La seduta del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare tirreno centro settentrionale si è svolta ieri, con l’approvazione unanime della terza variazione e dell’assestamento al bilancio di previsione 2025. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali chiave, tra cui il commissario straordinario Pino Musolino e membri designati dagli enti locali di roma e civitavecchia. Questi atti sono fondamentali per garantire la stabilità economica dell’ente e per proseguire in attività strategiche di sviluppo e monitoraggio finanziario.
La seduta e i partecipanti al comitato di gestione
Il Comitato di gestione si è riunito sotto la presidenza di Pino Musolino, commissario straordinario dell’Adsp. Al tavolo anche il segretario generale ff Maurizio Marini, Sergio Cozzi, rappresentante della città metropolitana di roma capitale, e Emiliano Scotti, delegato del comune di civitavecchia. La presenza di questi componenti denota un equilibrio tra i diversi territori interessati dal porto e un coinvolgimento diretto degli enti locali nelle decisioni amministrative.
Durante la seduta, il comitato ha deliberato all’unanimità la terza nota di variazione e l’assestamento al bilancio di previsione per il 2025. Questi documenti fanno seguito al parere positivo espresso dal Collegio dei revisori dei conti, guidato da Lina Festa, che ha verificato la correttezza e la conformità delle operazioni proposte. L’approvazione avviene nel rispetto dei termini stabiliti dalle norme di riferimento, confermando la puntualità e la regolarità nella pianificazione finanziaria dell’Adsp.
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La gestione finanziaria durante un periodo di crisi complessa
Il commissario straordinario Pino Musolino ha posto l’attenzione sulle difficoltà affrontate nella gestione economica dell’autorità portuale, definendo il contesto come una fase attraversata da una “policrisi”. In tale scenario, che richiama una serie di fattori interconnessi che minacciano la stabilità delle risorse, è stata mantenuta una condotta rigorosa e attenta nell’amministrazione del bilancio.
Monitoraggio rigoroso di entrate e uscite
Musolino ha sottolineato il continuo monitoraggio di entrate e uscite, con una supervisione dettagliata atta ad evitare squilibri o derive finanziarie. L’eredità lasciata dall’amministrazione precedente includeva forti tensioni sulle casse dell’ente. Nonostante ciò, la gestione ha portato a risultati concreti: un avanzo di amministrazione che testimonia un bilancio in ordine. Questo avanzo rappresenta una riserva preziosa per affrontare le future sfide e garantire continuità operativa senza ricorrere a deficit o tagli drastici.
Progetti infrastrutturali e rilancio del network portuale
Uno degli aspetti più rilevanti evidenziati da Musolino riguarda il completamento di numerose iniziative infrastrutturali nei tre porti compresi nel network dell’autorità: civitavecchia, gaeta e torre annunziata. La gestione finanziaria sana ha consentito di sostenere i cantieri e le opere necessarie per modernizzare gli scali, migliorandone la capacità di traffico e i servizi ai vettori.
Ampliamenti e miglioramenti strategici
Progetti di ampliamento, consolidamento dei terminal e interventi su viabilità e sicurezza hanno avviato una fase di recupero e rilancio, vitale per un’area così strategica per i traffici marittimi centrali e settentrionali. La continuità nelle risorse ha garantito la regolarità delle attività e il rispetto dei tempi, elementi cruciali in un settore dove rallentamenti causano aumenti di costi e perdita di competitività.
Il commissario uscente lascia l’ente con un bilancio stabile e una base consolidata su cui costruire nuovi sviluppi. Il lavoro svolto negli ultimi anni imprime un solido punto di partenza per chi prenderà in mano la gestione dell’autorità portuale, con l’obiettivo di mantenere alta la qualità dei servizi e di rafforzare il ruolo dei porti nel tessuto economico nazionale e internazionale.