Due alpinisti si sono fermati su una parete della cima piccola della scala, nel gruppo di riobianco delle Alpi Giulie, e le squadre di soccorso del Cnsas Fvg sono mobilitate per raggiungerli. Il blocco è avvenuto lungo la via piemontese Ive, una parete di difficoltà IV grado superiore. La situazione si è sviluppata nella serata del 24 aprile 2025 e il primo allarme è arrivato poco dopo le 21.30, attraverso una chiamata al Nue112.
Le squadre di terra sono ora in cammino verso il bivacco Gorizia, tappa intermedia da cui valutare l’accesso alla parete. La scelta tra un intervento notturno e un recupero all’alba dipenderà dalle condizioni meteo e dalla possibilità di mantenere un contatto diretto con gli alpinisti. Dalle prime informazioni emerge che i due escursionisti sono in buone condizioni di salute ma rimasti bloccati a causa di corde incastrate in fase di discesa in corda doppia.
Cronaca dell’allarme e prime fasi di intervento
L’allarme è stato lanciato verso le 21.30 dalla stazione di Cave del Predil del soccorso alpino, attivato dalla Sores in collaborazione con la Guardia di Finanza, a seguito della chiamata diretta dei due alpinisti. Entrambi hanno segnalato di essersi bloccati mentre scendevano lungo la via piemontese Ive, molto impegnativa con difficoltà di IV grado superiore.
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Dettagli sulla chiamata e situazione degli alpinisti
La chiamata indicava che il blocco è avvenuto tra il secondo e il terzo tiro. Le corde si sono incastrate e la cordata non è riuscita a liberarle, restando così impossibilitata a proseguire la discesa. I due alpinisti, un uomo e una donna, hanno comunque riferito di non avere problemi sanitari rilevanti e di sentirsi relativamente tranquilli nonostante la situazione.
La risposta delle squadre di soccorso è stata immediata. Già dalla base si sono organizzati i soccorritori per raggiungere il bivacco Gorizia, da cui valutare la prosecuzione lungo la parete. La zona è soggetta a condizioni meteo complicate; sono previsti temporali durante la notte e le prime ore della giornata successiva, motivo per cui il recupero dovrà tenere conto di possibili rischi.
Percorso e condizioni che attendono i soccorritori
Gli operatori del Cnsas Fvg stanno affrontando un percorso a piedi che richiederà circa un paio d’ore di cammino per arrivare al bivacco Gorizia. Da lì, i soccorritori decideranno se procedere con la scalata notturna fino alla base della parete e iniziare l’intervento, oppure attendere il mattino seguente.
Se le condizioni meteo peggiorano e rendono impossibile l’accesso diretto entro la notte, il recupero si programmerà alle prime luci dell’alba, sempre valutando la sicurezza. A quel punto, sarà possibile tentare un recupero con l’elicottero, se le condizioni lo consentiranno. Il bivacco Gorizia è un punto chiave dell’intervento, usato spesso come base per operazioni alpinistiche e soccorsi in zona.
Difficoltà della via e caratteristiche del luogo
Le difficoltà della via, categoria IV grado superiore, implicano che la salita e la discesa richiedano esperienza e attrezzature adeguate. La scala piccola si trova nel cuore del gruppo di riobianco, zona montuosa delle Alpi Giulie che alterna pareti verticali a tratti di sentiero. L’intervento in notturna su una via impegnativa mette alla prova la preparazione dei soccorritori.
Condizioni e stato degli alpinisti bloccati sulla parete
I due alpinisti, un uomo e una donna, sono rimasti bloccati senza poter proseguire la discesa a causa di corde incastrate durante la manovra in corda doppia. Tale situazione li ha costretti a fermarsi tra il secondo e il terzo tiro della via piemontese Ive. Secondo quanto riferito, non presentano problemi sanitari e mantengono uno stato di salute stabile.
Non è semplice per loro intervenire direttamente per liberare le corde, probabilmente complicato dalla difficoltà della via e dall’ora della giornata. Il fatto che la chiamata sia arrivata di sera aumenta la complessità delle operazioni. Restano in comunicazione con i soccorritori, che verificheranno costantemente la loro situazione.
Clima e condizioni ambientali
La zona intorno alla cima piccola è soggetta a un clima variabile in questo periodo, con l’arrivo di temporali previsti durante la notte. Gli alpinisti sono esposti a condizioni che possono cambiare rapidamente, rendendo indispensabile un recupero rapido e attento. La presenza delle squadre di soccorso è fondamentale per evitare evoluzioni rischiose durante la notte.
Il bivacco Gorizia potrebbe offrire un luogo riparato per i soccorritori prima del tentativo di raggiungere gli alpinisti, ma resta da capire se la scalata notturna sarà realizzabile o sarà preferibile attendere l’alba. Gli sviluppi dipenderanno molto dal meteo e dalle condizioni che i soccorritori troveranno sul posto.