Alpinisti dispersi sull'Adamello: ripartono le ricerche di Aziz Ziriat e Samuel Harris

Alpinisti dispersi sull’Adamello: ripartono le ricerche di Aziz Ziriat e Samuel Harris

Riprendono le ricerche degli alpinisti scomparsi sull’Adamello, con squadre specializzate e elicotteri impegnati in operazioni difficili. Le famiglie chiedono supporto psicologico mentre cresce l’ansia per la situazione.
Alpinisti dispersi sull27Adamel Alpinisti dispersi sull27Adamel
Alpinisti dispersi sull'Adamello: ripartono le ricerche di Aziz Ziriat e Samuel Harris - Gaeta.it

Le operazioni di ricerca degli alpinisti londinesi Aziz Ziriat e Samuel Harris, scomparsi il primo gennaio sull’Adamello, hanno ripreso vigore. I due uomini, rispettivamente di 36 e 35 anni, non hanno dato più notizie di sé dal giorno dell’escursione e le loro famiglie hanno lanciato l’allerta dopo che non sono rientrati a casa il 6 gennaio come programmato. Sono in corso ricerche sia via terra che tramite elicottero, con l’attenzione rivolta in particolare alla zona del bivacco Malga Dosson, dove è stata rinvenuta parte della loro attrezzatura alpinistica.

Dettagli sull’operazione di ricerca

Le ricerche, condotte da squadre del Soccorso Alpino, hanno subito accelerato nei giorni scorsi, grazie anche al supporto dell’elicottero. Questa operazione prevede l’intervento di circa quindici operatori specializzati, i quali verranno portati in quota per effettuare ricerche approfondite. La zona di intervento è stata segnalata come critica. In particolare, gli operatori si concentrano in un’area legata ad un segnale GPS registrato da uno dei telefonini dei due alpinisti, nelle vicinanze del Passo di Conca, a circa 2.600 metri di altitudine.

Le condizioni meteorologiche attuali sembrano presentare alcune difficoltà, sebbene la visibilità sia buona. Le temperature, sotto lo zero e accompagnate da vento, rappresentano un ulteriore elemento di rischio per le operazioni. La situazione sembra quindi complessa, ma le autorità sono determinate a proseguire con ogni mezzo necessario. L’intervento degli elicotteri sarà cruciale per garantire un accesso rapido ai luoghi più inclinati e potenzialmente pericolosi.

Il coinvolgimento delle autorità e delle famiglie

La Guardia di Finanza e i Carabinieri sono attivamente coinvolti nelle indagini e nelle ricerche. Le famiglie dei due alpinisti hanno espresso grande preoccupazione e dolore per la situazione. Rebecca Dimmock, fidanzata di Ziriat, ha condiviso un ritratto commovente della coppia, descrivendoli come escursionisti esperti che volevano passare un Capodanno diverso, esplorando i rifugi delle Dolomiti.

Nel suo racconto, Dimmock ha ricordato che l’ultimo contatto con Ziriat è avvenuto il primo gennaio, quando lui le ha inviato alcune foto e l’ha avvisata che il suo telefono stava per scaricarsi. Era chiaro dall’ultimo messaggio che Ziriat si trovava in una situazione impegnativa. Questo ha accresciuto l’ansia e la preoccupazione sia tra i familiari che tra gli amici, accorsi nelle ultime ore presso il luogo delle ricerche per fornire il proprio supporto.

Supporto psicologico per le famiglie

La situazione ha indotto le autorità ad attivare anche un servizio di sostegno psicologico, attraverso l’inserimento di “Psicologi per i popoli“. Questo intervento è stato deciso per assistere le famiglie di Ziriat e Harris, che hanno fatto il viaggio dal Regno Unito immersi in un clima di apprensione. Le emozioni sono palpabili e la necessità di supporto psicologico in situazioni di questo tipo diventa fondamentale per affrontare l’angoscia della ricerca e l’incertezza.

La comunità locale, insieme alle autorità, sta dimostrando una grande solidarietà, poiché le operazioni di ricerca continuano. Il desiderio di riunire le famiglie e i due alpinisti permane vivo, e la speranza di trovare notizie positive è presente nel cuore di chiunque sia coinvolto in questa difficile situazione.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Sara Gatti

Change privacy settings
×