Al via l’anno scolastico abruzzese 2025/2026 con 158 mila studenti e nuove sfide demografiche

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Inizio anno scolastico in Abruzzo con 158 mila studenti e nuove sfide demografiche. - Gaeta.it

Armando Proietti

2 Settembre 2025

Il 15 settembre segnerà l’inizio delle lezioni per oltre 158 mila studenti in Abruzzo, distribuiti in 8.352 classi. Il calo di circa 2.400 iscritti rispetto all’anno scorso conferma una tendenza demografica negativa in regione, con un impatto diretto sul numero medio di alunni per classe, sceso sotto i 19. L’aumento costante degli studenti con disabilità, e l’ingresso in ruolo di nuovi docenti, segnano al tempo stesso importanti novità nel panorama scolastico abruzzese per il 2025/2026.

La distribuzione della popolazione scolastica nelle quattro province abruzzesi

La popolazione scolastica dell’Abruzzo si diversifica nettamente nelle quattro province principali. Chieti ospita il numero più alto di studenti con 45.348 alunni, seguita da Pescara con 42.064, Teramo con 37.009 e L’Aquila con 34.011. Complessivamente, i ragazzi e le ragazze che torneranno sui banchi a metà settembre ammontano a 158.432.

Questi studenti sono suddivisi in 8.352 classi, con una media inferiore ai 19 alunni per gruppo classe, dato che riflette la flessione demografica in atto da qualche anno. La diminuzione di circa 2.400 iscritti rispetto all’anno scolastico 2024/2025 segna un trend negativo che ha un peso rilevante sulle strategie di organizzazione scolastica, compreso l’adeguamento degli spazi e la gestione delle risorse umane.

L’attenzione al numero degli alunni è fondamentale per garantire un ambiente didattico adeguato, bilanciando il rapporto tra studenti e insegnanti in ogni ordine di scuola. I dati indicano inoltre una distribuzione equilibrata fra i diversi cicli: circa 23 mila bambini frequentano la scuola dell’infanzia, quasi 47 mila la primaria, oltre 32 mila la secondaria di primo grado e poco più di 56 mila studenti la secondaria di secondo grado.

L’aumento degli studenti con disabilità e il potenziamento del sostegno

Un dato che spicca nel nuovo anno scolastico è la crescita significativa degli alunni con disabilità presenti nelle scuole abruzzesi. Il totale raggiunge 8.461 studenti, un incremento che richiede un’attenzione speciale e risorse dedicate per rispondere ai loro bisogni educativi.

Per supportare queste necessità, sono stati mobilitati 7.711 docenti di sostegno, una presenza consistente che riflette lo sforzo di garantire un ambiente inclusivo. Il rafforzamento del sostegno non riguarda solo la quantità di insegnanti, ma anche la continuità educativa, considerata tra le priorità per assicurare stabilità alle famiglie e agli studenti con disabilità.

La continuità sul sostegno rappresenta una novità rilevante per il 2025/2026, volta a evitare interruzioni e disorientamenti nel percorso scolastico degli studenti più fragili. Questa impostazione mira a consolidare un percorso formativo più fluido, tenendo conto delle difficoltà che le famiglie spesso devono affrontare nel coordinare servizi e supporti.

Le nuove assunzioni e l’impatto del PNRR sul personale scolastico

Per affrontare le esigenze dell’anno 2025/2026 sono stati assunti 749 docenti in ruolo a tempo indeterminato. Questi ingressi fanno parte di un piano più ampio di rinnovo del personale scolastico, facilitato dalla conclusione di 21 procedure concorsuali, tutte gestite dall’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo nell’ambito del PNRR 2.

Questi concorsi hanno permesso di coprire tutte le posizioni vacanti entro il primo settembre, data di inizio ufficiale dell’anno scolastico. Il risultato si traduce in un corpo docente completo, pronto a gestire le classi e a rispondere alle nuove sfide della scuola regionale.

L’intervento del PNRR non si limita alle assunzioni: rappresenta una spinta per migliorare l’organizzazione scolastica e per avviare percorsi formativi innovativi. Tra le novità, spiccano 15 nuovi percorsi della filiera tecnologico-professionale 4+2, destinati a integrare l’offerta educativa e a fornire competenze adeguate alle richieste del mercato e della società.

Il contesto demografico e le sfide per la scuola abruzzese

Il calo del numero complessivo degli studenti è il riflesso di un fenomeno demografico più ampio che coinvolge l’intera regione Abruzzo. Le difficoltà legate alla diminuzione della popolazione giovane si riflettono inevitabilmente sull’organizzazione scolastica e sull’offerta formativa.

Le scuole devono adattarsi a gruppi classe più piccoli, con tutti i cambiamenti che ciò comporta in termini di gestione didattica e finanziaria. Sul fronte delle risorse potrebbero emergere delle contrapposizioni tra la necessità di mantenere servizi di qualità e le restrizioni dovute al minor numero di iscritti.

Nonostante questo trend, l’attenzione resta focalizzata sulla qualità dell’insegnamento, l’inclusione e il sostegno alle fasce più fragili della popolazione studentesca. L’impegno del personale educativo, insieme alle politiche di reclutamento e formazione, rimane la chiave per trasformare questi dati in occasioni di crescita per i ragazzi abruzzesi.

Con l’aumento delle risorse pubbliche destinate anche all’università , si delinea un quadro che, pur con le difficoltà demografiche, intende sostenere la formazione a tutti i livelli nella regione.