Anac e Commissario Straordinario collaborano per garantire trasparenza e lotta alla malavita nella ricostruzione post sisma 2016

L’autorità nazionale anticorruzione ha garantito trasparenza e legalità nella ricostruzione post terremoto 2016, controllando appalti per oltre 2 miliardi e prevenendo infiltrazioni criminali nei cantieri.
Anac E Commissario Straordinar Anac E Commissario Straordinar
Anac e Commissario Straordinario uniti contro la malavita nella ricostruzione post sisma. - Gaeta.it

L’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nella gestione della ricostruzione post terremoto del 2016 ha rappresentato un punto di svolta per bloccare infiltrazioni criminali e ridurre i tempi degli appalti. Il sisma che ha colpito Amatrice e le zone vicine ha richiesto investimenti ingenti, coordinati dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, con l’Anac al fianco per assicurare procedure trasparenti e sicure. Le verifiche preventive sulle gare hanno permesso un’effettiva vigilanza sul corretto impiego delle risorse e sulla qualità degli interventi.

ruolo cruciale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nella prevenzione delle infiltrazioni criminali

Dal 24 agosto 2016, giorno del terremoto che ha devastato Amatrice e l’area circostante, l’Anac ha intensificato i suoi controlli sulle procedure di affidamento per gli interventi di riparazione e ricostruzione. Un totale di 1.147 procedure, con un valore complessivo vicino ai 2 miliardi di euro, sono state sottoposte a verifica preventiva dall’Autorità. Questo importo corrisponde al 42,2% del plafond totale di 4,6 miliardi stanziati dal Commissario.

Le gare sono state esaminate con attenzione per evitare qualsiasi possibile collegamento con ambienti malavitosi. L’Anac ha sviluppato un sistema di controllo improntato su rapidità e rigore. Nel complesso, l’Autorità ha emesso ben 4.054 pareri tecnici, di cui una media giornaliera di 2,2, necessaria a vagliare ogni singola procedura con cura. Ogni gara ha richiesto, in media, la produzione di 3,5 pareri per coprire le varie fasi amministrative e tecniche.

Dal 2021 al primo semestre del 2025 la vigilanza è diventata ancora più intensa: il 61% delle procedure è stato controllato in questo arco temporale, con 706 pratiche complessive. Il numero dei pareri rilasciati in questo periodo è salito a 2.844, il 70% del totale. Il risultato più significativo riguarda il quasi azzeramento dei contenziosi legati a queste gare: è stato segnalato un solo caso, che non ha implicato la contestazione dei pareri Anac.

Questo quadro dimostra come il lavoro dell’Autorità rappresenti un presidio reale per garantire legalità e trasparenza nei progetti di ricostruzione. La continua verifica ha inoltre contribuito a migliorare la qualità degli atti e prevenire ogni forma di corruzione.

i grandi cantieri e le opere seguite dall’Anac in fase di ricostruzione

L’Anac ha seguito da vicino diversi interventi di particolare importanza, selezionando i progetti più significativi per un controllo più puntuale. Tra questi rientrano i lavori di riparazione e adeguamento sismico della Prefettura di Teramo, con un valore vicino ai 7,5 milioni di euro, e l’Accordo quadro per i servizi tecnici complementari a favore del comune di Accumoli, per circa 15 milioni.

Nel centro sanitario di Fabriano si stanno realizzando lavori per una palazzina funzionale alle emergenze, con appalti per circa 17 milioni di euro. Anche la Caserma dei Carabinieri di Norcia è coinvolta in interventi di adeguamento sismico per un valore stimato di quasi 5,8 milioni.

Questi interventi si affiancano ad altri cantieri avviati o conclusi nelle regioni interessate dal sisma. L’Abruzzo vede il completamento della scuola A. Gasbarrini a Civitella del Tronto, con una base d’appalto di 1 milione, e la realizzazione delle infrastrutture idriche a Campotosto, valutate 3,7 milioni.

Nel Lazio, Amatrice ospita lavori rilevanti per la chiesa di Santa Maria del Suffragio e per i sotto-servizi del centro storico con cunicoli ispezionabili . Le Marche hanno in corso l’appalto integrato per il Nuovo Polo Scolastico del Comune di Tolentino, investimento enorme pari a 25 milioni, mentre nelle università di Macerata si procede alla riqualificazione dei palazzi Ciccolini e Ugolini con fondi rispettivamente di 1,3 e 5,1 milioni.

In Umbria, la ricostruzione del centro di Castelluccio di Norcia conta su risorse per circa 50 milioni, mentre i lavori di ristrutturazione dell’ospedale locale sono stimati in 7,3 milioni. La varietà delle opere testimonia la complessità e l’ampiezza degli interventi necessari per restituire sicurezza e normalità a queste comunità.

L’investimento complessivo e l’impatto sociale della ricostruzione dopo il sisma 2016

Il Commissario Straordinario ha gestito fondi pubblici per un totale di 4,6 miliardi di euro per supportare la ricostruzione, sommando risorse ordinarie e speciali. L’attenzione non si è limitata soltanto a opere infrastrutturali ma ha considerato anche la ripresa sociale ed economica dei territori colpiti.

Un aspetto rilevante riguarda l’incremento delle risorse per il personale scolastico nelle aree interessate, con l’obiettivo di ricostruire un sistema educativo solido e di qualità. Questo intervento garantisce non solo strutture sicure, ma anche un presidio culturale e formativo indispensabile per le nuove generazioni.

L’allineamento tra infrastrutture pubbliche, servizi sociali e programmi di ripresa economica evidenzia un modello che punta a rafforzare la resilienza di territori provati da eventi traumatici. La vigilanza dell’Anac ha assicurato che i fondi venissero impiegati con rispetto delle regole, riducendo sprechi e ritardi.

Anche per questo la ricostruzione avanza con progressi concreti, nonostante le difficoltà tecniche e logistiche. Cantieri importanti sono già conclusi o in via di completamento, altri procedono con regolarità in linea con le previsioni. Il controllo sui procedimenti pubblici continua a essere stretto, un elemento decisivo per evitare situazioni di illegalità che potrebbero compromettere il ritorno alla normalità.