Dal Settecento ad oggi, il mondo delle percussioni si è evoluto in modi sorprendenti, un tema che sarà al centro del concerto di Adélaïde Ferrière. Sotto i riflettori del Teatro Argentina di Roma, la talentuosa percussionista francese classe 1996 si esibirà il 13 marzo 2025, portando sulle scene italiane un repertorio che esplora la ricca varietà di timbri e ritmi di strumenti percussivi.
L’esplorazione delle sonorità percussive
Il concerto di Ferrière offre un’opportunità unica per ascoltare un repertorio diversificato, che comprende una gamma di strumenti come la marimba, i tamburi, il vibrafono, la gran cassa e il woodblock. Questi strumenti non solo creano suoni che possono essere potenti e decisi, ma anche delicati e melodiosi. La musicista stessa descrive il programma come un’esplorazione delle differenti estetiche sonore, ponendosi come obiettivo quello di evidenziare le molteplici facce delle percussioni. “Le percussioni possono esprimere una varietà di emozioni,” spiega Ferrière, “dalla forza all’intimità, fino ad aspetti avanguardistici che sorprendono il pubblico.”
Un repertorio che attraversa i secoli
Tra le opere classiche presentate, ci saranno adattamenti per marimba di celebri pezzi di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel, portando un tocco contemporaneo a questi maestri del passato. Il programma si arricchisce con il brano “The King of Denmark” di Morton Feldman, composto nel 1964, e “Omar” di Franco Donatoni, scritto nel 1985 per vibrafono. A questi si aggiunge “Rebonds” di Iannis Xenakis, un’opera fondamentale per le sole percussioni, datata 1988. In chiusura, sarà eseguito “Asventuras” di Alexej Gerassimez, dedicato al tamburo rullante, e “Homework” di François Sarhan, che porta l’espressione musicale a un nuovo livello utilizzando il corpo umano come strumento.
Un’artista in ascesa sulla scena internazionale
Nata a Digione, Adélaïde Ferrière ha già guadagnato riconoscimenti sia in Francia che all’estero. Con una carriera in rapida ascesa, si prepara a collaborare con importanti orchestre, tra cui l’Orchestre National de France durante il Festival Présences, la Puerto Rico Symphony Orchestra e la Geneva Chamber Orchestra. Non si limita solo all’Europa: i suoi concerti la porteranno anche in Messico, Stati Uniti e Corea del Sud, ampliando il suo pubblico e portando la musica delle percussioni a un livello sempre più visibile. La giovane percussionista, quindi, rappresenta un nuovo capitolo nella storia della musica classica, portando freschezza e innovazione in un campo ricco di tradizioni.