La recente designazione di stefania sterpetti a garante dei detenuti del comune di asti ha scatenato un acceso dibattito politico e sociale. Sterpetti, dirigente medica dell’Asl di asti, è stata scelta durante il consiglio comunale del 22 aprile con una votazione segreta che ha raccolto 14 preferenze su 30. Alcuni consiglieri comunali hanno espresso preoccupazioni riguardo ai suoi post su social media, che contengono affermazioni giudicate violente e offensive verso detenuti, rappresentanti politici e migranti. Il caso ha acceso la discussione sulle modalità di nomina e sui criteri per ricoprire un ruolo così delicato.
il voto in consiglio comunale e i protagonisti della scelta
Il consiglio comunale di asti ha designato stefania sterpetti come nuova garante dei detenuti durante la seduta del 22 aprile 2025. La nomina si è svolta mediante voto segreto. Sterpetti ha ottenuto 14 voti a favore, superando di due preferenze domenico massano, sostenuto dall’associazione effatà, che si impegna nel sostegno ai carcerati del carcere di quarto asti. In terza posizione, con due preferenze, si è classificato l’assistente sociale luca tomatis, indicato dal gruppo dei giovani astigiani, lista civica vicina al sindaco maurizio rasero.
sostegno e reazioni politiche
A sostenere la candidatura di stefania sterpetti è stato soprattutto il gruppo consiliare di fratelli d’italia. Il risultato del voto ha causato reazioni contrastanti e alcune forze politiche hanno sollevato dubbi sulla figura della neogarante. La stessa modalità del voto segreto è stata messa in discussione, vista la delicatezza del ruolo che riguarda la tutela dei diritti delle persone detenute.
le polemiche scaturite dai post social di stefania sterpetti
Le critiche più aspre sono nate dai post pubblicati da stefania sterpetti sui social network negli ultimi anni. Secondo alcune dichiarazioni rese pubbliche dai consiglieri vittoria briccarello e michele miravalle , la neogarante ha utilizzato espressioni ritenute offensive e violente nei confronti di detenuti e personaggi politici. Un esempio citato è la frase “visto che non c’è la pena di morte si tolgano di mezzo da soli”, riferita a un detenuto in sciopero della fame.
Non mancano insulti diretti, come la definizione di “mongolino” e “demente” riservata a esponenti politici. La stessa sterpetti avrebbe affermato di preferire “essere considerata razzista”, un’affermazione che ha aumentato il clima di tensione. Alcuni suoi post confrontano migranti a “ciarpame” e diffondono ripetutamente contenuti classificati come fake news di natura razzista. Tra le pubblicazioni contestate figura anche un post dedicato a benito mussolini, che ha allarmato diverse parti politiche e sociali.
ruolo e responsabilità del garante dei detenuti
Il garante dei detenuti svolge funzioni di controllo e tutela dei diritti all’interno delle carceri comunali. È un incarico che presuppone sensibilità e rispetto per la condizione dei detenuti, oltre alla capacità di dialogare con le istituzioni penitenziarie e sociali. In questo senso, le esternazioni social di stefania sterpetti hanno sollevato perplessità sulla sua idoneità a un ruolo di rappresentanza e difesa dei diritti umani.
compiti principali del garante
Il garante ha il compito di segnalare disagi, maltrattamenti o condizioni non conformi alle leggi vigenti all’interno dei luoghi di detenzione. Inoltre, deve promuovere iniziative volte alla rieducazione e al reinserimento sociale dei detenuti. La figura rappresenta un punto di riferimento per chi si trova in una condizione di privazione della libertà personale e necessita di tutela istituzionale. L’entità e il peso delle dichiarazioni pubbliche, soprattutto quelle interpretate come razziste, rischiano di compromettere la credibilità e la funzione di garanzia.
reazioni politiche e sociali dopo la nomina
La nomina di stefania sterpetti ha scatenato reazioni da parte di esponenti politici e associazioni presenti sul territorio astigiano. I consiglieri vittoria briccarello e michele miravalle hanno diffuso una nota in cui denunciano quanto ritengono un uso irresponsabile dei social da parte della nuova garante. La nota cita espressioni offensive rivolte ai detenuti e a figure politiche, oltre a contenuti razzisti e post falsi riconducibili a fake news.
Questi rilievi hanno suscitato polemiche in consiglio comunale e tra la cittadinanza, dividendo gli schieramenti politici. Alcune forze chiedono un riesame della nomina o almeno una presa di posizione ufficiale sul comportamento della neogarante. Altre, come fratelli d’italia, hanno espresso sostegno alla scelta compiuta, sottolineando la legittimità del voto democratico e la competenza professionale di stefania sterpetti.
Le associazioni che lavorano quotidianamente con persone detenute e migranti hanno evidenziato la necessità di mantenere un clima di rispetto e attenzione verso tematiche delicate come la condizione carceraria e l’accoglienza. La vicenda di asti riflette, in parte, tensioni più ampie riguardanti il dialogo politico e civile sull’immigrazione, i diritti umani e la gestione della giustizia penale nel paese.