Al via il tour 2025 del pomodoro cannellino flegreo con la costituzione del comitato dop al parco di cuma

Al via il tour 2025 del pomodoro cannellino flegreo con la costituzione del comitato dop al parco di cuma

Il pomodoro cannellino flegreo si prepara al riconoscimento DOP grazie al comitato promotore guidato da Generoso Colandrea, con il sostegno di Regione Campania, istituzioni locali e produttori dei Campi Flegrei.
Al Via Il Tour 2025 Del Pomodo Al Via Il Tour 2025 Del Pomodo
Il pomodoro cannellino flegreo inaugura il 2025 con un evento ai Campi Flegrei che unisce agricoltura, cultura e storia, promuovendo la nascita del Comitato per il riconoscimento DOP e valorizzando questo prodotto tipico campano attraverso coltivazione, tutela e proposte gastronomiche. - Gaeta.it

Il pomodoro cannellino flegreo apre la stagione 2025 con un evento che unisce agricoltura, storia e cultura ai Campi Flegrei. L’azienda Cumadoro, parte del gruppo Tammaro, ha promosso un tour nel Parco Archeologico di Cuma, dove si trovano i campi coltivati. Quest’anno la manifestazione ha assunto un rilievo ulteriore grazie alla creazione formale del Comitato promotore per il riconoscimento della denominazione di origine protetta , passo decisivo per tutelare e valorizzare questo prodotto tradizionale della regione Campania.

Nascita del comitato promotore e obiettivi per la denominazione di origine protetta

Il Comitato promotore per la DOP del pomodoro cannellino flegreo è stato ufficialmente costituito durante il tour al parco di Cuma. Il gruppo di produttori coinvolti rappresenta la maggior parte delle aziende che ancora coltivano questa tipicità locale. A guidare il comitato è stato eletto Generoso Colandrea, scelto come primo presidente. A fargli da vice è Vincenzo Tammaro, mentre altri soci fondatori includono Giovanni Tammaro, Vincenzo Di Meo, Nicola Laezza, Giuseppe Lanni e Ciro, Emilio e Franco Pignata.

Il valore del riconoscimento dop

La costituzione del comitato segna l’inizio di un percorso serrato atto a ottenere il riconoscimento della DOP, strumento che permette di proteggere l’origine e la qualità del prodotto, garantendo la tracciabilità e sostenendo l’economia del territorio. I produttori hanno da tempo avviato una filiera che punta alla selezione rigorosa e alla promozione del pomodoro cannellino, valorizzandone le caratteristiche uniche dovute al clima e al terreno vulcanico dell’area flegrea.

Il riconoscimento DOP favorirà anche economie di scala, differenziando il prodotto nei mercati locali e internazionali e garantendo nuove opportunità per le aziende agricole. Il progetto nasce da una convinzione condivisa tra agricoltori e istituzioni di costruire un legame forte fra tradizione, qualità e sviluppo commerciale.

Il ruolo della regione campania e delle istituzioni locali nel progetto di valorizzazione

L’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha sottolineato l’importanza del tour 2025 come evento che fa dialogare archeologia e agricoltura in modo originale. Ha evidenziato come il percorso sia pensato per scoprire la storia e le peculiarità del pomodoro cannellino flegreo, definito un “tesoro rosso” della Campania. Il sostegno regionale si traduce in un appoggio concreto alla fondazione del comitato promotore e al percorso che porterà alla DOP.

Anche le istituzioni locali hanno promosso e patrocinato la manifestazione: il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei e il comune di Pozzuoli. Per la prima volta il pomodoro cannellino flegreo è entrato nel cartellone del Gustosissimo Tour Fest, una rassegna itinerante dedicata al cibo e alle produzioni locali. La rassegna mette in contatto produttori e pubblico, trasformando gli eventi in occasioni per valorizzare le storie e le tradizioni enogastronomiche del territorio.

Crescita della coltivazione e mercato del pomodoro cannellino flegreo nel 2025

Giovanni Tammaro di Cumadoro ha confermato un aumento costante della superficie destinata al pomodoro cannellino flegreo. Nel 2025 si coltivano circa 55 ettari, cinque in più rispetto all’anno precedente. Questo incremento riflette un interesse crescente verso la coltivazione di un prodotto che sta trovando spazio sia nel mercato regionale che in mercati nazionali e all’estero.

