La famiglia Grimaldi è coinvolta in un tumulto mediatico che ha acceso i riflettori su presunte irregolarità finanziarie all’interno del Principato di Monaco. Alberto II si trova al centro di contestazioni sollevate dall’ex amministratore finanziario della casa reale, Claude Palmero, che ha criticato apertamente lo stile di vita del Principe e le spese esorbitanti sostenute senza una chiara trasparenza. Queste accuse hanno preso piede nel 2023 e già generano discussioni e indagini.
Le accuse di claude palmero e il ruolo di ex amministratore finanziario
Claude Palmero, contabile della famiglia reale per circa vent’anni, ha destato scalpore rivelando spese ingenti e gestione opaca delle risorse della casa Grimaldi dopo il suo licenziamento nel 2023. Palmero ha denunciato un uso spropositato dei fondi pubblici e privati a disposizione del Principe, definendo la situazione insostenibile per la trasparenza richiesta a una figura pubblica di tale rilievo. Da lui sono emersi dettagli come la somma di 15 milioni di euro spesi dalla principessa Charlene negli ultimi otto anni e pagamenti consistenti a persone vicine alla famiglia, che suscitano sospetti sulla legittimità e necessità di tali spese. Claude ha espresso più volte il suo sdegno per queste dinamiche, insistendo sulla sua esperienza diretta in merito.
Alberto II, da parte sua, ha risposto con una causa legale contro Palmero. Il Principe ha accusato il suo ex collaboratore di abuso di fiducia, furto di documenti, violazione del segreto professionale e violazioni della privacy familiare e personale. Nonostante le azioni legali, le accuse di Palmero si sono mantenute pubbliche, aumentando la tensione intorno al caso e coinvolgendo anche le autorità che stanno valutando le circostanze.
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La principessa charlene e le spese molto elevate emerse dai documenti
Tra le principali critiche di Palmero figura la gestione economica della principessa Charlene di Monaco, sempre più al centro della controversia. Documenti riservati mostrano spese per circa 15 milioni di euro in otto anni, a fronte di un assegno ufficiale di 1,5 milioni solo. Tra le spese esagerate citate, la ristrutturazione della villa in Corsica, che avrebbe comportato un costo vicino al milione di euro, e oltre un milione per l’arredamento del suo ufficio nel palazzo di Montecarlo.
Nel racconto del contabile si sottolinea una routine di grandi spese senza limiti, comprese somme trasferite regolarmente ai parenti in Sudafrica, paese d’origine di Charlene. Palmero fa anche notare che la principessa si avvale di un vasto staff per le sue attività personali, in contrasto con una frequentazione limitata degli impegni ufficiali a Monaco e lunghe assenze dalla corte. Questo quadro solleva domande sulla gestione economica e sulla rendicontazione interna ai conti del Principato.
I dettagli sulle altre personalità coinvolte e le somme contestate
Le spese folli non riguardano solo la principessa. Palmero ha citato anche altre figure vicine alla famiglia Grimaldi con conteggi di spese che mettono in discussione la linea di trasparenza economica adottata dalla casa reale. Ad esempio, Sean Wittstock, fratello di Charlene, avrebbe ricevuto 900 mila euro destinati alla sistemazione della sua abitazione. Simile importo, benché più elevato, si addice all’appartamento da 30 milioni di euro richiesto dalla principessa Stephanie.
Ulteriori curiosità riguardano i figli nati da relazioni extraconiugali di Alberto II. Alexandre Coste risulterebbe beneficiario di un’assicurazione speciale contro il rapimento. Jazmin Grace, altra figlia del Principe, riceverebbe un assegno trimestrale da 80 mila euro. Palmero ha raccontato anche come Alberto avrebbe chiesto di intestare a lui un appartamento da scapolo per mascherarne meglio la proprietà quando si trattava di immobili legati alla famiglia reale.
Questi fatti espongono un uso diffuso e poco chiaro delle risorse, creando interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici e privati nel Principato.
I legami con i figli illegittimi e i movimenti finanziari nascosti
Un aspetto delicato riguarda il modo in cui vengono gestiti i figli nati al di fuori del matrimonio di Alberto II, in particolare Alexandre Coste e Jazmin Grace. Palmero ha descritto come tutte le pratiche per il riconoscimento dei figli siano state dissimulate. Tra le spese, figura anche l’acquisto di un appartamento londinese per Nicole Coste, madre di Alexandre, costato 8,5 milioni di euro senza che Charlene ne fosse a conoscenza.
Proprio la gestione finanziaria relativa a questi figli si conferma fonte di tensioni tra gli interessati e ha portato a movimentazioni sospette. Palmero ha sottolineato un bisogno frequente di denaro da parte del Principe, che sarebbe servito anche per chiudere questioni delicate, come regolazioni di immagini compromettenti. Queste dinamiche complicate indicano come alcuni movimenti finanziari siano stati studiati per mantenere la discrezione, ma non hanno evitato il controllo e le critiche.
L’inchiesta resta aperta e le autorità del Principato continuano a prendere visione di nuovi documenti e testimonianze. Nel frattempo, la vicenda Monacogate tiene alta l’attenzione sul modo in cui la famiglia reale usa e amministra i suoi patrimoni, fra accuse, denunce e nuovi sviluppi da seguire con attenzione.