L’episodio violento si è svolto nella serata del 15 giugno scorso a Stegona, frazione nei pressi di Brunico in Alto Adige. Un giovane di 23 anni è stato accoltellato durante un’aggressione e poi curato in ospedale. Le forze dell’ordine hanno seguito subito le tracce dell’accaduto, riuscendo a identificare e a denunciare due persone coinvolte nell’episodio.
Il ferimento del giovane a stegona
La sera del 15 giugno, nella piazza mercato di Stegona, un uomo di 23 anni è stato colpito con un coltello alla coscia. L’accoltellamento ha provocato ferite che, pur preoccupanti, non hanno messo a rischio la vita del ragazzo. Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Brunico, dove i medici lo hanno preso in cura e seguito. Dopo avergli dato una prognosi di circa quindici giorni, è stato dimesso senza complicazioni maggiori. La tempestività dell’intervento sanitario ha evitato conseguenze più gravi, relegando l’evento a una ferita fisica curabile.
Azione dei carabinieri di brunico
Subito dopo l’aggressione, i carabinieri della compagnia di Brunico sono intervenuti per ricostruire i fatti. Hanno raccolto testimonianze di testimoni presenti nel luogo dell’agguato e hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella piazza mercato. Le riprese hanno fornito elementi chiave sul comportamento degli aggressori e hanno aiutato a confermare la dinamica dell’evento. Basandosi su queste prove, i militari hanno potuto identificare due uomini residenti nella zona, un 34enne e un 38enne, come i principali sospetti. Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire elementi utili a sostenere le accuse nei loro confronti.
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Le accuse e le denunce a piede libero
I due uomini sono stati denunciati a piede libero con accuse precise. Tra i capi d’imputazione figurano lesioni personali aggravate in concorso, ovvero la ferita inferta con colpa condivisa da entrambi. Sono stati contestati anche il reato di minaccia aggravata, che si riferisce al comportamento intimidatorio e violento tenuto durante l’aggressione. Infine, i due devono rispondere del porto di armi od oggetti atti a offendere, essendosi muniti del coltello utilizzato nell’aggressione. Gli inquirenti hanno quindi formalizzato la denuncia senza disporre un arresto, scegliendo di procedere con la misura dell’avviso a piede libero in attesa degli sviluppi processuali. Lo svolgimento delle indagini continua per chiarire ogni dettaglio e ricostruire con precisione l’intera vicenda.