Il Lecco Film Fest torna dal 3 al 6 luglio con una nuova edizione ricca di ospiti e appuntamenti dedicati al cinema italiano. La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo per conto di Confindustria Lecco e Sondrio, mette al centro del programma il confronto con il pubblico, la valorizzazione di attrici e registi, e momenti di approfondimento su temi culturali attuali. Dall’incontro con Mario Martone alle masterclass di maestri come Vittorio Storaro, il festival si propone come vetrina di creatività e sguardo sul presente del cinema.
Mario martone e l’incontro su “questi tempi memorabili”
Uno degli eventi chiave del festival è l’appuntamento con Mario Martone, regista tra i più noti del cinema italiano contemporaneo. Martone dialogherà con il pubblico attorno al tema “questi tempi memorabili”, che evoca una riflessione sul presente e le sfide culturali e sociali che si attraversano oggi. La scelta di dedicare a questo argomento una sessione pubblica sottolinea l’attenzione al rapporto tra cinema, memoria e attualità. Martone, attivo da decenni nel teatro e nel cinema, porterà la sua esperienza e visione artistica, offrendo spunti sulle trasformazioni del racconto cinematografico e sulle sue diverse forme.
Uno scambio diretto e confronto
L’incontro si preannuncia come momento di scambio diretto e confronto, in cui si affronteranno i mutamenti della società italiana e internazionale attraverso lo sguardo di un autore che ha spesso messo in scena il legame con la storia e la cultura del nostro paese. Questo appuntamento si lega all’anima del festival, che oltre allo spettacolo vuole promuovere riflessioni su cinema e realtà.
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Il festival e la valorizzazione delle interpreti femminili
Il Lecco Film Fest riserva ampio spazio a volti femminili con storie di carriera diverse ma unite dall’impegno artistico. Ad aprire il quadro ci sarà Ottavia Piccolo, attrice con una lunga esperienza sulle scene fin da bambina, protagonista già undicenne di “Anna dei miracoli”. La sua presenza rappresenta un legame con la storia del teatro e del cinema italiano, ma anche con le trasformazioni del mestiere di attrice in decenni di attività intensa.
Nicola Romanoff sarà ospite non solo per la sua carriera cinematografica, iniziata con “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, ma anche perché ha debuttato come scrittrice proprio di recente. Il suo volume “Come il tralcio alla vite – la sfida di rimanere in cammino con Dio” verrà discusso durante la manifestazione, inserendo un dialogo tra cinema, letteratura e spiritualità.
Focus sulle nuove professioniste
Federica Luna Vincenti, produttrice e artista poliedrica, porterà al festival la sua esperienza tra cinema e teatro. Fondatrice della Goldenart Production, la sua attività indica un’attenzione alle produzioni indipendenti e alle forme espressive fuori dai grandi circuiti commerciali. Giorgia Faraoni sarà presente dopo l’attenzione destata dal film “Mia” , un’opera diretta da Ivano De Matteo nella quale si è distinta da autodidatta. La sua presenza conferma la ricerca di giovani talenti da parte del festival.
Susy Del Giudice, infine, completa questo gruppo di ospiti femminili con una carriera variegata, segnata da contributi importanti sul palcoscenico e sullo schermo. I suoi ruoli in film come “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini e “Nero” di Giovanni Esposito mostrano il profilo di un’artista capace di attraversare vari generi e registri, con riconoscimenti di rilievo nel panorama italiano.
La giornata conclusiva e il confronto su tempi e cambiamenti
Domenica 6 luglio è in programma un evento sul tema “questi tempi memorabili tra Francesco e Leone XIV. immagini da un’epoca di cambiamento”. L’incontro coinvolgerà figure di rilievo del giornalismo e della cultura, come mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Marco Bardazzi, giornalista e scrittore, Lilliana Faccioli Pintozzi, caporedattrice esteri di SkyTG24, ed Enrico Mentana, direttore del TGL7. Daniele Bellasio, vicedirettore del Sole 24 Ore, guiderà il dibattito.
Un dialogo tra epoche diverse
L’appuntamento mira a esplorare il rapporto tra epoche diverse, mettendo a confronto momenti storici segnati da cambiamenti sociali e culturali. Il titolo richiama papi come Francesco e Leone XIV in una riflessione sull’evoluzione dei tempi sotto il profilo religioso e civile. Lo sguardo sarà rivolto ad analizzare come le immagini e le parole costruiscono la memoria pubblica.
L’evento vuole essere una traccia per comprendere la relazione tra il passato e il presente, un tema che affiora anche nel programma del festival con la presenza di autori e artisti capaci di restituire spunti di riflessione multifaccettati.
La masterclass di vittorio storaro e l’incontro con giovani cineasti
Tra gli appuntamenti tecnici e formativi merita attenzione la masterclass del maestro Vittorio Storaro, direttore della fotografia candidato e premiato con tre Premi Oscar. Storaro porterà la sua esperienza tecnica e artistica nel dialogo con giovani registi e produttori cinematografici, offrendo spunti su luce, composizione e narrazione visiva.
Questo incontro rappresenta un’occasione rara di confronto diretto con un protagonista internazionale del cinema. Storaro ha lavorato con registi come Coppola e Bertolucci, portando innovazioni nella scrittura delle immagini che hanno contribuito a definire l’estetica di decine di film.
Un momento di trasmissione di saperi
Il focus sulla formazione è una delle anime del festival, che vuole mettere in relazione i grandi maestri con chi si affaccia oggi al mestiere del cinema. La masterclass diventa così momento di trasmissione diretta di saperi tecnici e artistici fondamentali per la creatività nel cinema contemporaneo.
Il Lecco Film Fest 2025 propone così momenti di incontro e scambio che spaziano dal confronto con i grandi autori italiani a quello con nuove voci e storie. Tra il lavoro di registi, attori e operatori del cinema, il festival si conferma luogo dove la cultura visiva si intreccia con la storia e il presente.