al museo arcos di benevento apre la mostra personale di palo laudisa con il titolo pequod

al museo arcos di benevento apre la mostra personale di palo laudisa con il titolo pequod

La mostra “pequod” di Palo Laudisa al Museo Arcos di Benevento celebra la carriera dell’artista barese con opere tra pittura e disegni, valorizzando il legame con il territorio sannita e l’arte contemporanea in Campania.
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La mostra "pequod" di Palo Laudisa, ospitata al Museo Arcos di Benevento, celebra la carriera dell’artista pugliese con un percorso tra pittura e disegni, valorizzando il legame tra arte contemporanea e territorio campano. - Gaeta.it

La scena artistica di Benevento si prepara ad accogliere un evento di rilievo con l’inaugurazione della mostra personale di Palo Laudisa, intitolata “pequod“. L’esposizione, che si svolgerà al Museo Arcos, porta l’attenzione su uno degli artisti più interessanti della seconda metà del Novecento del Sud Italia e offrirà al pubblico un’occasione per esplorare la sua produzione, fra pittura e disegni.

La mostra pequod e l’impegno culturale del museo arcos

Il Museo Arcos di Benevento apre le porte alla mostra “pequod” venerdì 13 giugno alle 11. Questa esposizione è promossa dalla Provincia insieme al Museo Arcos, con il sostegno del Museo-FRaC di Baronissi e Casa Turese-Arte Contemporanea. L’iniziativa segna un’ulteriore tappa della ricerca sulle principali esperienze artistiche meridionali del secondo Novecento, un ambito di grande interesse storico e culturale. La scelta di esporre le opere di Palo Laudisa, artista barese ma con base a Roma, testimonia l’attenzione del museo verso artisti che hanno attraversato decenni di storia artistica mantenendo un legame con la cultura del territorio pur vivendo in un contesto internazionale.

Dal punto di vista organizzativo, la gestione del Museo Arcos mantiene un equilibrio tra valorizzazione della cultura locale e apertura verso esperienze artistiche più vaste. Questo tipo di approccio si è dimostrato efficace negli anni, consolidando il museo come punto di riferimento in Campania per l’arte contemporanea. L’esposizione non si limita infatti a mostrare opere, ma fa parte di un lavoro più ampio di studio e promozione degli artisti attivi in regione, con particolare attenzione ai giovani e a un rinnovato interesse per una storiografia critica che spesso ha trascurato alcune vicende artistiche.

Coinvolgimento del pubblico e attività culturali

Nella pratica, questo impegno si traduce in attività che coinvolgono il pubblico e tengono viva la discussione sull’arte contemporanea, mobilitando un circuito culturale attivo e partecipato. In oltre dieci anni di attività il Museo Arcos ha così costruito un patrimonio espositivo e culturale di peso, diventando una realtà attenta ai mutamenti e ai protagonisti della scena artistica, sia locali che internazionali.

Il significato e la struttura della mostra pequod

Il titolo scelto per la mostra, “pequod“, richiama la nave protagonista dell’opera “Moby Dick” di Herman Melville. Una nave destinata al naufragio nel racconto, ma al tempo stesso simbolo di un doppio viaggio: uno temporale, lungo la carriera artistica di Laudisa, e uno interiore, attraverso la gamma cromatica delle sue opere. Attraverso le tonalità e le campiture di colore, infatti, il visitatore può accedere a un percorso visivo che mette in luce tracce e segni che l’artista ha lasciato nel corso del tempo.

Il lavoro di Laudisa si caratterizza da decenni per l’uso del colore e per un’impostazione aniconica e informale. La sua carriera supera i cinquant’anni, con una prima personale importante datata 1975 a Roma, e molte mostre in diverse parti del mondo. Questo lungo percorso mostra continuità e sperimentazione, con una precisa attenzione al valore del colore come elemento espressivo.

Legame con il territorio sannita

Il legame con il territorio sannita rimane significativo, con mostre tenute in provincia fin dal 1996, grazie anche allo spazio di Casa Turese Arte Contemporanea, che è parte attiva nel progetto espositivo. La mostra al Museo Arcos offre così l’opportunità di rivedere e ripercorrere opere che vanno dai disegni alle pitture, tutte allestite in un ambiente particolare come i sotterranei del museo, che contribuiscono a creare un’atmosfera intensa e coinvolgente per chi visita.

La testimonianza di casa turese e il ruolo di palo laudisa nella scena locale

Tommaso De Maria, direttore di Casa Turese, ha ricordato la lunga storia di collaborazione con Palo Laudisa nel territorio sannita. La prima esposizione locale risale al 1996, nella galleria Art’s Events di Torrecuso, allora diretta dal padre di De Maria, con una mostra personale curata da Raffaele Gavarro. L’anno dopo, Laudisa ha partecipato insieme a Giorgio Cattani ed Enzo Esposito alla mostra “Segni-Colori-Trasparenze” a Palazzo Reale di Caserta, progetto promosso da Art’s Events.

Nel 2004, l’artista è tornato a esporre a Torrecuso con una personale intitolata “Chiamami, opere di un decennio“. Questa serie di esposizioni traduce un percorso coerente e concentrato sulla pittura monocromatica e sulla ricerca legata al colore, elementi che hanno definito anche gli sviluppi successivi del suo lavoro. La scelta del Museo Arcos di ospitare questa mostra amplia il campo d’azione di Laudisa, inserendolo in un contesto che valorizza anche artisti con una storia radicata nei territori campani.

La mostra attuale permette di osservare la continuità e la trasformazione del linguaggio artistico di Laudisa negli ultimi anni. Accostare opere più recenti a quelle esposte in passato a Caserta offre una lettura d’insieme che mette in evidenza il percorso di un artista che si è mantenuto coerente ma aperto al confronto con tempi e luoghi differenti.

Dialogo tra memoria storica e presente artistico

L’incontro tra una carriera quarantennale e uno spazio espositivo come quello del Museo Arcos rafforza l’attenzione all’arte contemporanea in Campania, creando un punto di dialogo fra memoria storica e presente artistico.

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