Il piano di sviluppo rurale , strumento fondamentale per sostenere il settore agricolo italiano, registra un nuovo capitolo nei pagamenti affidati ad agea. L’ente ha disposto trasferimenti per 88,3 milioni di euro, un passo importante nel raccordo tra la vecchia e la nuova programmazione comunitaria. Il movimento di risorse interessa oltre 25 mila domande e coinvolge diverse regioni italiane con cifre provenienti dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale .
Dettagli dei pagamenti della programmazione 2014-2022 nelle regioni italiane
Nella chiusura della programmazione 2014-2022 il totale versato ammonta a quasi un milione di euro . Le risorse sono ripartite tra più regioni con la Sicilia in cima alla lista grazie a un importo di 627.338,91 euro. Seguono l’Umbria con 85.973,58 euro, la Campania che riceve 78.127,25 euro e le Marche a quota 61.268,07 euro. Anche il Lazio ha avuto assegnazione per 44.210,44 euro, mentre Basilicata e Liguria si attestano sui 38 mila e 37 mila euro circa. Chiudono l’elenco Abruzzo con 16.424,32 euro e Puglia con 8.709,04 euro. Il valore cioè si concentra in maniera significativa nel sud e centro italia. Il trasferimento completa una fase delicata di chiusura degli interventi finanziati nella passata programmazione, andando a confermare la continuità nell’assistenza al settore agricolo, proprio mentre si chiude un ciclo di contributi comunitari decisivi per lo sviluppo locale.
La nuova programmazione 2023-2027: importi e distribuzione territoriale
Per l’attuale ciclo di gestione 2023-2027 le erogazioni si attestano su un ammontare ben più consistente, pari a 87.336.343,23 euro. Qui la mappa finanziaria vede predominare la Sicilia con quasi 29 milioni di euro, valore che rappresenta oltre un terzo dell’importo totale. Spiccano anche la Puglia , la Campania e il Lazio . A seguire Basilicata, Molise e Abruzzo occupano fasce dai 4,9 ai 5,9 milioni di euro. L’Umbria, Valle d’Aosta, Liguria e Marche evidenziano cifre inferiori ma distribuite in maniera capillare, tra 890 mila e poco più di due milioni di euro, completando così una panoramica di interventi destinati a diverse aree d’Italia, dal nord al sud. Questi fondi mirano a far partire nuove iniziative o consolidare le già avviate nel settore agricolo e dello sviluppo rurale, tenendo conto delle strategie delineate dal Piano strategico nazionale.
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Impegno di agea nella gestione e pagamento dei fondi europei
Agea assume un ruolo centrale nella gestione dei fondi europei con attenzione alla puntualità e alla correttezza nell’erogazione delle risorse. L’ente conferma l’obiettivo di rispettare i termini entro il 30 giugno, data chiave fissata dalla normativa sindacale, per garantire liquidità agli agricoltori e agli operatori rurali. Nella pratica, nell’anno di domanda 2024, i pagamenti relativi agli aiuti diretti hanno superato la cifra di 1,45 miliardi di euro, mentre quelli destinati allo sviluppo rurale si dividono in due frazioni: circa 464 milioni per la nuova programmazione e 227 milioni per la vecchia. Questi dati fotografano un flusso consistente di risorse versate all’intero comparto agricolo e rurale italiano.
Una riserva nazionale pari al 5% di questi importi viene mantenuta da agea come margine di sicurezza per coprire eventuali necessità successive. Questa quota servirà ad affrontare incongruenze e problematiche che emergono nelle fasi di controllo previste dalla normativa sindacale, dal Piano strategico nazionale e dai bandi attuativi. Le verifiche si concludono con un equilibrio tra i fondi disponibili e le pretese ammissibili, garantendo il corretto uso e la tracciabilità dei contributi pubblici.
Impatto regionale e prospettive per il settore agricolo italiano
L’effetto degli interventi di queste due programmazioni si riflette nelle diverse aree geografiche italiane, con una marcata attenzione verso quelle più rurali e meno sviluppate economicamente. La concentrazione di fondi soprattutto al sud, nelle isole e nelle regioni del centro, sottolinea una volontà di stimolare la produttività agricola e migliorare le condizioni di vita nelle campagne. Queste somme forniscono un supporto fondamentale per la trasformazione di molte realtà locali, soprattutto ora che il campo agricolo si confronta con nuove sfide legate al clima, ai mercati internazionali e alle politiche europee sul verde.
L’attuazione puntuale dei pagamenti conferma il bisogno di un sistema di sostegno che non si limiti a erogare fondi, ma che segua ogni fase con rigore amministrativo e capacità di verifica. Lo sviluppo rurale dipende anche da questo equilibrio, dove le risorse devono raggiungere chi lavora la terra e chi crea valore nelle aree meno urbanizzate. Agea, svolgendo questo ruolo con precisione, naviga tra programmi europei, regole nazionali e richieste territoriali.
L’insieme di queste cifre racconta una realtà in movimento, con finanziamenti che dovranno accompagnare azioni concrete nei territori, sostenere il futuro delle aziende agricole e contribuire a rilanciare il tessuto socio-economico delle zone rurali italiane.