Aggressione con coltelli al don bosco, vittima un giovane di 19 anni ferito al petto durante la notte

Aggressione con coltelli al don bosco, vittima un giovane di 19 anni ferito al petto durante la notte

Un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da un gruppo di giovani vicino alla metro Lucio Sestio nel quartiere Don Bosco a Roma; la polizia indaga su un possibile regolamento di conti.
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Un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da un gruppo di giovanissimi al quartiere Don Bosco di Roma; è ricoverato in ospedale e la polizia indaga sull'aggressione. - Gaeta.it

Una notte di violenza scuote il quartiere Don Bosco a Roma, dove un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da un gruppo di giovanissimi armati di coltello. L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte vicino alla fermata della metro Lucio Sestio e ha richiesto l’intervento urgente dei soccorsi. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e individuare la causa dell’aggressione.

La dinamica dell’aggressione nel cuore del quartiere don bosco

Intorno alle 0:05 di lunedì 2 giugno 2025, una coppia di fidanzati è stata avvicinata da almeno cinque ragazzi di origine sudamericana, tutti molto giovani, in prossimità della fermata metro Lucio Sestio nel quartiere Don Bosco di Roma. Senza scatenare un confronto verbale o una lite accesa, uno dei membri della banda ha estratto un coltello e ha colpito Federico G., 19 anni, al petto. Il giovane si è subito accasciato a terra, mentre la sua fidanzata tentava di soccorrerlo. I presenti hanno allarmato il 118 e l’ambulanza ha raggiunto il luogo in pochi minuti, trasportando la vittima in codice rosso all’ospedale Vannini. Nella notte il ragazzo è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza.

Testimonianze e prime rilevazioni

Gli agenti della squadra Mobile hanno immediatamente raccolto le testimonianze, in particolare quella della fidanzata che, ancora sotto shock, ha riconosciuto alcuni aggressori come ragazzi noti nel quartiere. Ha inoltre escluso l’esistenza di motivi apparenti per un’aggressione così violenta, lasciando aperta la pista di un episodio premeditato o di un regolamento di conti.

Prime ipotesi e piste investigative: un contesto da chiarire

Le indagini sono partite direttamente dalla scena del crimine, estendendosi poi ai luoghi frequentati dai giovani nel quartiere Don Bosco. La polizia sta cercando di capire se la coppia abbia incrociato la banda per caso o se, al contrario, la violenza sia il risultato di tensioni accumulate in precedenza. La fidanzata, convocata in questura per ulteriori accertamenti, ha dichiarato che non si è trattato di un gesto scatenato da un litigio spontaneo.

Approfondimenti sulle relazioni coinvolte

Gli inquirenti stanno approfondendo le relazioni tra la coppia e il gruppo di giovani latinoamericani coinvolti. Si ipotizza un avvertimento legato a vecchi attriti, magari per questioni passate non chiarite. Federico G., pur senza precedenti penali gravi, risulta segnalato per una lite risalente a qualche anno fa. Al momento non emergono legami particolari con altre situazioni rischiose ma gli accertamenti continuano. Si indaga anche sulla possibile frequentazione dei luoghi di ritrovo nel quartiere, per ricostruire con precisione gli spostamenti dei ragazzi nella serata.

I controlli sul territorio e la raccolta delle prove video

Le telecamere di sicurezza posizionate in diverse attività commerciali lungo via Stilicone, una strada centrale nei passaggi abituali del quartiere, sono state acquisite dalla polizia per visionare immagini utili a identificare gli aggressori e documentare la sequenza dei fatti. Questo materiale sarà fondamentale per comprendere come si è sviluppata l’aggressione e per ritrovare la banda che ha colpito con violenza.

Le autorità municipali stanno inoltre potenziando i controlli notturni nel quartiere, in un contesto dove la presenza di gruppi di giovani armati sembra aver alimentato il clima di tensione in alcune zone. Le ricerche proseguono a ritmo serrato, con il supporto dei testimoni e della comunità locale, per evitare che episodi del genere si ripetano.

Stato di salute della vittima

Il ragazzo rimane ricoverato all’ospedale Vannini, dove i medici hanno stabilizzato le sue condizioni dopo l’intervento. La prognosi resta riservata, anche se non risulta in pericolo di vita. Nel reparto dove è stato trasferito la presenza costante delle forze dell’ordine garantisce la sicurezza del giovane durante la permanenza in ospedale.

Il caso ha acceso l’attenzione sugli episodi di microcriminalità nella zona sud-est della capitale. Il quartiere Don Bosco, punto di passaggio e ritrovo per molti giovani, si trova ora sotto osservazione più attenta da parte della polizia locale e delle istituzioni comunali. L’indagine proseguirà per comprendere il motivo preciso di tanta violenza e per identificare tutti i responsabili della spedizione punitiva.

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