Acquedotto lucano introduce patto di integrità per garantire trasparenza negli appalti pubblici

Acquedotto lucano introduce patto di integrità per garantire trasparenza negli appalti pubblici

Acquedotto Lucano introduce il Patto di Integrità obbligatorio nei contratti di appalto per prevenire la corruzione, garantire trasparenza e correttezza, con il supporto del direttore Luigi Cerciello Renna.
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Acquedotto Lucano ha introdotto il Patto di Integrità come requisito obbligatorio nei contratti di appalto per garantire trasparenza, correttezza e prevenzione della corruzione nelle gare pubbliche. - Gaeta.it

Acquedotto Lucano ha adottato un nuovo strumento per rafforzare il contrasto alle forme di illegalità nelle gare d’appalto. Il Patto di Integrità entra a far parte obbligatoria dei contratti e della documentazione di gara. L’iniziativa punta a migliorare la trasparenza e la correttezza nei processi di affidamento, seguendo le norme vigenti in materia di prevenzione della corruzione.

Il ruolo del patto di integrità nel sistema di appalti di acquedotto lucano

Il Patto di Integrità è stato inserito ufficialmente da Acquedotto Lucano come elemento centrale della procedura di appalto. Secondo quanto comunicato dall’amministratore unico, Alfonso Andretta, tale documento entra a far parte obbligatoria della documentazione necessaria per partecipare alle gare. Si tratta di un accordo formale che impegna sia l’ente sia i partecipanti a seguire principi di lealtà e correttezza durante l’intero processo.

L’obiettivo dichiarato è prevenire fenomeni di corruzione e garantire un clima di fiducia nel settore dei pubblici appalti. Il Patto si colloca tra gli strumenti più comuni nelle pratiche delle stazioni appaltanti, ma acquisisce peso nel caso di Acquedotto Lucano per la sua integrazione sistematica nei contratti stipulati. In pratica, senza l’accettazione e sottoscrizione del Patto, non sarà possibile procedere con l’aggiudicazione o con la firma del contratto.

Istruttoria e ruolo del direttore degli appalti nella formalizzazione del patto

L’introduzione del Patto è stata preceduta da un’istruttoria condotta di recente sotto la direzione di Luigi Cerciello Renna, neo direttore degli Appalti di Acquedotto Lucano. Questo passaggio ha permesso di analizzare e definire il contenuto del documento, adattandolo alle esigenze dell’ente e rispetto alle normative vigenti.

Cerciello Renna, insediatosi nelle scorse settimane, ha guidato un esame dettagliato che ha coinvolto diverse figure operative, tra cui il responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza. L’approvazione definitiva è arrivata con il parere condiviso di questi soggetti e la successiva determinazione dell’amministratore unico. Questo percorso garantisce che il Patto si basi su un impianto solido e conforme alle leggi anticorruzione.

Riferimenti normativi e principi alla base del patto di integrità

Il Patto di Integrità si fonda sull’articolo 1 comma 17 della Legge 6 novembre 2012 numero 190, che disciplina le misure di prevenzione della corruzione nelle procedure di affidamento pubblico. La norma prevede un obbligo reciproco tra stazioni appaltanti e contraenti a rispettare rigide norme di trasparenza, lealtà e correttezza.

Il documento richiede ai soggetti coinvolti di conformare i propri comportamenti secondo questi principi, evitando pratiche che possano compromettere la regolarità della gara. Acquedotto Lucano ha scelto di rendere il Patto parte integrante e inderogabile del contratto di appalto, creando così una barriera formale contro le condotte illegali.

L’impegno sottoscritto da entrambe le parti vuole limitare situazioni di opacità e scorrettezze, garantendo la piena adesione alle disposizioni legislative e la costruzione di rapporti contrattuali basati su rispetto e trasparenza.

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