Alloggi a l’aquila per il personale dell’istituto penale per i minorenni in vista della riapertura

Alloggi a l’aquila per il personale dell’istituto penale per i minorenni in vista della riapertura

La giunta comunale di L’Aquila approva la convenzione con il Centro Giustizia Minorile per assegnare fino a 25 alloggi al personale dell’Istituto penale per i minorenni, in vista della riapertura entro il 2025.
Alloggi A Le28099Aquila Per Il Pers Alloggi A Le28099Aquila Per Il Pers
Il Comune de L’Aquila ha approvato una convenzione per assegnare alloggi al personale dell’Istituto penale per i minorenni, in vista della sua riapertura prevista per l’estate 2025, sostenendo così la giustizia minorile nel territorio. - Gaeta.it

La giunta comunale di l’aquila ha approvato una convenzione con il Centro Giustizia Minorile per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise, che prevede l’assegnazione di fino a 25 alloggi del progetto Case o dei Map al personale destinato a lavorare presso il nuovo Istituto penale per i minorenni della città, prossimo alla riapertura. Questo provvedimento mira a sostenere il nuovo organico e assicurare le attività legate alla tutela dei minori nell’area.

Destinazione e condizioni degli alloggi per il personale ipm

Gli alloggi selezionati, provenienti dalle disponibilità del progetto Case o dei Map, verranno riservati in via prioritaria ai dipendenti che opereranno nell’Ipm, nel Centro di Prima Accoglienza e nell’Ufficio Servizio Sociale Minorenni. L’assegnazione partirà con una durata iniziale di tre anni, potenzialmente estendibile, per andare incontro alle esigenze del personale. Coloro che riceveranno l’alloggio dovranno corrispondere un canone di compartecipazione e sostenere le spese relative alle utenze domestiche.

Importanza della misura per la funzione del personale

Questa misura assume particolare importanza considerando la funzione delicata e continuativa del personale impegnato nel contrasto alla devianza giovanile e nello svolgimento delle attività socio-giuridiche dedicate ai minorenni detenuti. Avere una sistemazione vicina facilita l’organizzazione interna e l’operatività quotidiana, mantenendo stabile il bacino di risorse umane impegnate sul territorio aquilano.

Motivazioni della riapertura dell’istituto penale per i minorenni

L’istituto penale per i minorenni di l’aquila, chiuso nel 2016 con decisione ministeriale, torna disponibile a quasi un decennio di distanza. La sospensione dell’attività aveva coinvolto l’intero territorio, lasciando scoperte funzioni essenziali per la giustizia minorile proprio nel centro italia. Prima di allora, erano già stati effettuati lavori per rendere agibili i locali danneggiati dal sisma del 2009, ma non erano serviti a evitare la chiusura definitiva.

La necessità di riapertura trova conferma nella difficoltà di ospitare i minori sottoposti a provvedimenti penali nelle giuste strutture vicine alle famiglie, secondo il principio di territorialità sancito dalle norme italiane. Spesso, infatti, questi ragazzi erano allontanati da casa, inviati in carceri situate in regioni lontane, complicando ancora di più i rapporti e il percorso di recupero.

Ruolo delle istituzioni e dialogo per la riapertura

La ripresa delle attività dell’istituto penale per i minorenni è anche frutto di un dialogo istituzionale intenso. Il sindaco Pierluigi Biondi sottolinea il ruolo determinante del governo Meloni e dei sottosegretari Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari nel trovare la soluzione. Il confronto ha coinvolto componenti del ministero della Giustizia, amministrazioni locali e enti territoriali per assicurare un ritorno operativo del complesso entro l’estate del 2025.

Passaggi ufficiali verso la riapertura e gestione degli spazi

Da novembre 2024, il comune di l’aquila ha avviato un percorso che culmina con la restituzione completa del compendio all’attività di istituto penale minorile. La decisione è scaturita da un incontro tra il sindaco Biondi, il capo del Dipartimento per la Giustizia minorile Antonio Sangermano, e rappresentanti dell’Agenzia del demanio, dell’università locale, e altri enti pubblici coinvolti.

Questa fase ha previsto la verifica dello stato dei fabbricati, la programmazione degli interventi necessari per garantire il riuso funzionale degli spazi e l’adeguamento tecnico-organizzativo. Il coordinamento tra i vari livelli istituzionali ha consentito di rendere operativo un progetto in grado di supportare l’attività giudiziaria rivolta ai minori, un segmento di popolazione da tutelare con strumenti specifici.

Attenzione alle condizioni abitative del personale

L’attenzione si è focalizzata anche sulle condizioni abitative del personale coinvolto, con la gestione degli alloggi di servizio, al fine di assicurare stabilità e presenza continua. La sinergia pubblica tra Comune, ministero, università e agenzie statali ha portato avanti un progetto che riconsegna a l’aquila un presidio fondamentale nella rete della giustizia minorile italiana.

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