L’appuntamento estivo con la notte degli osti ad Eboli richiama amanti del vino, della cucina tradizionale e della cultura dell’accoglienza. Per due giorni, la città si trasforma in un salotto a cielo aperto con degustazioni, musica e collaborazioni tra cuochi da tutta Italia. L’edizione 2025 intitolata “Incontri” punta a valorizzare il confronto tra territori, sapori e persone nel cuore del centro storico, chiuso al traffico.
La festa della cucina e del vino naturale nel centro storico di eboli
La notte degli osti si svolge ad Eboli, in provincia di Salerno, da ormai cinque anni. L’evento nasce nel 2019 da un’idea di Giovanni Sparano, oste dell’enoteca Alberto/Ritrovo. Ha preso rapidamente piede nella proposta estiva della città, consolidandosi come occasione per portare il pubblico a scoprire piatti semplici, autentici, accompagnati da vini naturali selezionati. Durante le giornate del 24 e 25 giugno, le vie del centro si liberano dalle auto per ospitare tavolate imbandite e momenti di socialità all’aperto.
L’iniziativa vuole favorire le connessioni tra produttori, chef e visitatori attraverso il cibo e il vino come punti di partenza. La musica live accompagna le serate creando un’atmosfera conviviale. Nei vari angoli del centro storico ci sono osti e vignaioli provenienti da diverse regioni italiane. Il modello riprende quello dei simposi antichi, con la condivisione di storie, piatti e bicchieri come linguaggi comuni.
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Lo scorso anno, hanno partecipato oltre quattrocento persone alle tavolate collettive. Nel 2025 l’organizzazione amplia le collaborazioni per proporre menù speciali ideati da chef ospiti insieme a realtà ristorative locali. L’intento è far emergere le diversità regionali mantenendo un fil rouge rappresentato dal tema “Incontri“, scelto per questa stagione.
Le coppie d’autore: esperienze gastronomiche inedite
Una delle novità più attese di questa edizione sono gli abbinamenti tra interpreti della cucina diversa, in grado di creare esperienze gastronomiche inedite per una notte. Queste “copie d’autore” mettono in scena dialoghi culinari in cui si scambiano tecniche, prodotti e tradizioni.
Agata Felluga della Trattoria Cacciaconti, dalla Maremma, unirà le forze con Giovanni Sparano e Laura Fantastico di Alberto Ritrovo. Andrea Poli, titolare di Gustificio nel Padovano, collaborerà con Maurizio e Benedetta Somma del Papavero di Eboli. L’incontro fra Pietro Bonacorsi e Matteo Tarozzi dei BbqGeeks e Morena Donnantuoni di Dogana punta a fondere tecniche di carne alla griglia con sapori tipici locali.
Altri duetti vedranno protagonisti i toscani Filippo Bonamici e Lorenzo Stefanini di Bonny Pizza e Gigliola, abbinati a Dino Marchetta e Francesca Perretta di Piazzetta Santa Sofia. A chiudere la lista ci sono Valeria Ghiglione della Vecchia Quercia di San Cipriano Picentino insieme ad Andrea Nanna di Cantina Segreta, e la coppia formata da Chiara Malavasi e Claudio Lepore di L’Articiocca di Sestri Levante con Gustavo Sparano e Paola Fulgione de Il Panigaccio.
Questi abbinamenti permettono di scoprire piatti mai proposti prima, aiutano a valorizzare i prodotti territoriali e a stimolare lo scambio culturale tra cucine di diverse zone italiane.
Osti e vignaioli: vecchie presenze e volti nuovi nel calice
La notte degli osti conferma la presenza della “vecchia guardia” dei professionisti del vino impegnati fin dalla prima edizione. Spicca la figura di Diego Sorba, storico oste dell’enoteca Tabarro a Parma, che guida un gruppo affiatato. Accanto a lui ci sono Roberto Buglione De Filippis della Vineria La Posta di Grottaminarda, Alessio Zappasodi di Rimessa Barrio a San Benedetto del Tronto e naturalmente Giovanni Sparano di Alberto Ritrovo.
L’offerta vinicola si compone principalmente di vini artigianali, provenienti da piccoli produttori selezionati. Alcuni vignaioli presenti all’evento sono Guido Zampaglione del Tufiello, Daniele Corrotti e Barbara Toschi di Sagona, oltre a Gaetano Guacci del Ritrovino in Noto, che rappresenta la cantina Marabino. Ci sono anche Giampiero Ventura per Le Quattro Volte, Simone Fanton di Wine Governo e Giovanni Iannucci.
Questi produttori portano con sé storie e tecniche di vinificazione spesso legate al territorio di origine. La scelta di vini naturali e macerati conferma la volontà di privilegiare etichette non standardizzate, capaci di raccontare un territorio e la passione di chi le produce. Nei locali coinvolti, i clienti possono gustare queste proposte a fianco dei piatti preparati.
Il programma dell’evento: degustazioni e momenti di cultura e musica
Le due giornate della notte degli osti sono scandite da appuntamenti pensati per appassionati e chi cerca esperienze più approfondite. Il 24 giugno, alle ore 12, Paolo Parisi organizza un pranzo nel Giardino Vacca de Dominicis, immerso nel verde. Il pranzo punta sulle materie prime locali e su un clima rilassato, tra natura e sapori genuini.
Sempre nella giornata di martedì, alle 18, alla Cantina Sor Diego al Pozzo si terrà una masterclass con il casaro Paolo Amato e il produttore vinicolo Alfonso Arpino. Il percorso enogastronomico vedrà protagonisti formaggi artigianali abbinati a vini macerati. Di sera, nel Chiostro di San Francesco, si apre il mercato con produttori di vini artigianali e realtà gastronomiche.
La musica anima la serata con il concerto atteso dei Casino Royale insieme a Clap! Clap!, prevista l’unica data al Sud del loro tour per l’uscita del nuovo album FUMO. L’evento musicale vuole invitare a un ascolto attento e profondo, distante dalle consumazioni rapide e distratte della musica moderna. A mezzanotte torna “Storie di Osteria“, incontri a due voci con Diego Sorba e Enrico Azzolin, che raccontano aneddoti legati al vino.
Il 25 giugno la giornata inizia con un brunch nel Giardino del Papavero, allestito attorno al fuoco con diversi cuochi impegnati nella preparazione direttamente davanti ai partecipanti. Il pomeriggio ospita la presentazione di “Viaggetti in Emilia” alla Cantina Sor Diego al Pozzo, dimostrazione di come il racconto del territorio passi anche attraverso i libri.
La sera di mercoledì è dedicata alle cene nei ristoranti del centro storico, che ospiteranno le coppie d’autore con i loro menù pensati per l’occasione. Sei locali uniranno i propri stili di cucina con prodotti e vini selezionati per offrire esperienze fuori dal comune. L’appuntamento di mezzanotte con “Storie di Osteria” chiude la rassegna mantenendo viva la tradizione dell’incontro e del racconto intorno al vino.
La notte degli osti si conferma così come un evento che unisce la cucina tradizionale con la cultura del vino, spaziando anche su musica e letteratura. Eboli si trasforma in un luogo dove le persone possono incontrarsi, scambiarsi storie e condividere emozioni attraverso sapori e suoni.