Alberto sordi e fellini: omaggio a un’icona della commedia italiana al grand hotel di rimini

Alberto sordi e fellini: omaggio a un’icona della commedia italiana al grand hotel di rimini

una mostra al grand hotel di rimini celebra la carriera di alberto sordi con fotografie, costumi e video, evidenziando il legame con federico fellini e l’importanza nella commedia italiana degli anni cinquanta
Alberto Sordi E Fellini3A Omagg Alberto Sordi E Fellini3A Omagg
La mostra "Alberto Sordi, maschera di un vitellone", dal 30 luglio al 28 agosto 2025 al Grand Hotel di Rimini, celebra la carriera dell’attore romano con fotografie, costumi e video, evidenziando il suo legame con Federico Fellini nell’ambito della sesta edizione della Terrazza della Dolce Vita. - Gaeta.it

Una mostra dedicata ad alberto sordi aprirà il 30 luglio 2025 al grand hotel di rimini. L’esposizione ripercorre la carriera dell’attore romano attraverso fotografie, bozzetti, costumi e contributi video, con un focus speciale sul legame artistico e umano con federico fellini. L’evento si inserisce nella sesta edizione della terrazza della dolce vita, iniziativa culturale che anima la città adriatica nell’estate.

La mostra “alberto sordi, maschera di un vitellone” e la sua inaugurazione

Il 30 luglio al grand hotel di rimini si è tenuta l’inaugurazione della mostra “alberto sordi, maschera di un vitellone”. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come stefania sandrelli, enrico vanzina, simona ventura e giovanni terzi. La mostra, curata da marco dionisi carducci con la supervisione di paola comin, collaboratrice e responsabile ufficio stampa di sordi, rimarrà aperta fino al 28 agosto con ingresso gratuito.

L’esposizione rientra nella sesta edizione dei salotti culturali denominati “terrazza della dolce vita”, organizzati dalla coppia ventura-terzi. Questa manifestazione si propone di portare avanti un dialogo con grandi protagonisti del cinema italiano, attraverso interviste e incontri pubblici.

Il rapporto tra alberto sordi e federico fellini, un legame determinante per la commedia italiana

Alberto sordi e federico fellini condividono una nascita artistica e umana nel 1920, anno in cui entrambi videro la luce. Fellini scoprì presto il talento di sordi e lo diresse nel suo primo ruolo importante ne “lo sceicco bianco” del 1952. L’anno successivo lo volle come protagonista di “i vitelloni”, film ambientato a rimini, luogo natale del regista, che diede a sordi un personaggio destinato a diventare simbolo.

In “i vitelloni”, sordi interpretò l’alberto mammone, incarnando perfettamente la maschera del giovane provinciale alle prese con le ambizioni frustrate. La collaborazione con fellini rappresentò un passaggio cruciale nella carriera di sordi e un momento decisivo per la commedia italiana degli anni Cinquanta.

I momenti salienti della carriera di sordi attraverso oggetti e immagini esposte

La mostra ripercorre l’attività di sordi, lunga oltre sessanta anni, partendo dalla gavetta nelle esperienze di radio, teatro di rivista e doppiaggio. Diversi scatti fotografici, provenienti da archivi pubblici e privati, raccontano istantanee di set famosi e momenti dietro le quinte.

Tra i personaggi più celebri esposti ci sono nando mericoni, ideato da steno e noto per “un giorno in pretura”, e la figura iconica di “un americano a roma”. La carriera di sordi, con farse e drammi, viene narrata anche attraverso contributi audiovisivi di cinegiornali e spezzoni tratti da film.

I visitatori possono osservare anche locandine originali, sceneggiature e bozzetti di manifesti, con particolare attenzione al materiale proveniente dal museo cinema a pennello di montecosaro.

I costumi e i materiali originali, testimonianze tangibili dell’epoca d’oro del cinema italiano

Tra gli oggetti spiccano i costumi di scena, in particolare quello de “il marchese del grillo”, realizzato da gianna gissi per costumi d’arte. Il pezzo è simbolo di un’epoca e di una figura che hanno segnato la storia del cinema italiano.

Sono presenti anche foto e documenti provenienti dai cinegiornali dell’istituto luce-cinecittà, fondamentali per contestualizzare la figura di sordi nel panorama culturale di quegli anni e comprendere il successo che lo consacrò come simbolo di un certo modo di fare cinema e commedia.

Questa raccolta offre un’occasione unica per approfondire come alberto sordi abbia rappresentato, con volti e gesti, un capitolo importante del costume italiano, restando tuttora presente nella memoria collettiva.

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