Nel 2025 la sicurezza domestica non si limita più a porte blindate o sistemi tradizionali. La tecnologia ha portato videocitofoni sempre più sofisticati, capaci di integrare funzionalità smart e offrire un controllo diretto sugli accessi. Tra le opzioni disponibili sul mercato, la scelta tra modelli cablati e wireless rappresenta spesso il primo punto da valutare. In questo articolo si approfondisce come funzionano questi dispositivi e quali criteri considerare per trovare un modello che si adatti davvero alle esigenze di ogni abitazione.
Vantaggi principali del videocitofono cablato
Il videocitofono cablato si collega direttamente all’impianto elettrico esistente dell’edificio, sfruttando i cavi già predisposti per il campanello. Questo collegamento garantisce un’alimentazione costante, senza la necessità di batterie o ricariche. Di conseguenza, il dispositivo resta sempre in funzione, offrendo continuità nella sorveglianza e nella comunicazione con chi suona alla porta. Questo aspetto è cruciale in ambienti dove l’affidabilità deve essere mantenuta senza interruzioni.
L’installazione e la durata
L’installazione richiede interventi abbastanza dettagliati, soprattutto se l’abitazione non dispone già di una predisposizione per il videocitofono o se si decide di sostituire apparecchiature tradizionali. Per questo, spesso è necessario rivolgersi a elettricisti o tecnici specializzati in impianti domotici, garantendo così un collegamento sicuro e conforme alle normative. Il risultato è una soluzione integrata nell’infrastruttura della casa, pensata per durare nel tempo senza la necessità di interventi frequenti. Questa scelta si rivela ideale per chi stabilisce la propria dimora su base permanente o non vuole limitazioni dovute a batterie.
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I modelli cablati supportano funzioni avanzate come video in alta definizione, audio bidirezionale e sensori di movimento. L’alimentazione continua consente di sfruttare tutte queste caratteristiche senza rischiare interruzioni, mantenendo un controllo costante sull’ingresso principale o su cancelli esterni. Questa stabilità si riflette anche nella sicurezza reale, poiché difficilmente il sistema perde il segnale o si spegne improvvisamente.
I pro e contro del videocitofono wireless
Il videocitofono wireless si distingue per la rapidità e la semplicità di installazione. Non servono opere murarie o passaggi di cavi, perché il dispositivo si appoggia a batterie ricaricabili e comunica tramite segnale Wi-Fi. Questo consente di montarlo in molteplici punti dell’abitazione o del giardino, adattandosi agli spazi più disparati senza vincoli fisici. Gli affittuari o chi vive in case in cui non si possono fare lavori strutturali trova in questa soluzione una risposta pratica.
Mobilità e performance
La mobilità è un aspetto non trascurabile: in caso di trasloco, il videocitofono può essere disinstallato e portato nella nuova abitazione senza difficoltà. L’assenza di cavi riduce anche i tempi di montaggio, permettendo un’installazione fai da te in molti casi, purché venga verificata la qualità del segnale Wi-Fi nello spazio di posa. Senza una copertura stabile, la comunicazione potrebbe subire ritardi o interruzioni, compromettendo l’uso efficace del videocitofono.
Un limite da considerare riguarda la durata e la manutenzione della batteria. Questa va ricaricata periodicamente in base all’utilizzo; in abitazioni con molti ingressi o con un afflusso frequente di visitatori può richiedere attenzioni regolari. Inoltre, nei modelli wireless, alcune funzioni avanzate potrebbero consumare più energia o dipendere dal segnale internet, per cui la scelta del modello va calibrata anche in base a questi aspetti.
Nonostante ciò, le funzionalità offerte sono paragonabili a quelle dei sistemi cablati, compresi il video ad alta definizione, l’audio a due vie e il sistema di allerta in caso di movimento. Sono diventate ormai caratteristiche standard, che mettono entrambe le soluzioni sullo stesso piano per quanto riguarda la tecnologia disponibile.
Come scegliere il videocitofono adatto in base alle esigenze
La scelta tra videocitofono cablato e wireless non si basa su una tecnologia migliore in assoluto ma sui bisogni specifici e sulle condizioni della casa. Il contesto abitativo spesso determina la possibilità o meno di montare un sistema cablato senza stravolgere l’impianto esistente. In questo caso la soluzione cablata è maggiormente indicata per abitazioni stabili dove si preferisce un sistema senza pause o senza dover pensare a caricare batterie.
Chi abita in una casa in affitto, o che necessita di rapidità e semplicità d’installazione, potrebbe considerare la versione wireless come la più pratica. Al tempo stesso, bisogna verificare la copertura Wi-Fi adeguata al punto d’installazione del dispositivo, per evitare problemi di funzionamento.
Funzionalità comuni e valutazioni pratiche
Funzionalità come la visione notturna, la comunicazione diretta con il visitatore, e le notifiche attraverso lo smartphone sono comunemente presenti in modelli di entrambe le tipologie. La valutazione si sposta quindi su aspetti più concreti, come la posizione della casa, la frequenza d’uso, la possibilità di interventi tecnici e la disponibilità a occuparsi della ricarica.
Il costo iniziale e quello di manutenzione possono influire sulla scelta. I sistemi cablati necessitano di un investimento maggiore all’installazione ma riducono il bisogno di attenzione nel tempo. I modelli wireless permettono un risparmio sulle opere di montaggio, ma richiedono ricariche regolari e gestione del segnale internet.
La determinazione del videocitofono più indicato passa attraverso una valutazione delle caratteristiche dell’edificio e delle abitudini di chi lo abita, con attenzione a garantire sempre l’accesso controllato e la sicurezza per chi vive la casa quotidianamente.