La crescita si lega agli interventi di riqualificazione urbana e agricola previsti dal progetto Monterusciello Agro City , finanziato dall’Unione Europea e promosso dal comune di Pozzuoli. Grazie a queste azioni, i produttori possono ampliare le aree coltivate mantenendo alte le qualità legate al territorio.

Il pomodoro cannellino flegreo finisce anche nei menu di catene di ristoranti napoletani come Rossopomodoro, che lo propone in molte sedi italiane e internazionali. Questo permette al pubblico di apprezzare il prodotto in piatti che ne esaltano le caratteristiche, dai più tradizionali a quelli rivisitati.

Integrazione tra cultura e agricoltura nel parco di cuma

La visita al Parco Archeologico di Cuma, cuore dell’evento, è stata condotta da Fabio Pagano, direttore dell’area archeologica. Il percorso ha compreso l’antro della sibilla e, come novità, la città bassa con le terme del foro, l’abitato greco-romano e la necropoli monumentale della porta mediana. Questi siti rappresentano un contesto unico, in cui i campi di pomodoro si integrano nel paesaggio storico e naturalistico.

Fabio Pagano ha evidenziato il valore dell’iniziativa per promuovere il patrimonio agricolo locale. Il terreno vulcanico e l’influsso della brezza marina caratterizzano le coltivazioni, conferendo al pomodoro caratteristiche particolari. Il parco contribuisce a conservare tracce di un paesaggio agrario antichissimo, offrendo al visitatore un’esperienza che unisce archeologia e natura.

Caratteristiche del pomodoro cannellino flegreo e tecniche di coltivazione

Il pomodoro cannellino flegreo si adatta ai suoli vulcanici e ai microclimi dei Campi Flegrei grazie alla selezione del seme operata dall’azienda vivaistica Cumadoro. Michele Atonna, agronomo, ha illustrato il rigido processo di raccolta e conservazione del seme, tramandato di generazione in generazione. I semi vengono essiccati al sole e protetti in ambienti asciutti e ventilati prima della semina.

La coltivazione si basa sulle tecniche tradizionali, con l’uso di canne e spago in juta o canapa per supportare le piante. Il raccolto avviene tra metà luglio e fine agosto. Il frutto ha una forma oblunga, dal peso di 15-20 grammi, con una buccia sottile che esclude la necessità di pelatura nelle lavorazioni. La polpa è soda e rossa, con un equilibrio di dolcezza, acidità e sapidità che rende il pomodoro adatto a molte preparazioni culinarie.

Distribuzione commerciale e proposte gastronomiche legate al pomodoro cannellino flegreo

Il pomodoro cannellino flegreo viene distribuito soprattutto sotto forma di conserve come pacchetelle e passate, e in confettura extra, attraverso canali selezionati quali piccole botteghe e vendite online. Esiste anche la vendita diretta che avvicina produttore e consumatore. Questi aspetti rendono particolarmente interessanti le occasioni pubbliche di degustazione.

Nel corso del tour, cuochi e pizzaioli del territorio hanno presentato piatti con il pomodoro cannellino, offrendo ai partecipanti una serie di assaggi che hanno rispecchiato la versatilità del prodotto. Le preparazioni spaziano da ricette tradizionali a interpretazioni più creative, accompagnate da vini locali, formaggi e confetture prodotte da associazioni di volontariato della zona.

Le proposte culinarie del tour

Tra le proposte figurano scialatielli, focacce, pizze con ingredienti del territorio, tartare e dessert a base di pomodoro cannellino flegreo. Questa ricca offerta culinaria ha evidenziato il ruolo centrale del prodotto nelle abitudini alimentari dei Campi Flegrei, mescolando gusto e territorio in esperienze gastronomiche dedicate.

Contributi di associazioni e realtà locali nella promozione del pomodoro cannellino flegreo

Nell’organizzazione e promozione dell’evento hanno avuto un ruolo importante associazioni come EBAT – Ente Bilaterale Agricolo Territoriale e Confagricoltura Campania, rappresentata da Fabrizio Marzano. Queste realtà sostengono i produttori nel processo di valorizzazione e nella partecipazione a fiere e manifestazioni nazionali e internazionali.

La sinergia tra produttori, associazioni, istituzioni e operatori culturali ha permesso di costruire un progetto articolato che punta a difendere e rilanciare il pomodoro cannellino flegreo. L’attenzione verso la qualità, le pratiche tradizionali di coltivazione e la promozione commerciale fanno emergere il prodotto come elemento distintivo del territorio flegreo.

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