Alaska Airlines ferma tutti i voli per un guasto informatico durato circa tre ore il 20 luglio 2025

Alaska Airlines ferma tutti i voli per un guasto informatico durato circa tre ore il 20 luglio 2025

Alaska Airlines e Horizon Air hanno subito un blocco totale dei voli il 20 luglio 2025 a causa di un guasto informatico, causando ritardi, cancellazioni e interventi straordinari per il recupero delle operazioni.
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Il 20 luglio 2025, Alaska Airlines ha subito un guasto informatico che ha bloccato tutti i suoi voli, inclusa la controllata Horizon Air, per circa tre ore, causando ritardi e disagi significativi. - Gaeta.it

Alaska Airlines ha subito un’interruzione totale delle operazioni a causa di un guasto informatico il 20 luglio 2025. Tutti i voli della compagnia, inclusa la controllata Horizon Air, sono rimasti a terra per circa tre ore. Il problema ha coinvolto l’intera flotta, causando ritardi e disagi nello spostamento di passeggeri e personale.

Il blocco delle operazioni e le cause tecniche

La sospensione completa dei voli è iniziata nelle ore pomeridiane del 20 luglio, quando un guasto ai sistemi informatici ha impedito la gestione delle attività operative della compagnia. Dal momento del fermo, nessun aereo è potuto decollare, bloccando 238 velivoli Boeing 737 e 87 Embraer 175. Alaska Airlines, con sede a Seattle, ha confermato che il disservizio ha riguardato anche Horizon Air, la controllata regionale che opera parte della flotta.

Il blocco a terra è stato confermato anche dal sito web della Federal Aviation Administration , segnalando un numero inusuale di ritardi legati alla problematica tecnica interna alla compagnia.

La ripresa graduale dei voli e le conseguenze per i passeggeri

Il sistema informatico è stato riportato in funzione intorno alle 23 della stessa giornata, dopo circa tre ore di fermo. Alaska Airlines ha diffuso un comunicato sui social media per aggiornare i passeggeri sullo stato delle operazioni. Nel messaggio è stato sottolineato che “il rientro alla piena operatività richiederà tempo”, mentre le attività di riposizionamento degli aeromobili e del personale di bordo proseguono.

Le ripercussioni si sono tradotte in ritardi e cancellazioni di alcune tratte, con possibili effetti a catena anche nei giorni successivi. Il rallentamento delle operazioni ha quindi richiesto una riorganizzazione del calendario voli, con una gestione del personale di volo e di terra complicata.

Dimensioni e composizione della flotta coinvolta

Alaska Air Group gestisce una flotta composta principalmente da 238 Boeing 737, aeromobili largamente impiegati per tratte nazionali e internazionali. A questi si aggiungono 87 Embraer 175, utilizzati soprattutto per collegamenti regionali attraverso Horizon Air. La combinazione di queste due tipologie permette alla compagnia di coprire un ampio territorio, soprattutto sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

Il blocco improvviso dei sistemi IT ha quindi un impatto significativo non solo sulla capacità di movimento dei passeggeri, ma anche sugli equilibri organizzativi interni, dato il numero elevato di mezzi e personale coinvolti.

Implicazioni e misure successive adottate dalla compagnia

Dopo la ripresa dei sistemi informatici, Alaska Airlines ha dovuto mettere in atto procedure straordinarie per gestire il recupero dei voli e la comunicazione con i clienti. La compagnia ha previsto un incremento delle attività necessarie per far fronte agli accumuli di ritardo e per riprendere gradualmente il ritmo degli orari programmati.

I problemi informatici hanno inoltre sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’affidabilità delle infrastrutture tecnologiche aeroportuali e delle compagnie aeree in generale. Alaska Airlines ha annunciato un monitoraggio rafforzato del proprio sistema IT e un’analisi approfondita delle cause del guasto per evitare che simili episodi si ripetano.

Le associazioni dei consumatori e gli enti di controllo stanno seguendo la situazione da vicino, valutando l’impatto sui passeggeri e sulle norme relative ai diritti in caso di cancellazioni o ritardi prolungati.

L’episodio del 20 luglio 2025 rappresenta un segnale di attenzione sulla vulnerabilità dei sistemi digitali nelle operazioni aeree, spingendo le compagnie a considerare interventi più incisivi su sicurezza e continuità operativa.

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