Dalla tv al cinema, fra monologhi e recensioni positive
Nel 2016 Angelo Duro ha fatto il suo debutto cinematografico con il film ‘Tiramisù’, diretto da Fabio De Luigi. Questa esperienza ha segnato il passaggio dal piccolo schermo al grande pubblico delle sale. Il film ha offerto a Duro un ruolo più ampio, permettendogli di esplorare una dimensione diversa della recitazione, più strutturata e narrativa rispetto all’improvvisazione comica televisiva.
L’anno seguente ha presentato ‘Perché mi stai guardando?’, il suo spettacolo teatrale che ha ottenuto ottimi riscontri nei principali teatri italiani. Lo spettacolo ha raccolto l’attenzione della critica per la capacità di mixare comicità e riflessione, mantenendo un ritmo coinvolgente e una scrittura attenta. La trasposizione televisiva su Italia 1 ha portato lo spettacolo a un pubblico ancora più vasto.
Una carriera sempre più personale
Il successo teatrale ha consolidato la posizione di Angelo Duro tra i comici italiani più seguiti. Le sue battute e la sua gestualità riescono a mantenere viva l’attenzione del pubblico, sia in sala sia davanti allo schermo. Questi lavori hanno segnato un momento importante per la sua carriera, che ha preso una strada più personale e meno legata al format televisivo.
La scrittura e il monologo a sanremo, tappe di una carriera in crescita
Nel 2018 Angelo Duro ha pubblicato il suo primo romanzo, ‘Il piano B’, edito da Mondadori. Si è trattato di un passo significativo, che ha messo in luce l’amore per la parola scritta e la voglia di raccontare storie oltre ai monologhi e agli sketch. Il romanzo ha aggiunto una dimensione nuova alla sua attività artistica, confermando la sua versatilità.
Nel febbraio 2023 è tornato sotto i riflettori durante la seconda serata del Festival di Sanremo. Qui ha eseguito un monologo provocatorio, che ha acceso dibattiti e discusso in diversi ambienti. Il testo ha messo al centro temi sociali attuali, mantenendo il tono graffiante e ironico che lo contraddistingue. Questo intervento ha rafforzato la sua immagine di artista impegnato e attento ai cambiamenti del contesto italiano.
Un momento di grande visibilità
Sanremo ha rappresentato un momento di visibilità cruciale, con una performance che ha catturato l’attenzione pubblica, non a caso passata alle cronache per i contenuti e la modalità di esposizione. Duro ha dimostrato ancora una volta, attraverso la parola, la sua capacità di stimolare riflessioni senza rinunciare al registro comico.
Il primo ruolo da protagonista al cinema e il caso fiscale del 2025
All’inizio del 2025 Angelo Duro è protagonista del film ‘Io sono la fine del mondo’, un lungometraggio atteso che ha suscitato discussioni anche per la mancanza di una promozione stampa tradizionale. Il film ha infatti scelto una distribuzione più riservata, che ha alimentato curiosità e speculazioni sul prodotto e sulla sua ricezione da parte del pubblico.
Questo ruolo ha segnato un punto di svolta nella carriera cinematografica, mettendo Duro al centro di una produzione importante e riconosciuta. La scelta di un contenuto forse meno commerciale ma più autentico ha alimentato l’interesse di spettatori e critica, offrendo un’immagine nuova dell’attore.
Un evento mediatico e uno smentito equivoco
Parallelamente, nel 2025, Angelo Duro è stato coinvolto in una vicenda legata a un’accusa di evasione fiscale. La notizia è circolata rapidamente sui media, ma è stata successivamente smentita da fonti ufficiali. L’artista non ha avuto alcun procedimento aperto a suo carico, smentendo così le indiscrezioni iniziali. Questo episodio ha comunque attirato l’attenzione su di lui, inserendolo in un contesto di cronaca che ha attraversato lo spettacolo italiano in questo primo scorcio dell’anno.