Da gennaio 2025, le forze dell’ordine di venezia hanno raccolto oltre 1300 portafogli abbandonati o smarriti, sprovvisti di documenti, nelle aree più frequentate della città. La situazione sui borseggi, soprattutto ai danni di turisti, resta critica. Per contrastare questo fenomeno, gli agenti di polizia locale sfruttano un sistema di sorveglianza avanzato e metodi di controllo in borghese. Le attività si concentrano soprattutto sulla presenza di gruppi provenienti da altre città italiane, come roma e milano, che arrivano in treno per approfittare della folla veneziana. Significativa novità riguarda il coinvolgimento di minori, di età tra i 12 e i 13 anni, utilizzati come esca dai criminali.
L’incremento dei controlli e il ruolo della tecnologia nella sorveglianza antitaccheggio
A venezia operano circa 480 agenti di polizia locale distribuiti in tutta la città, con l’obiettivo di tenere sotto controllo le zone più turistiche, come piazza san marco e il ponte di rialto. Per sorvegliare vaste aree, sono in funzione circa 800 telecamere di videosorveglianza, collegate a centri di monitoraggio che permettono una risposta rapida. Questi strumenti tecnologici offrono una copertura capillare che consente di individuare movimenti sospetti e prevenire situazioni a rischio. Gli agenti, grazie a queste risorse, riescono a identificare rapidamente gruppi di borseggiatori, seguendo spostamenti e comportamenti anomali. Le immagini del sistema video sono fondamentali anche durante le indagini successive agli episodi denunciati.
I movimenti dei borseggiatori tra roma, milano e venezia, con una nuova modalità d’azione
I gruppi di ladri che colpiscono a venezia non risiedono stabilmente nella città. Spesso arrivano da roma o milano, viaggiando in treno per raggiungere l’obiettivo. Già appena scesi dalla stazione, si dividono in squadre per ottimizzare l’azione: alcuni distraggono le vittime, altri agiscono con destrezza per sottrarre portafogli o telefoni. La scelta delle mete e dei momenti per compiere i furti non è casuale. I mesi con maggior affluenza turistica attirano un numero crescente di borseggiatori che approfittano della confusione e della folla. Questo continuo via vai di criminali rende la lotta al taccheggio più complessa e costosa in termini di risorse.
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Il coinvolgimento di minori nei furti e le azioni del nucleo antiborseggio in borghese
Un aspetto recente e preoccupante riguarda l’impiego di bambini tra i 12 e i 13 anni per compiere furti ai turisti. Questi ragazzini vengono utilizzati come esca o complici, spesso inconsapevoli della gravità delle azioni. Il nucleo antiborseggio in borghese ha intensificato le operazioni per fermare i responsabili di questo nuovo metodo. Gli agenti agiscono soprattutto arrestando i ladri mentre stanno ancora tentando di sottrarre effetti personali. “Nel momento in cui hanno individuato la vittima, noi li fermiamo con la mano ancora all’interno della borsa”, spiega il comandante della polizia locale. Questo approccio consente di bloccare immediatamente l’atto, rafforzando la testimonianza in caso di procedimento giudiziario.
Le sfide e le strategie della polizia locale per tutelare i turisti a venezia
La polizia locale di venezia deve affrontare molte difficoltà legate alla natura turistica della città. La presenza costante di visitatori, spesso distratti dalla bellezza dei luoghi o dal caos della folla, crea un terreno fertile per i borseggiatori. Gli agenti cercano di mantenere alta la sorveglianza mantenendo un equilibrio tra controllo discreto e intervento immediato. Le telecamere e le pattuglie in borghese lavorano in sinergia per coprire i punti più sensibili. La comunicazione costante con i cittadini e gli operatori turistici aiuta a diffondere indicazioni utili a evitare pericoli. L’esperienza accumulata in questi mesi mette in luce l’importanza di una presenza visibile, in grado di scoraggiare comportamenti illegali e proteggere l’incolumità dei visitatori.