Una violenta lite tra due uomini di origine bengalese si è trasformata in un tentativo di incendio nei pressi di via Montebello, ad Ancona, nella serata di ieri. L’aggressore ha spruzzato benzina contro la vittima e ha appiccato le fiamme, ma fortunatamente il ferito ha evitato ustioni gravi spegnendo tempestivamente il fuoco. La polizia ha ora avviato le indagini e sta valutando misure preventive.
Dinamica dell’aggressione in via montebello
La discussione tra i due uomini ha avuto un rapido sviluppo violento intorno alle 20:30 di ieri, quando la lite è degenerata. Testimoni presenti hanno riferito agli agenti che uno dei contendenti, un trentenne bengalese, è sceso dalla sua auto infilandosi nel bagagliaio per prendere una tanica contenente liquido infiammabile, risultato poi essere benzina. Dopo averla versata addosso al quarantenne connazionale, lo ha raggiunto con un accendino, dando fuoco alla sostanza.
La reazione della vittima è stata immediata: si è liberato della giacca impregnato di benzina e ha spento le fiamme prima che potessero arrecargli danni significativi. A confermare la natura infiammabile del liquido vi erano chiazze persistenti sull’asfalto e l’odore tipico percepito dagli agenti. L’aggressore si è allontanato rapidamente con l’automobile, lasciando la scena.
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Intervento della polizia e raccolta testimonianze
La volante della polizia è accorsa sul luogo appena ricevuta la segnalazione e ha raccolto le testimonianze dei presenti. I testimoni hanno descritto l’aggressore come un uomo di circa trent’anni, di origini bengalesi, noto per precedenti soprattutto legati a reati contro la persona, il patrimonio e droga. La descrizione del veicolo e del soggetto ha permesso alle forze dell’ordine di identificare velocemente il responsabile.
Gli agenti hanno quindi instaurato un rapido dispositivo per individuare la macchina in fuga e procedere a un’eventuale cattura. La descrizione fornita dagli astanti si è rivelata cruciale per circoscrivere l’ambito della ricerca.
Profili dei protagonisti e possibili motivazioni
La vittima coinvolta nell’aggressione è risultata un uomo di 40 anni, pure lui bengalese, stanza in Italia da tempo e anch’egli conosciuto dalle forze dell’ordine per non gravi reati. I due avevano una conoscenza reciproca e le ragioni dell’acceso confronto potrebbero essere da ricondursi a questioni economiche rimaste irrisolte.
Il trentenne, aggressore, risulta regolarmente residente e già monitorato per reati precedenti. Questo quadro permette agli investigatori di agganciarsi a ipotesi solide sul contesto della lite e sui possibili precedenti attriti tra le due parti.
Condizioni della vittima e procedimenti in corso
La persona che ha subito il tentativo di incendio è stata trasportata in ospedale per le cure necessarie. Le ustioni sono risultate azzerate o comunque di lieve entità, tanto che la prognosi è stata fissata a pochi giorni. In base a questi elementi, il reato ipotizzato sarà quello di lesioni personali.
La legge prevede che questo tipo di procedimento proceda solo se la vittima presenta querela formale, elemento che al momento non è ancora avvenuto. Il questore di Ancona valuta intanto misure di prevenzione dirette a limitare eventuali rischi futuri legati all’aggressore, purché la situazione evolva in tal senso.
L’episodio testimonia la rapidità con cui normali controversie possono precipitare in atti violenti, e le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione su dinamiche simili nel territorio cittadino.