Il sito archeologico della Necropoli della Banditaccia a Cerveteri torna al centro di una polemica legata al degrado ambientale. Le testimonianze raccolte raccontano di frequenti comportamenti notturni che lasciano dietro di sé rifiuti e tracce di incontri intimi, con pesanti conseguenze sul decoro e la manutenzione dell’area. In questo articolo vediamo cosa avviene davvero nell’area della necropoli e quali problemi affrontano chi si occupa della pulizia.
La Necropoli Della Banditaccia e le tracce di incontri notturni
La necropoli etrusca, uno dei siti archeologici più importanti nei dintorni di Roma, è stata spesso scenario di frequentazioni notturne da parte di giovani che si incontrano proprio nel recinto del parco. Questi incontri lasciano segni evidenti, non solo in termini di danni ma anche di rifiuti particolari legati al momento vissuto. È stato dato loro il nome di “amori sporcaccioni” per la natura degli oggetti rinvenuti, come fazzoletti usati e preservativi abbandonati nelle aree circostanti.
Il comportamento di questi gruppi, composto da ragazzi e ragazze, sembra andare oltre il semplice incontro; si trasformerebbe in una sorta di ostentazione. Questi ragazzi esibiscono quasi come un trofeo pubblico le tracce materiali dei loro momenti privati, lasciandoli direttamente sulle aree verdi o nelle vicinanze del parcheggio. L’atto di abbandonare tutto in un cestino a pochi passi dall’ingresso parco può sembrare illogico, eppure si realizza come un gesto volontario, quasi come se volessero segnare il territorio con queste “prove” lasciate dietro di sé.
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I volontari e il lavoro di pulizia: sfide e ritrovamenti
Il Parco Archeologico della Banditaccia si affida a volontari e al proprio personale per tenere l’area pulita, specialmente in vista degli eventi pubblici che richiamano persone da tutta la regione. Anche durante la preparazione per uno di questi eventi, nelle prime ore della giornata, sono stati raccolti diversi sacchi di rifiuti lasciati dopo le notti di festa o di incontri.
Tra gli oggetti trovati ci sono fazzoletti, profilattici usati, bottiglie di liquore, assorbenti e perfino qualche paio di scarpe abbandonate. Non si rilevano grandi quantità di bottiglie di birra, dato che quelle erano state rimosse il giorno precedente insieme ad altri residui simili. Questo tipo di raccolta evidenzia come il lavoro di pulizia si ripeta con frequenza, per evitare che i rifiuti compromettano la fruibilità e il rispetto del sito storico.
L’attività dei volontari è cruciale per mantenere in equilibrio la conservazione del luogo e l’arrivo di visitatori. Nonostante gli sforzi, resta difficile tenere sotto controllo questi fenomeni, perché spesso le frequentazioni notturne avvengono senza alcun controllo e i resti delle azioni rimangono visibili per giorni.
Implicazioni sociali e difficoltà nel contrastare il degrado
Il problema solleva interrogativi più ampi su atteggiamenti e comportamenti di certi gruppi nei luoghi pubblici e storici. Le testimonianze raccolte parlano di una sottocultura che considera normale lasciar tracce materiali di incontri intimi nei siti archeologici, senza curarsi della pulizia o del rispetto dovuto.
Nonostante la ripetuta pulizia e la presenza di personale e volontari, bisogna fare i conti con comportamenti incoscienti come quelli che portano alla spreco di risorse e al peggioramento delle condizioni dell’area. Il riferimento a “mamme di zozzoni” mette in luce una critica diretta verso chi si rende protagonista di questi atti, in opposizione a chi invece si impegna a tenere il sito in ordine.
Il sito è stato da sempre meta di visitatori desiderosi di approfondire la storia, ma vacanza e svago si intrecciano spesso con episodi che richiedono un impegno costante nelle operazioni di pulizia. Sindaci e responsabili locali devono affrontare l’arduo compito di preservare il patrimonio senza rinunciare all’accesso pubblico, bilanciando tutela e gestione quotidiana dei comportamenti.
Le notti nella Necropoli della Banditaccia non sono semplicemente silenziose passeggiate fra tombe millenarie. Sono, per alcune persone, momenti di espressione fisica e sociale che lasciano segni visibili, portando con sé problemi di ordine e rispetto che restano da risolvere negli anni a venire.