Il mese di agosto 2025 è stato tra i più caldi della storia recente, con effetti particolarmente gravi in Europa e Asia. Il servizio climatico europeo Copernicus ha evidenziato come le temperature record, accompagnate da incendi e ondate di calore intense, abbiano reso evidente la crescente difficoltà di adattarsi ai cambiamenti climatici in atto. Anche i mari hanno raggiunto valori termici vicini ai massimi storici per il periodo. Di seguito i principali eventi e le preoccupazioni espresse dagli esperti.
Incendi estesi e picchi di calore nell’Europa sudoccidentale
Tra luglio e agosto 2025 l’Europa sudoccidentale ha affrontato una terza ondata di calore estiva in pochi mesi. Spagna e Portogallo sono stati colpiti da incendi boschivi ampi e intensi, che hanno distrutto vaste superfici. Le alte temperature hanno favorito la diffusione delle fiamme, complicando le operazioni di spegnimento. Questa ondata di calore ha superato di molto la media stagionale, causando condizioni di siccità grave e stress per gli ecosistemi locali. In alcune zone le temperature registrate sono state tra le più elevate mai rilevate ad agosto, segnalando un peggioramento delle condizioni climatiche nella regione.
Temperature elevate e ondate di calore in diverse aree asiatiche
Anche in varie zone dell’Asia si sono registrate temperature superiori alla media per settimane consecutive. Le ondate di calore hanno interessato regioni densamente popolate, mettendo sotto pressione infrastrutture e servizi sanitari. In molti paesi si sono verificate emergenze legate al caldo intenso, con ospedali che hanno faticato a gestire i ricoveri per colpi di calore e altre patologie correlate. Le temperature elevate hanno riguardato anche aree montane e regioni solitamente più fresche, a indicare un fenomeno diffuso e di ampia portata. Secondo Copernicus, questi valori confermano una tendenza all’aumento delle temperature globali durante i mesi estivi.
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Oceani vicini ai massimi storici di temperatura per agosto
Parallelamente alle ondate di calore sulla terraferma, mari e oceani hanno raggiunto temperature prossime ai picchi storici per agosto. Questi dati indicano uno squilibrio globale nelle condizioni climatiche. L’aumento termico delle acque influisce sulla biodiversità, sugli ecosistemi marini e sulle condizioni meteorologiche a livello mondiale. Le acque più calde contribuiscono anche a intensificare fenomeni come uragani e tempeste, con effetti spesso gravi sulle zone costiere. Inoltre, l’innalzamento della temperatura degli oceani incide sulla capacità di assorbire carbonio, un elemento importante nella dinamica climatica globale.
L’allarme di Copernicus sulla necessità di ridurre le emissioni e prepararsi al clima estremo
Copernicus ha evidenziato come questi eventi estremi costituiscano un segnale chiaro sull’urgenza di agire sia per ridurre le emissioni di gas serra sia per prepararsi a condizioni climatiche più frequenti e intense. Samantha Burgess, responsabile strategica per il clima presso il servizio di monitoraggio, ha richiamato l’attenzione su una doppia sfida: “da un lato contenere il riscaldamento globale con politiche adeguate; dall’altro adeguare infrastrutture e sistemi di protezione civile a condizioni ambientali sempre più complesse.” Senza questi interventi, gli impatti sociali, economici e ambientali delle ondate di calore e degli incendi rischiano di aggravarsi, mettendo a dura prova molte realtà nel mondo.