Le indagini della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania hanno portato alla luce gravi irregolarità nella gestione di SMA Campania S.p.a. I militari della Guardia di Finanza di Napoli hanno agito su delega della Procura, notificando provvedimenti nei confronti di funzionari e dipendenti, accusati di utilizzi impropri delle risorse aziendali. Scopriamo in dettaglio le irregolarità emerse e le conseguenze per i responsabili.
Utilizzo improprio delle carte di credito aziendali
Le indagini, condotte tra il 2012 e il 2022, hanno rivelato un sistema di malversazione che include l’uso improprio delle carte di credito aziendali. I funzionari avrebbero speso fondi pubblici per scopi personali, incluso pagamenti per abbonamenti a servizi di streaming musicale, effettuati a qualsiasi ora, come nel caso di transazioni avvenute anche alle due di notte. Questo tipo di spese, realizzate tramite carte ricaricabili con un limite massimo di 1.000 euro, evidenzia una gestione irregolare delle risorse.
Le indagini hanno anche scoperto che alcuni acquisti non erano accompagnati da adeguata documentazione giustificativa. Sono stati documentati numerosi casi di spese urgenti, gestite senza la necessaria supervisione e trasparenza. L’accusa di danno erariale ammonta a 5.777.757,45 euro, cifra impressionante comprensiva di tutte le irregolarità riscontrate. Questo quadro preoccupante porta a interrogarsi sulla capacità di gestione e sull’adeguatezza dei controlli interni all’interno dell’azienda.
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Irregolarità nella gestione degli appalti pubblici
Un altro aspetto rilevante dell’indagine riguarda l’affidamento di servizi di autonoleggio e telefonia mobile. SMA Campania S.p.a. avrebbe utilizzato procedure dirette, evitando le necessarie gare pubbliche e le convenzioni stabilite da CONSIP, creando così l’occasione per prescrivere oneri aggiuntivi e violazioni delle normative sugli appalti pubblici. Questo comportamento ha fatto emergere uno spregio delle regole, con ripercussioni significative sulle finanze pubbliche.
Le procedure dirette sono spesso criticate in contesti di appalto pubblici, poiché possono inflazionare costi e ridurre la competitività. La mancanza di gare regolari ha limitato le opportunità di offerta e, di conseguenza, ha fatto lievitare le spese.
Questo tipo di irregolarità rappresenta un campanello d’allarme per la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. Le pratiche elusorie compromettono non solo l’integrità delle istituzioni, ma anche la fiducia dei cittadini. Si pone quindi l’accento su una necessaria revisione delle procedure adottate da parte dell’azienda per garantire legalità e correttezza.
Promozioni senza selezione e aumenti salariali ingiustificati
Oltre all’uso improprio dei fondi, si è scoperto che SMA Campania ha effettuato promozioni di personale senza ricorrere a selezioni pubbliche. Questa prassi si è manifestata in vari settori, inclusi depuratori e strutture territoriali. Le assunzioni e le progressioni di carriera sono avvenute spesso mediante verbali di conciliazione, contravvenendo alle normative sul reclutamento pubblico.
In aggiunta, sono emerse problematiche legate agli aumenti salariali straordinari, comunemente noti come “superminimi”. Questi incrementi retributivi sono stati concessi senza validi motivi o giustificazioni, violando i principi di trasparenza e meritocrazia. La Procura sottolinea come i danni siano attribuibili principalmente ai vertici aziendali e, in modo secondario, ai funzionari coinvolti nel processo.
Adesso, i responsabili di queste irregolarità sono chiamati a presentare le proprie deduzioni e a difendersi dalle accuse. Sarà fondamentale per loro rivalutare e giustificare le scelte fatte in un contesto di continua crescita delle aspettative pubbliche in termini di responsabilità e correttezza nella Pubblica Amministrazione. La situazione resta in evoluzione, e il pubblico attende riscontri concreti dalla giustizia contabile.