Accordo tra Cooperazione Italiana, Save The Children e Ferrero per proteggere minori nelle comunità di cacao in Costa D’Avorio fino al 2030

Accordo Tra Cooperazione Itali

Collaborazione per tutelare i minori nelle comunità del cacao in Costa d’Avorio. - Gaeta.it

Laura Rossi

3 Settembre 2025

Una nuova iniziativa nasce dalla collaborazione tra enti pubblici, azienda privata e organizzazioni non governative per migliorare la vita di bambini e adolescenti nelle aree di produzione del cacao in Costa d’Avorio. Il progetto, che si estenderà fino al 2030, mira a ridurre il lavoro minorile con azioni integrate nell’Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes.

Un programma pluriennale per la tutela dei minori nelle comunità agricole ivoriane

L’iniziativa, che copre un lungo periodo, si inserisce in un percorso avviato nel 2017 e ora esteso fino al 2030. Si concentra su bambini e adolescenti che vivono nelle comunità di coltivatori di cacao in regioni caratterizzate da elevata vulnerabilità sociale ed economica. L’obiettivo è tutelare i diritti dei più giovani, garantendo accesso all’istruzione e ai servizi sanitari, migliorare la registrazione delle nascite e offrire sostegno per assicurare nutrizione e condizioni di vita dignitose. Si interviene anche per sostenere l’imprenditoria femminile, considerata un elemento chiave per la stabilità economica locale e la prevenzione del lavoro minorile.

Il programma affronta le cause profonde del lavoro sotto età, in un contesto dove la povertà spinge molte famiglie a coinvolgere i figli nelle attività agricole. L’approccio va oltre la semplice assistenza, puntando a creare comunità resilienti in grado di autosostenersi nel tempo, migliorando anche il sistema locale di registrazione delle nascite, fondamentale per la tutela legale dei minori.

La partnership tra enti pubblici, organizzazioni non governative e settore privato

Il progetto coinvolge tre attori principali: la Cooperazione Italiana, Save the Children e Ferrero. La Cooperazione Italiana finanzia con circa 9 milioni di euro, mentre Ferrero contribuisce con 8 milioni. Save the Children fornisce competenze tecniche sul campo e co-finanzia parte dell’intervento. Questa alleanza pubblico-privata è stata presentata durante una missione italiana in Africa occidentale nel maggio 2025, guidata da Stefano Gatti, Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo.

La collaborazione punta a un cambiamento sistemico coinvolgendo tutti i livelli: dalle famiglie e comunità locali fino ai governi e alle aziende della filiera del cacao. Ferrero svolge un ruolo centrale, portando il proprio know-how sulla supply chain, di cui fa parte la produzione di cacao nelle aree interessate. Fornitori e produttori locali sono coinvolti fin dalla progettazione per assicurare che gli interventi siano efficaci e integrati nelle attività quotidiane.

Il progetto mira a diffondere buone pratiche che possano tradursi in politiche pubbliche, inserendo la protezione dell’infanzia all’interno del ciclo produttivo e garantendo la sostenibilità dell’intervento.

Finanziamenti e strategie per un impatto duraturo fino al 2030

La dotazione complessiva del programma supera i 19 milioni di euro, raccolti attraverso il sostegno pubblico e privato. Il finanziamento della Cooperazione Italiana deriva da una selezione gestita dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Ferrero mantiene un impegno diretto e costante, rinnovando la sua partecipazione dal lancio del progetto.

La strategia si basa su indicatori precisi e sistemi di monitoraggio per verificare i risultati. Gli investimenti si concentrano non solo su azioni immediate, ma anche sul consolidamento di strutture e condizioni che assicurino la protezione dell’infanzia nel tempo. Le misure proposte puntano a sottrarre i bambini al lavoro precoce offrendo opportunità concrete in termini di servizi, istruzione e sicurezza sanitaria.

Questa iniziativa rappresenta un modello di cooperazione internazionale che mette al centro i diritti umani, la responsabilità sociale delle imprese e il ruolo attivo delle comunità locali. Il lavoro congiunto di enti pubblici, ONG e aziende crea una dinamica in cui le azioni di sviluppo si integrano nelle pratiche produttive, introducendo trasparenza e tracciabilità nella filiera del cacao e contrastando sfruttamenti e abusi.