I comprensori sciistici dell’alto adige hanno aumentato i posti di lavoro nel 2024, superando i 14 milioni di pernottamenti nella stagione invernale. Il settore affronta però anche criticità legate all’immagine e alla sostenibilità. Ecco un resoconto dettagliato sulle novità e le dinamiche che segnano il comparto funiviario nella provincia.
Aggiornamenti su occupazione e tipologie di contratti
Nel 2024 i comprensori sciistici altoatesini hanno offerto lavoro a 2.382 persone. Sono stati creati 121 posti in più rispetto all’anno precedente, con un aumento significativo dei contratti a tempo indeterminato che sono 97, mentre 24 sono stati stagionali. La maggior parte degli addetti stagionali proviene dal settore agricolo locale, un dettaglio importante visto che queste persone riescono così a conciliare l’attività agricola con un lavoro flessibile nel turismo invernale.
Modelli occupazionali e legame con il territorio
Questo modello occupazionale conferma la capacità del settore di offrire soluzioni adattabili a esigenze diverse. L’occupazione stabile, soprattutto con contratti fissi, punta a sostenere la continuità del settore funiviario, mentre i contratti stagionali mantengono un legame tra i lavoratori e il territorio rurale. L’assemblea generale dell’Associazione esercenti funiviari, tenutasi recentemente, ha mostrato come il lavoro in montagna sia ancora una risorsa chiave per chi abita in valle.
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Questi numeri raccontano anche di una ripresa economica legata al turismo invernale dopo la fase difficile dovuta alle limitazioni degli ultimi anni. L’aumento dell’occupazione è coerente con una ripresa del flusso turistico, e mette in luce quanto lo sviluppo del comprensorio sciistico sia un elemento centrale per l’economia locale.
Impianti di risalita e infrastrutture, gli interventi del 2024
L’alto adige conta attualmente 357 impianti di risalita. Nel corso del 2024 sono entrati in funzione sei nuovi impianti, mentre nove sono stati dismessi. Sette impianti esistenti hanno subito lavori di ristrutturazione. Questi dati mostrano una fase di trasformazione e adattamento delle infrastrutture.
L’obiettivo del rinnovo degli impianti è garantire una migliore esperienza agli sciatori e mantenere il livello di sicurezza e funzionalità.
Collegamenti e rete integrata
Un aspetto chiave è anche la volontà di ampliare i collegamenti tra i vari comprensori sciistici. Creare una rete integrata di impianti di risalita può facilitare l’accesso alle piste e favorire un turismo più distribuito sul territorio. L’obiettivo resta fornire servizi che supportino la crescita economica senza compromettere il valore naturale del paesaggio alpino.
Questi interventi accomunano attenzione all’innovazione e cura della tradizione, un equilibrio necessario per non perdere attrattività nell’offerta turistica.
Andamento della stagione 2024/25 e flussi turistici record
La stagione invernale 2024/25 ha segnato un record in termini di pernottamenti in alto adige, superando per la prima volta 14 milioni di notti trascorse dai turisti. L’aumento complessivo è stato del 2,6% rispetto all’anno precedente, un segnale chiaro dell’interesse crescente verso le località alpine.
I mesi di novembre e dicembre hanno registrato numeri particolarmente robusti, cruciali per raggiungere questi risultati straordinari. Il mese di gennaio ha tenuto con un piccolo incremento, mentre febbraio e marzo hanno visto un lieve calo, riconducibile alla Pasqua anticipata che ha modificato i modelli di soggiorno.
Questi dati sono indicativi di una stagione di buon livello, nonostante le variabili climatiche e di calendario che influenzano la programmazione delle vacanze. La costanza nel numero di visitatori è necessaria anche per mantenere stabile l’occupazione e garantire il funzionamento degli impianti.
Sfide sociali, ambientali e la mobilità sostenibile
L’aumento dell’attenzione mediatica sul fenomeno dell’overtourism sta modificando la percezione degli abitanti dell’alto adige nei confronti del settore turistico. Le preoccupazioni riguardano il sovraccarico delle infrastrutture e l’impatto sull’ambiente e sulla qualità della vita locale.
Il presidente dell’Associazione esercenti funiviari ha sottolineato l’importanza di presentare i servizi di risalita come una forma di mobilità sostenibile. Tale approccio mira a ridurre il traffico automobilistico e a diminuire l’impronta ecologica, un tema sempre più sentito nelle zone montane.
Collaborazione e dialogo con la popolazione
La cooperazione con le amministrazioni locali e altri attori è alla base della ricerca di soluzioni valide per bilanciare turismo e tutela ambientale. I progetti della rete funiviaria devono rispecchiare questa missione, in modo da permettere sviluppi futuri senza compromettere la montagna.
In effetti, trova spazio l’esigenza di un dialogo costante con la popolazione per mantenere un rapporto positivo e costruire strategie condivise in grado di affrontare i problemi emergenti.
Il settore funiviario si presenta così come un protagonista attento alla sostenibilità e interessato a rispondere in modo rapido alle nuove esigenze sociali e ambientali.