Un sottufficiale dell’aeronautica militare è finito sotto inchiesta per aver avviato un’attività imprenditoriale senza permessi, riuscendo a incassare circa 570mila euro in dieci anni. Il caso, scoperto dai finanzieri di Pordenone, ha coinvolto anche la Procura Militare di Verona e altre autorità competenti. Questa vicenda evidenzia le implicazioni legali e amministrative legate al cumulo di incarichi per il personale militare.
Dettagli dell’indagine e quadro normativo di riferimento
Le indagini sono partite a Pordenone, dove i finanzieri hanno scoperto che un sergente maggiore dell’aeronautica gestiva un’attività commerciale senza aver ricevuto l’autorizzazione prevista dalle norme. È emerso che l’uomo ha violato le disposizioni del decreto legislativo 165 del 2001, che limita il cumulo di incarichi per i dipendenti pubblici, inclusi quelli in servizio nelle forze armate.
L’attività imprenditoriale comprendeva la compravendita di giochi di magia, pellet per riscaldamento e, in almeno un caso, la vendita di un’automobile. Il commercio è risultato totalmente sconosciuto al fisco, ampliando così la portata del reato oltre la semplice mancanza di autorizzazione. I guadagni, stimati intorno ai 570mila euro in un arco temporale di dieci anni, dimostrano il rilievo commerciale dell’impresa non dichiarata.
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Le implicazioni legali e le autorità coinvolte
Il sottufficiale è stato denunciato alla Procura Militare di Verona per truffa aggravata. La denuncia nasce dal quadro normativo militare e civile che vieta di intraprendere attività imprenditoriali non autorizzate dal comando di riferimento, soprattutto per chi esercita ruoli operativi all’interno dell’aeronautica.
L’inchiesta ha coinvolto anche la Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia, segnalata per il possibile danno erariale causato dai compensi acquisiti irregolarmente. Per questo, il Nucleo speciale anticorruzione della Guardia di Finanza ha avviato gli accertamenti con l’Ispettorato per la Funzione Pubblica, chiamato a coordinare l’eventuale recupero delle somme ottenute in modo illecito.
Le conseguenze amministrative e la posizione della difesa
Oltre alle implicazioni penali, l’attività irregolare rischia di pesare sulla carriera militare del sottufficiale. L’Aeronautica militare può adottare provvedimenti disciplinari che vanno dalla sospensione al licenziamento, se dimostrata la violazione dei regolamenti in materia di incarichi esterni.
L’attenzione rivolta a questa vicenda conferma il controllo serrato delle forze dell’ordine sul rispetto delle norme che regolano il personale militare. Ogni attività esterna deve essere sempre autorizzata per evitare conflitti di interesse, così come è previsto dalle leggi vigenti a tutela dell’amministrazione pubblica.
La vicenda resta sotto monitoraggio e sarà aggiornata con gli sviluppi processuali e amministrativi prossimi. Le autorità impegnate puntano a chiarire ogni aspetto della questione, anche sotto il profilo finanziario e penale, per sanzionare eventuali irregolarità e recuperare le somme riscosse senza permessi.