Una recente indagine dell’università di Sydney ha acceso i riflettori su un problema emergente che riguarda alcuni animali domestici australiani, con possibili ripercussioni anche per le persone. Il verme polmonare del ratto, noto anche come “lumaca killer”, si sta diffondendo rapidamente, specie in aree colpite da intense piogge. Questo parassita, fino a poco tempo fa considerato raro, ora appare sempre più spesso in cani malati, mettendo in allarme medici veterinari e autorità sanitarie in Australia.
Il verme polmonare del ratto: caratteristiche e diffusione geografica
Il verme Angiostrongylus cantonensis nasce nel sud-est asiatico, ma da decenni è riuscito a farsi strada in zone lontane, come il nord america, l’Europa e l’Australia. Il ratto, in particolare quello selvatico, è il suo ospite principale. Qui il verme si sviluppa e completa il suo ciclo vitale. Per raggiungere altri animali, il parassita usa lumache e limacce come “ospiti intermedi”, parassitandoli senza però dominarli completamente.
Attraverso questo complicato percorso, il verme può raggiungere animali domestici, come i cani, e accidentalmente gli esseri umani. La moltiplicazione delle lumache e l’umidità causata dalle recenti condizioni climatiche australiane rendono più probabile il contatto diretto o indiretto con questo parassita, favorendone la diffusione in zone urbane e rurali.
Leggi anche:
I sintomi dell’angiostrongoliasi nei cani e negli esseri umani
Quando i vermi polmonari del ratto si insediano nel sistema nervoso di cani e umani, provocano una malattia chiamata angiostrongoliasi neurale. In ambito umano le manifestazioni cliniche somigliano a una meningite eosinofila, con segnali quali forti mal di testa, rigidità del collo, sensazioni di formicolio, febbre e nausea. A volte accompagnati da vomito, questi sintomi durano da pochi giorni a settimane. Nei casi più gravi, soprattutto in soggetti con difese immunitarie compromesse, possono verificarsi danni permanenti al cervello o, in rari casi, la morte.
I cani, al contrario, mostrano spesso paralisi a livello del posteriore e della coda, incontinenza urinaria e risposte anomale al dolore. In genere la malattia si manifesta da una a tre settimane dopo l’ingestione accidentale di lumache infette o di sostanze contaminate.
Secondo la dottoranda Phoebe Rivory, che ha condotto lo studio, il danno non deriva dal verme in sé, ma dalla reazione immunitaria dell’organismo che attacca il parassita nel cervello. Questa risposta innesca i sintomi dolorosi e neurologici e rende il quadro clinico particolarmente serio sia nei cani sia negli esseri umani.
Modalità di trasmissione del verme polmonare del ratto
Il ciclo di trasmissione di Angiostrongylus cantonensis dipende dai ratti infetti che rilasciano nelle feci le larve del parassita. Queste vengono ingerite da lumache e limacce, nei cui tessuti il verme si sviluppa ulteriormente. La trasmissione agli animali domestici e alle persone avviene soprattutto quando vengono ingerite lumache o limacce crude, intenzionalmente o per errore, o verdure sporche come insalate non lavate che presentano tracce di melma infetta.
Il contagio non avviene da persona a persona né da cane a cane. Questo significa che il rischio di diffusione si concentra sulla contaminazione ambientale e sull’interazione diretta con gli ospiti intermedi, specie in contesti naturali soggetti a forte umidità.
Aumento dei casi nei cani: i dati dall’università di Sydney
Le analisi svolte dall’università di Sydney dal 2020 al 2024 mostrano un trend in crescita della malattia nei cani, specie nelle aree di Sydney e Brisbane. Su 180 campioni clinici esaminati, 93 esami hanno confermato la presenza del verme polmonare. Nell’anno 2022 c’è stato un picco di 32 casi, coincidente con forti precipitazioni atmosferiche.
I cani vengono considerati “sentinelle” per monitorare la diffusione della malattia, poiché un aumento nelle infezioni canine può anticipare un maggior rischio di contagio umano. Le condizioni climatiche che favoriscono soprattutto la proliferazione di lumache umide e numerose sono identificabili come una delle cause principali di questo incremento.
Raccomandazioni e strategie per la prevenzione
Per limitare i rischi di infezione, le autorità sanitarie australiane suggeriscono attenzioni precise. La prima misura è lavare con cura frutta e verdura prima del consumo, visto che possono essere contaminate dalla melma di lumache infette. Nel caso dei cani, è importante evitare che mangino lumache, limacce o erba umida, soprattutto nelle giornate successive a piogge abbondanti.
Il contatto diretto con lumache o rane, animali potenzialmente ospiti intermedi di questo parassita, va evitato soprattutto in zone rurali o tropicali, dove la presenza del verme è più alta. Sono sconsigliate anche le attività che espongono gli animali domestici al rischio di ingerire accidentalmente ospiti intermedi del parassita.
In alcune aree, attività di controllo ambientale e informazione pubblica hanno aiutato a ridurre i contatti a rischio, ma resta fondamentale mantenere la sorveglianza e adottare comportamenti prudenti nelle stagioni con piogge intense, causa principale della diffusione di questo verme pericoloso.