Il cantiere della “liburna” a Fiumicino, noto per la realizzazione di una riproduzione in legno a grandezza naturale di una nave da guerra romana, è stato colpito da un nuovo incendio. Nella mattinata di lunedì, le fiamme hanno danneggiato alcune strutture fondamentali per il lavoro, compromettendo attrezzature e materiali. La vicenda ha riacceso i riflettori sulle difficoltà che incontra questo progetto culturale e sul valore storico della nave.
Il cantiere della liburna di Fiumicino e la sua importanza culturale
Situato in via del Faro, il cantiere della liburna rappresenta un punto di riferimento per studiosi, appassionati di storia e studenti. La navicella, lunga 33 metri, è una ricostruzione dettagliata delle imbarcazioni da guerra usate dai romani. L’opera permette di studiare da vicino tecniche di costruzione e aspetti della marineria antica, offrendo un’occasione didattica rara. Qui si tengono visite guidate, verdi anche per le scuole locali che portano gli studenti a conoscere un pezzo di storia attraverso un’esperienza diretta.
Ogni fase del lavoro sul legno viene osservata con attenzione, perché la fedeltà storica è cruciale, e il mestiere degli artigiani si incrocia con ricerche storiche profonde. Non a caso, il cantiere ha attirato interesse internazionale, diventando un luogo in cui passato e presente si incrociano con tecniche oggi sempre meno comuni.
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Il rogo del 2025 e i danni causati alle strutture di lavoro
L’incendio scoppiato lunedì ha colpito una tettoia di legno e un magazzino contenente attrezzature e materiali essenziali per la costruzione della nave. Le fiamme si sono propagate rapidamente, causando la distruzione di molti utensili e pezzi di legno lavorati o in fase di lavorazione. La struttura su cui lavorano gli artigiani si è indebolita e richiederà interventi per tornare operativa.
Fortunatamente, la riproduzione della liburna non ha subito danni diretti. Grazie alla tempestività dei vigili del fuoco e all’azione di prevenzione, la nave stessa si è salvata da ustioni o compromissioni strutturali. Resta però il problema di dover ricostruire la logistica del cantiere e reperire nuovi materiali per garantire la continuità della costruzione.
Impatto sugli studi e sulle attività didattiche al cantiere
Il cantiere è un centro vivo dove la formazione e la divulgazione storica prendono corpo. L’incendio ha interrotto molte attività programmate, come visite di scolaresche e incontri con esperti. La perdita di attrezzature rallenta il lavoro quotidiano degli artigiani, rimandando alcune tappe fondamentali del progetto.
Scuole e università coinvolte avevano pianificato sessioni di osservazione e laboratori pratici proprio in questi mesi. Ora si valuta l’entità dei danni e tempi per rimettere tutto in ordine. La comunità locale ha mostrato interesse e solidarietà, consapevole dell’importanza della liburna come risorsa educativa e storica.
La riproduzione della liburna e la sua fedeltà storica senza danni
La liburna, lunga 33 metri, è una fedele ricostruzione di una nave da guerra romana, usata nelle battaglie navali durante l’impero. La struttura è realizzata con tecniche artigianali trasmesse da generazioni, che ripropongono modi e materiali tipici dell’antichità. Il fatto che la nave non abbia riportato danni conferma la cura con cui è stata protetta e isolata dal rogo.
Si tratta di un esempio unico in Italia, che unisce la passione per il mare con la ricerca storica. L’impegno degli operatori per portare avanti questo lavoro non si ferma, nonostante i recenti episodi sfortunati. Le fiamme hanno alterato l’ambiente di lavoro, ma non il cuore dell’opera.
Le implicazioni per la sicurezza dei cantieri storici e culturali
L’episodio di Fiumicino richiama l’attenzione sulle condizioni di sicurezza in cui spesso operano cantieri dedicati a riproduzioni storiche e interventi culturali simili. Questi spazi combinano materiale facilmente infiammabile come il legno con strumenti moderni, aumentando i rischi. Non è la prima volta che incendi interessano luoghi simili, mostrando la necessità di misure preventive più stringenti.
La sfida è mantenere luoghi autentici, aperti al pubblico e utili per l’apprendimento, senza mettere a rischio il patrimonio costruito o in costruzione. Dopo il rogo, molte realtà simili stanno rivedendo piani di emergenza e sistemi di controllo per evitare eventi simili. I danni, oltre che economici, toccano il valore storico e culturale che questi progetti rappresentano per la comunità.
Sul cantiere della liburna a Fiumicino si attendono nuovi interventi di messa in sicurezza e ricostruzione per riprendere la produzione e tornare ad accogliere studiosi e visitatori in tutta sicurezza.