Il porto di Ancona si prepara a un importante intervento di ammodernamento della banchina 23, destinata a migliorare la capacità di gestione del traffico marittimo commerciale. L’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale ha affidato l’incarico per lavori strutturali che comprendono consolidamento e riparazioni mirate a rendere l’infrastruttura più efficiente e sicura. Questi lavori si inseriscono in un programma più ampio di rinnovo delle banchine e delle aree operative dello scalo dorico.
Piano di rinnovamento delle banchine del porto di ancona
Il progetto di adeguamento della banchina 23 si colloca all’interno di un quadro di interventi che interessa diverse parti dell’infrastruttura portuale di Ancona. L’obiettivo dell’Autorità è quello di aggiornare e potenziare le strutture della darsena commerciale, al servizio della logistica e delle esigenze del trasporto merci. Questa strategia include non solo la banchina 23 ma anche altre aree dello scalo, come la banchina 22, oggetto già di importanti lavori di rinnovo, e la realizzazione della nuova banchina 27.
Parallelamente si stanno completando i lavori di pavimentazione sulle banchine 19, 20 e 21, già utilizzate per manovre e carico scarico di merci. L’attenzione si concentra anche sulla banchina 13, tornata operativa dopo un intervento che ha allungato di 45 metri il fronte di attracco, arrivando complessivamente a 200 metri. Questo ha migliorato la sicurezza durante l’ormeggio e ampliato il piazzale adiacente di quasi 800 metri quadrati.
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Un altro aspetto rilevante riguarda la banchina 11, che grazie ad un avanzamento realizzato nei recenti lavori, è stata riattivata per l’attracco dei traghetti, migliorando la viabilità e la funzionalità dello scalo per i passeggeri e i mezzi di trasporto.
Dettagli specifici sui lavori della banchina 23
Le lavorazioni sulla banchina 23 sono state affidate tramite gara a un raggruppamento temporaneo di imprese, comprendente Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit, Impresa costruzioni Mentucci Aldo ed Eurobuilding, con un costo complessivo superiore agli 11,8 milioni di euro. Il lavoro mira a consolidare la struttura portuale e a riparare parti danneggiate o usurate, incrementandone la capacità e la sicurezza.
Prima dell’inizio dei lavori, durante la primavera del 2025, si è completata la demolizione delle vecchie gru portainer, di marchi Badoni e Paceco, ormai fuori uso. Questa azione ha liberato l’area e ha reso possibile il posizionamento e l’aggiornamento delle nuove attrezzature.
Il programma prevede lo smontaggio e il successivo ricollocamento delle rotaie per le gru e dei binari ferroviari che attraversano la banchina. Questi binari rivestono un ruolo importante perché permettono la movimentazione diretta delle merci fino al ciglio della banchina. La struttura sottostante, composta da celle di lunghezza pari a 265 metri, sarà completamente consolidata per garantire stabilità.
Il piazzale retrostante sarà rinnovato con una nuova pavimentazione estesa per circa 4 mila metri quadrati, allestito con arredi portuali essenziali per le operazioni di attracco. La banchina, già predisposta per l’installazione di gru fisse, sarà adattata ai pesi e alle forze che derivano dall’uso di moderne gru semoventi. Questo assicura una maggiore versatilità nelle attività di carico e scarico.
Modernizzazione per favorire l’intermodalità e la navigabilità
L’aggiornamento della banchina 23 si collega a un più ampio progetto di miglioramento dei mezzi di trasporto all’interno del porto. L’intermodalità sarà favorita grazie alle infrastrutture ferroviarie presenti sul territorio portuale. Le merci potranno così essere trasferite efficacemente dal mare al treno, riducendo i tempi di movimentazione e aumentando la capacità complessiva dello scalo.
La banchina 23, come le altre interessate dagli interventi, sarà predisposta per l’elettrificazione. Ciò significa che sarà possibile alimentare elettricamente le gru e le attrezzature portuali, riducendo l’uso di combustibili fossili e migliorando l’impatto ambientale delle operazioni.
In parallelo, è stato programmato un dragaggio del bacino portuale che interesserà le banchine commerciali dalla 19 alla 26, con un investimento totale di 16,5 milioni di euro. Lo scopo è rimuovere depositi e sedimenti dal fondale per migliorare la profondità e la navigabilità, facilitando l’ingresso e le manovre di navi di dimensioni maggiori.
Commenti del presidente dell’autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale
Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, ha evidenziato l’importanza di questi interventi. Secondo lui, il miglioramento delle banchine, dei piazzali e dei dragaggi rappresenta uno strumento concreto per rafforzare la competitività dello scalo di Ancona. La città dorica si trova a fronteggiare un mercato marittimo internazionale con dinamiche in rapida evoluzione.
L’Authority sostiene da vicino le imprese e gli operatori portuali, ponendosi come partner nelle ricerche di nuove opportunità di sviluppo e crescita. La strategia adottata guarda al futuro, assicurando che le infrastrutture soddisfino le richieste sempre più complesse del traffico commerciale, garantendo sicurezza, funzionalità e capacità operative.