Il festival internazionale “Cerealia. La festa dei cereali. Cerere e il Mediterraneo” torna dal 20 settembre al 31 ottobre con una rassegna che unisce storia, tradizioni e temi attuali legati all’alimentazione e all’ambiente. La manifestazione, giunta alla sua quindicesima edizione, si ispira agli antichi riti romani dedicati a Cerere, dea dei cereali, e coinvolge numerosi enti e istituzioni italiane e internazionali in un ricco programma culturale.
La rassegna tra storia antica e culture mediterranee: origine e spirito del festival
Nata come progetto transdisciplinare, Cerealia si basa su una rete di oltre 15 enti privati e numerosi partner locali, nazionali e internazionali. L’evento riprende i Vestalia e i Ludi di Cerere, tradizioni dell’antica Roma dedicate al raccolto e alla fertilità della terra. Intorno a questi riferimenti storici si sviluppa un dialogo interculturale che coinvolge paesi del Mediterraneo. La manifestazione vuole mettere in relazione culture, alimentazione, ambiente, economia e turismo, suggerendo uno scambio profondo tra popoli che condividono simili radici agrarie e tradizioni culinarie.
Questo festival assume un ruolo di primo piano nel promuovere un’interscambio culturale che va oltre i confini nazionali. Si articola in vari livelli di approfondimento, con eventi rivolti sia a esperti e studiosi che a famiglie e appassionati, creando così un’occasione di confronto e diffusione di conoscenze sul rapporto tra l’uomo e il terreno che lo nutre.
Riconoscimenti istituzionali e valore culturale della 15° edizione
La nuova edizione di Cerealia si distingue per l’attenzione ricevuta a livello istituzionale. La Presidenza della Repubblica ha conferito una medaglia dedicata e personalizzata per i 15 anni del festival, realizzata dalla Zecca dello Stato su decisione del Quirinale. Questo riconoscimento sottolinea la rilevanza culturale e scientifica della manifestazione, che si conferma un appuntamento consolidato nel calendario degli eventi dedicati alla cultura mediterranea.
Il valore simbolico di questo festival risiede anche nella capacità di affrontare tematiche legate alle trasformazioni sociali ed economiche dei territori mediterranei, da sempre caratterizzati dalla centralità della coltivazione dei cereali e dalla tradizione culinaria legata ai prodotti agricoli locali.
Il programma della manifestazione: eventi e luoghi coinvolti
La kermesse prende il via il 20 settembre con un evento internazionale che si svolge Villa Falconieri a Frascati. Qui, in collaborazione con l’Accademia Vivarium Novum e l’Ismeo, si discute di dialogo e cooperazione nel Mediterraneo a trent’anni dal cosiddetto Processo di Barcellona. L’incontro vedrà la partecipazione di delegazioni diplomatiche da Marocco, Algeria, Tunisia e Giordania.
Durante i quaranta giorni della rassegna, in totale 42 appuntamenti si dipaneranno non solo a Roma ma anche in diverse regioni italiane: Lazio, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Calabria e Basilicata. Ogni luogo offrirà occasioni per conoscere il patrimonio agroalimentare e culturale legato al cereale, con visite guidate nei territori, escursioni naturalistiche e degustazioni di prodotti sostenibili e di prossimità.
Sono previsti anche incontri e conferenze per approfondire i temi legati alla sostenibilità alimentare e ambientale, laboratori didattici per bambini e famiglie, performance artistiche e mostre. Queste attività nascono con l’intento di unire la dimensione scientifica e culturale con esperienze concrete sul campo e momenti di intrattenimento.
Significato culturale e prospettive future del festival
Cerealia si afferma come un’occasione per valorizzare il ruolo dei cereali nella storia dei popoli mediterranei e per riflettere sulle sfide contemporanee legate all’alimentazione e all’ambiente. Il festival richiama una tradizione millenaria di rispetto e conoscenza della terra, rimettendo al centro il valore dei prodotti locali e delle pratiche agricole sostenibili.
La partecipazione di istituzioni e rappresentanze diplomatiche evidenzia il carattere internazionale dell’evento e il suo potenziale di contribuire a un dialogo più ampio tra i paesi del Mediterraneo. L’impegno rivolto a coinvolgere pubblici diversi e territori multipli sottolinea la volontà degli organizzatori di mantenere un’attenzione viva e diffusa, capace di coinvolgere cittadini, studiosi e operatori culturali.
In questo modo, la quindicesima edizione di Cerealia conferma la propria funzione come nodo culturale e sociale, utile a mantenere vive pratiche antiche e a confrontarsi con questioni attuali che interessano la convivenza e la cooperazione nella vasta area del Mediterraneo.