All’Aeroporto di Fiumicino espone ‘Grande folla n.1’ di Giò Pomodoro: La scultura è visibile per un anno al Terminal 1

All’Aeroporto di Fiumicino espone ‘Grande folla n.1’ di Giò Pomodoro: La scultura è visibile per un anno al Terminal 1

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L’aeroporto di Fiumicino ha esposto oggi al Terminal 1 l’opera ‘Grande folla n.1’ di Giò Pomodoro (Orciano, Pesaro 1930 – Milano 2002). La scultura in bronzo del 1964 della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAMC), restaurata grazie al sostegno di Aereoporti di Roma (ADR), resterà visibile per un anno. Sulla sua superficie sinuosa, dorata e specchiante, l’opera, alta un metro e mezzo e lunga tre metri, per un peso di circa 500 chilogrammi, mostra un avvicendarsi chiaroscurale di pieni e di vuoti che moltiplicano e deformano il riflesso dei passeggeri che affollano il Terminal.

Aeroporto da semplice punto di transito a luogo di cultura e bellezza

Con questa ulteriore installazione, Aeroporti di Roma conferma la volontà di trasformare l’esperienza di viaggio, elevando l’aeroporto da semplice punto di transito a luogo di cultura e bellezza dove attrattività e creatività del nostro Paese si fondono. Una strategia che ha permesso al Leonardo da Vinci, insieme all’eccellenza dei processi operativi e alla qualità del servizio offerto ai passeggeri, di vedere recentemente riconfermate le 5 Stelle Skytrax, massimo riconoscimento nel settore aeroportuale a livello mondiale, già ottenute nel 2022, e di essere annoverato, per la prima volta, nella Top Ten dei Migliori Aeroporti del Mondo, direttamente all’ottavo posto.

Il restauro e la sinergia tra GNAMC e Aeroporti di Roma

L’esposizione della scultura, presentata oggi alla presenza del Presidente ADR Vincenzo Nunziata, dell’Amministratore Delegato di ADR, Marco Troncone, di Renata Cristina Mazzantini, Direttrice della GNAMC e dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Fiumicino, Raffello Biselli, è accompagnata nella piazza interna dell’aeroporto di Fiumicino da proiezioni multimediali che illustrano la collezione della GNAMC, che è la più importante al mondo di arte moderna e contemporanea italiana. Le immagini di una selezione di capolavori della Galleria corredati da un testo di presentazione sono proiettate su grandi supporti led corrispondenti a 6 pilastri, Pilars of Art, che riscrivono lo spazio del Terminal 1, in dialogo con la scultura Grande Folla N.1 di Giò Pomodoro.

La visione di ADR: l’aeroporto come luogo di cultura

L’esposizione della scultura, presentata oggi alla presenza del Presidente ADR Vincenzo Nunziata, dell’Amministratore Delegato di ADR, Marco Troncone, di Renata Cristina Mazzantini, Direttrice della GNAMC e dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Fiumicino, Raffello Biselli, è accompagnata nella piazza interna dell’aeroporto di Fiumicino da proiezioni multimediali che illustrano la collezione della GNAMC, che è la più importante al mondo di arte moderna e contemporanea italiana. Le immagini di una selezione di capolavori della Galleria corredati da un testo di presentazione sono proiettate su grandi supporti led corrispondenti a 6 pilastri, Pilars of Art, che riscrivono lo spazio del Terminal 1, in dialogo con la scultura Grande Folla N.1 di Giò Pomodoro.

Un segno dell’Italia che guarda al futuro

“Grande Folla N.1” non è soltanto una testimonianza della forza espressiva di Giò Pomodoro, ma si propone anche come emblema di un’arte italiana in continuo movimento, capace di evolvere, sperimentare e confrontarsi con il presente.
La sua presenza nel cuore del Terminal 1 rappresenta un gesto artistico forte, immersivo e contemporaneo, pensato per accogliere i viaggiatori con un invito a scoprire un’Italia viva, che affonda le sue radici nella storia ma continua a generare innovazione e creatività.

L’installazione è accompagnata da proiezioni multimediali che presentano capolavori della GNAMC sui sei pilastri-led del Terminal 1, creando un dialogo continuo tra “Grande Folla n.1” e il patrimonio dell’arte moderna e contemporanea italiana.

Inaugurazione in musica con l’Accademia di Santa Cecilia

Durante la cerimonia, i presenti hanno assistito a un momento musicale curato dall’Accademia di Santa Cecilia: il pianista Marco Aurelio Raco ha interpretato “Wasserklavier” di Luciano Berio e “The Heart Asks Pleasure First” di Michael Nyman, sottolineando la fusione tra arti visive e sonore.

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