Almeno 30 palestinesi uccisi in attacchi israeliani a gaza, ospedali sotto pressione

Almeno 30 palestinesi uccisi in attacchi israeliani a gaza, ospedali sotto pressione

Gli attacchi israeliani a Gaza causano almeno 30 morti palestinesi, colpendo civili anche durante la distribuzione di cibo; il sistema sanitario locale, tra cui l’ospedale Nasser, è sopraffatto e in crisi.
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Gli attacchi israeliani a Gaza hanno causato almeno 30 morti palestinesi, tra cui civili vicino ai punti di distribuzione del cibo, mentre il sistema sanitario locale, già provato dall'assedio, fatica a gestire l'emergenza. - Gaeta.it

Gli attacchi israeliani a Gaza nella giornata odierna hanno causato la morte di almeno 30 palestinesi. Le fonti mediche locali riferiscono di una situazione critica, con un sistema sanitario già debilitato che fatica a gestire l’afflusso continuo di feriti. Tra le vittime ci sono anche civili colpiti vicino ai punti di distribuzione del cibo, mentre gli ospedali tentano di fornire assistenza nonostante le risorse limitate.

Violenze e morti a gaza, episodi durante la distribuzione di cibo

Il bilancio delle vittime palestinesi si aggiorna continuamente. Secondo i dati raccolti da operatori sanitari ad Al Jazeera, almeno sette persone sono rimaste uccise nei pressi di aree dedicate alla distribuzione degli approvvigionamenti alimentari. Questi luoghi, solitamente frequentati da molte famiglie in difficoltà, sono diventati teatro di bombardamenti. L’episodio riflette la drammaticità della situazione sul terreno, dove anche i tentativi di garantire cibo sicuro vengono compromessi dalla violenza.

Aggiornamenti dagli ospedali di gaza

Il corrispondente di Al Jazeera Hani Mahmoud ha fornito aggiornamenti ripresi dalle strutture sanitarie di Gaza, mettendo in luce che i feriti sono stati portati all’ospedale Nasser. Questa struttura, una delle poche ancora funzionanti, accoglie un numero crescente di persone con gravi lesioni causate dagli attacchi. La pressione sugli ospedali aumenta quotidianamente, mettendo a dura prova medici e infermieri.

Caratteristiche degli attacchi con droni e impatto sui feriti

Tra le cause principali delle ferite gravi vi sono gli attacchi con droni, descritti come particolarmente letali per il tipo di armamento impiegato. I missili lanciati da questi veivoli contengono chiodi, pezzi di metallo e schegge, elementi che al momento dell’esplosione si propagano a alta velocità e provocano emorragie interne difficili da trattare. Questa modalità di attacco colpisce spesso folle di persone in situazioni di quotidianità, come mercati o file per acqua e cibo.

Difficoltà nella gestione dell’emergenza sanitaria

Il fatto che gli attacchi mirino luoghi con alta concentrazione di civili rende ancora più difficile la gestione dell’emergenza da parte del personale sanitario. Il sovraccarico arriva in un contesto già complicato dall’assedio e dalla carenza di materiali essenziali per le cure. Le strutture sanitarie restano vulnerabili a incidenti e mancano di supporto, aggravando la crisi umanitaria a Gaza.

Sistema sanitario di gaza stretto nella morsa dell’assedio e delle violenze

L’enclave di Gaza soffre da anni un assedio che limita fortemente l’ingresso di medicinali e attrezzature mediche. Con l’aumentare delle operazioni militari israeliane, il sistema sanitario locale si trova in condizioni critiche. Le risorse esaurite impediscono cure tempestive e adeguate, mentre il personale medico lavora sotto stress continuo, in situazioni di rischio.

Il sovraffollamento degli ospedali e la mancanza di posti letto portano a difficoltà nella gestione dei feriti più gravi. Già segnate da carenze strutturali, queste strutture mostrano segni di cedimento di fronte all’aumento delle vittime. Anche la popolazione civile, che non ha accesso a una tutela sanitaria importante, vive ogni giorno l’insicurezza e il dolore causati dai bombardamenti. L’emergenza umanitaria a Gaza si intensifica di ora in ora.

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