Allianz Direct contro lo spreco alimentare: dipendenti in azione all’ortomercato di Milano a maggio 2025

Allianz Direct contro lo spreco alimentare: dipendenti in azione all’ortomercato di Milano a maggio 2025

Allianz Direct coinvolge i dipendenti in un progetto a maggio 2025 all’Ortomercato di Milano per ridurre lo spreco alimentare, collaborando con Recup e l’Università Statale di Milano per sostenibilità e solidarietà.
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Nel maggio 2025 Allianz Direct ha coinvolto i suoi dipendenti in un progetto all’Ortomercato di Milano per recuperare e distribuire eccedenze ortofrutticole a persone in difficoltà, collaborando con l’associazione Recup e l’Università Statale di Milano per ridurre lo spreco alimentare e sensibilizzare sulla sostenibilità. - Gaeta.it

Allianz Direct ha dedicato il mese di maggio 2025 a un progetto per ridurre lo spreco alimentare coinvolgendo direttamente i suoi dipendenti. L’iniziativa si è svolta all’Ortomercato di Milano, dove sono state raccolte, selezionate e distribuite eccedenze ortofrutticole invendute a persone in difficoltà. Il tema della sostenibilità e dell’impegno sociale ha animato l’intera operazione, svolta con il supporto dell’associazione Recup e il monitoraggio dell’Università Statale di Milano.

L’impegno di allianz direct nella lotta allo spreco alimentare

Per tutto maggio 2025 i lavoratori di Allianz Direct hanno dedicato tempo e risorse a contrastare lo spreco del cibo, concentrandosi sul recupero della frutta e verdura rimasta invenduta. Grazie allo slogan “Iniziamo dalla frutta”, l’azienda ha voluto sottolineare l’attenzione verso un’area molto sensibile dell’alimentazione che spesso genera scarti. I dipendenti hanno raccolto eccedenze ortofrutticole all’Ortomercato di Milano, uno dei principali punti di distribuzione alimentare del nord Italia.

Lavoro di squadra e collaborazione con Recup

L’attività si è basata su un lavoro di squadra intenso e ripartito in 7 giornate operative, durante le quali i lavoratori hanno collaborato con i volontari di Recup. Questa organizzazione, presente dal 2000 allo scopo di recuperare prodotti alimentari invenduti, ha supportato concretamente la raccolta, la selezione e la redistribuzione degli alimenti destinati a persone in condizione di necessità. L’iniziativa ha evidenziato come un’azienda privata possa coinvolgere direttamente il proprio personale in azioni sociali e ambientali.

Ruolo e responsabilità dei dipendenti durante il progetto

I dipendenti di Allianz Direct si sono organizzati in squadre per svolgere compiti precisi, dalla selezione degli alimenti alla loro preparazione per la distribuzione. Questi gruppi hanno lavorato a stretto contatto con i volontari di Recup, imparando dai più esperti e condividendo l’obiettivo di recuperare la merce invenduta. La collaborazione ha permesso di affrontare il problema da un punto di vista pratico e operativo, non limitandosi a forme simboliche di partecipazione.

Sensibilizzazione e riduzione degli sprechi

Il lavoro ha consentito di intervenire su diverse criticità legate allo spreco: prima di tutto la selezione fisica e la destinazione degli alimenti, che spesso finiscono inutilizzati nei mercati. In secondo luogo, ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare i partecipanti e creare un clima di consapevolezza sui temi della sostenibilità. L’impegno sul campo ha avuto risvolti anche concreti nella riduzione degli sprechi ambientali, con calcoli precisi dell’impatto in termini di CO2 e consumo d’acqua.

Misurare l’impatto dell’attività con l’aiuto dell’università statale di milano

Un aspetto originale dell’iniziativa di Allianz Direct è stato l’impiego di un algoritmo sviluppato dall’Università Statale di Milano. Questo strumento ha consentito di quantificare il volume di prodotti ortofrutticoli invenduti, il potenziale impatto ambientale dissipato ogni giorno e i benefici derivanti dalla distribuzione degli alimenti raccolti. In particolare, il calcolo ha mostrato quanta acqua e quante emissioni di CO2 sono risparmiate con il recupero di questi prodotti.

Punti fondamentali evidenziati dall’algoritmo

L’algoritmo ha aiutato a evidenziare tre punti fondamentali: la quantità di merce destinata a essere buttata senza interventi; la riduzione di risorse naturali impiegate nella produzione e nella gestione degli scarti; il numero di persone assistite grazie alla redistribuzione finale. Questa analisi ha offerto dati misurabili, che permettono di valutare la portata dell’iniziativa e di migliorare eventuali interventi futuri nel campo della lotta allo spreco alimentare.

La reazione dell’azienda e il valore del coinvolgimento dei dipendenti

Alessandra Valentini, amministratrice delegata di Allianz Direct Italia, ha commentato con soddisfazione la partecipazione del personale all’operazione. Ha sottolineato come “l’impegno diretto in progetti di sostenibilità rafforzi i valori aziendali e favorisca il senso di appartenenza tra colleghi”. Attività simili contribuiscono allo sviluppo di legami interpersonali più solidi e a diffondere una cultura aziendale attenta a temi sociali ed ambientali.

Esperienza e partecipazione attiva

La direttrice ha evidenziato che questa esperienza ha prodotto una partecipazione energica e cosciente, segno di una reale adesione agli obiettivi proposti. Ha parlato di “un percorso attivo e concreto dove il contributo personale si traduce in un beneficio tangibile per la comunità”. Il coinvolgimento diretto ha permesso a più persone di avvicinarsi a temi spesso percepiti come lontani dal mondo del lavoro, imprimendo una dimensione pratica e quotidiana alle idee di sostenibilità.

Recapito dell’iniziativa al tessuto urbano di milano

L’attività ha posto sotto i riflettori il ruolo fondamentale dell’Ortomercato di Milano come punto nevralgico nella gestione e distribuzione del cibo fresco. In questa realtà confluiscono grandi quantità di prodotti ogni giorno, di cui purtroppo una parte resta invenduta. Il progetto ha messo in evidenza come si possano attivare meccanismi di recupero efficaci anche in contesti urbani complessi, trasformando scarti alimentari in risorse per chi ne ha bisogno.

Collaborazione tra soggetti diversi

Il lavoro congiunto di una multinazionale come Allianz, associazioni locali e università ha mostrato una modalità di collaborazione inedita tra soggetti diversi. Ha permesso di organizzare un intervento funzionale, capace di coniugare l’impegno sociale con un approccio scientifico e l’azione pratica. Per Milano questa iniziativa ha rappresentato un esempio concreto di come affrontare una problematica rilevante del capoluogo lombardo, mettendo al centro il rispetto delle risorse e la solidarietà.

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