Almeno 73 morti dopo raid israeliani a gaza: 33 vittime nei centri di assistenza della gaza humanitarian foundation

Almeno 73 morti dopo raid israeliani a gaza: 33 vittime nei centri di assistenza della gaza humanitarian foundation

L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza provoca oltre 300 morti, inclusi civili e rifugiati colpiti in centri della Gaza Humanitarian Foundation e nella scuola Mostafa Hafez a Gaza City.
Almeno 73 Morti Dopo Raid Isra Almeno 73 Morti Dopo Raid Isra
L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza ha causato oltre 300 morti, molti civili, colpendo anche centri di assistenza e rifugi, aggravando la grave crisi umanitaria. - Gaeta.it

L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza nelle ultime ore ha causato decine di morti e feriti. Gli attacchi aerei israeliani hanno colpito diverse zone, inclusi spazi dedicati all’aiuto umanitario, complicando ulteriormente la situazione già estrema sul terreno. Tra le vittime, molti civili, compresi coloro che cercavano rifugio nei centri di assistenza gestiti dalla gaza humanitarian foundation .

Vittime nei centri di assistenza e attacchi nelle aree popolate

Secondo i dati riportati da al jazeera e forniti da fonti mediche locali, almeno 33 persone sono morte mentre si trovavano in centri di assistenza della gaza humanitarian foundation. Questi luoghi, incaricati di offrire soccorso e riparo agli sfollati, sono stati colpiti dall’attacco dall’alba di oggi. Le forze israeliane hanno inoltre bombardato una tenda nel quartiere di al-mawasi, nel sud della striscia, uccidendo 13 persone. L’attacco ha causato anche feriti, ampliando il numero di vittime tra i civili.

Colpita anche una scuola usata come rifugio

In un altro episodio, una scuola usata come rifugio dagli sfollati a ovest di gaza city, la scuola mostafa hafez, è stata colpita da raid aerei. Questo bombardamento ha provocato la morte di almeno 12 persone e numerosi feriti. La scuola ospita quotidianamente famiglie in fuga dai combattimenti, rendendo il colpo particolarmente devastante.

Crescita del numero di vittime nelle ultime 48 ore nelle aree controllate da hamas

Le autorità di gaza, amministrata dal movimento hamas, hanno diffuso un bilancio aggiornato sulle vittime causate dall’offensiva militare israeliana. Nelle ultime 48 ore, oltre 300 palestinesi sono stati uccisi dai raid aerei e dalle operazioni sul terreno condotte dallo stato ebraico. Si tratta di un numero altissimo, che aumenta rapidamente di ora in ora.

Le agenzie sanitarie locali confermano che tra i morti ci sono molti civili, compresi donne e bambini. I dati non precisano se parte dei decessi riguarda anche combattenti di hamas, ma sottolineano l’elevata presenza di vittime in quartieri residenziali e aree congestionate.

Un bilancio in rapido aumento

La situazione sul terreno continua a peggiorare con un impatto devastante sulla popolazione civile, soprattutto nelle zone più densamente popolate.

Impatto umanitario e criticità nella gestione dell’emergenza

L’attacco ai centri della gaza humanitarian foundation peggiora la condizione umanitaria già critica nella striscia. Le infrastrutture per l’assistenza sono ridotte al minimo e la popolazione fatica a trovare rifugio sicuro. Le ondate di bombardamenti aumentano le difficoltà per i soccorritori a raggiungere i feriti e garantire cure mediche.

La comunità internazionale monitora con preoccupazione la situazione, mentre la mancanza di corridoi umanitari crea un territorio sempre più difficile. Gaza vive un blocco quasi totale, e con gli ospedali sopraffatti e le scorte limitate, l’emergenza rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi giorni.

Gli ultimi dati riportano dunque una tragedia che prosegue da giorni, con un saldo di vittime sempre più alto e pochi spazi per un intervento umanitario efficace tra i combattimenti.

Change privacy settings
×