I prezzi dei carburanti sulle reti italiane hanno mostrato variazioni opposte negli ultimi giorni del 2025: il gasolio ha proseguito con un calo, mentre la benzina ha registrato un aumento moderato. Le cifre più recenti, raccolte da circa 18 mila impianti, evidenziano differenze tra modalità self service e servito, nonché tra compagnie e pompe bianche.
Andamenti recenti del gasolio e della benzina nei prezzi consigliati
Il gasolio in Mediterraneo ha subito il sesto calo consecutivo, proseguendo una tendenza ribassista che coinvolge le quotazioni di riferimento. Secondo rilevamenti di Staffetta Quotidiana, la compagnia IP ha diminuito il prezzo consigliato del gasolio di 5 millesimi al litro, mentre per la benzina ha stabilito un incremento di un centesimo al litro. Tamoil ha invece ridotto il prezzo del gasolio di un centesimo.
Queste variazioni mostrano una dinamica differente tra i due carburanti principali. Il gasolio appare soggetto a un alleggerimento dei prezzi dopo un periodo di lievi rialzi o stabilità, mentre la benzina, seppur con un lieve aumento, mantiene quotazioni complessivamente più alte. Le fluttuazioni riflettono probabilmente il differente andamento del mercato internazionale e della domanda interna.
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Strategie di prezzo delle compagnie
Le compagnie stanno aggiustando le proprie strategie di prezzo dopo oscillazioni pregresse, cercando di bilanciare margini e competitività nei distributori. La rete del self service mostra spesso valori leggermente inferiori rispetto al prezzo al servito, influenzando la media complessiva alla quale i clienti fanno riferimento.
Prezzi medi praticati in italia: analisi dettagliata di benzina, diesel, gpl, metano e gnl
Le medie segnalate dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborate da Staffetta, indicano che la benzina self service si attesta a 1,703 euro per litro, valore stabile rispetto ai giorni precedenti. Le compagnie propongono una media leggermente più alta, pari a 1,708 euro/litro, mentre le pompe bianche scendono a 1,693 euro/litro.
Per il diesel self service il prezzo medio è 1,603 euro per litro, anch’esso invariato nelle ultime rilevazioni. Nel segmento compagnie la media sale a 1,611 euro/litro, mentre nelle pompe bianche scende a 1,588 euro/litro. Al servito, la benzina registra un prezzo medio di 1,846 euro/litro, con un incremento di 1 centesimo, mentre il gasolio si mantiene stabile a 1,746 euro/litro.
Variazioni di prezzo per carburanti alternativi
Il GPL servito ha visto una diminuzione di un centesimo, fissandosi a 0,719 euro al litro. Compagnie e pompe bianche mostrano valori leggermente discordanti, 0,728 e 0,709 euro/litro rispettivamente. Il metano servito resta stabile a 1,449 euro per chilogrammo, mentre il GNL segna un incremento di 2 centesimi, arrivando a 1,286 euro per chilogrammo.
Questi prezzi riflettono le valutazioni effettive negli impianti e rispecchiano differenze tra modalità di rifornimento e tipologie di distributori, offrendo ai consumatori una panoramica attendibile per pianificare i propri acquisti.
Confronto prezzi carburanti sulle autostrade rispetto alla rete ordinaria
I distributori autostradali mantengono una forbice di prezzo superiore rispetto agli impianti su rete ordinaria. Questa differenza risulta evidente osservando le cifre al self service e al servito per benzina e gasolio.
Sulle autostrade la benzina al self service si attesta a 1,800 euro per litro, un valore superiore ai 1,703 euro rilevati sulla rete normale. Al servito, il costo raggiunge i 2,067 euro per litro. Il gasolio self service si posiziona a 1,709 euro per litro; al servito, la spesa arriva a 1,980 euro.
Prezzi carburanti alternativi sulle autostrade
Per i carburanti alternativi, i prezzi sulle autostrade si confermano più alti anche per GPL, metano e GNL. Il GPL costa 0,849 euro al litro, il metano 1,509 euro per chilogrammo, mentre il GNL sale a 1,357 euro per chilogrammo.
Questi dati confermano che il rifornimento nelle aree di servizio autostradali risulta più caro, a causa di costi gestionali e di posizione. Molti automobilisti considerano queste differenze nelle proprie scelte di viaggio, preferendo talvolta rifornire altrove.
Le variazioni di prezzo osservate nelle ultime ore testimoniano una fase di aggiustamento che interessa ogni segmento e modalità di servizio, mantenendo l’attenzione puntata sugli impatti sul bilancio delle famiglie e dei trasportatori.