Accordo sui dazi tra giappone e usa siglato: dazi al 15% per le esportazioni reciproche

Accordo sui dazi tra giappone e usa siglato: dazi al 15% per le esportazioni reciproche

L’accordo tra Giappone e Stati Uniti fissa dazi al 15% su settori chiave come agricoltura, automotive e tecnologia, con investimenti giapponesi da 550 miliardi di dollari negli USA e focus sulle trattative con l’Unione Europea.
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L’accordo commerciale tra Giappone e Stati Uniti, in vigore dal 2025, stabilisce dazi reciproci al 15% e promuove investimenti strategici, rafforzando la cooperazione economica tra i due paesi in settori chiave come agricoltura, automotive e tecnologia. - Gaeta.it

L’intesa commerciale tra Giappone e Stati Uniti fissa i dazi reciproci al 15%, segnando una svolta nelle relazioni economiche tra i due paesi. L’accordo, atteso da mesi, coinvolge settori chiave come l’agricoltura, l’automotive e la tecnologia, e apre la strada a investimenti strategici. Il contesto vede ora gli USA concentrarsi sulle trattative con l’Unione Europea che proseguono in parallelo.

Dettagli dell’accordo commerciale tra giappone e stati uniti

La nuova intesa entrerà in vigore dal 1 agosto 2025 e prevede che Giappone e USA applichino tariffe doganali reciproche al 15% su molte categorie di prodotti. La principale novità riguarda l’apertura del mercato giapponese a merci statunitensi prima soggette a restrizioni. Tra i prodotti coinvolti emergono in modo particolare cereali, automobili e componentistica automobilistica.

Il ministro giapponese della politica economica, Yoshitaka Akazawa, ha confermato che il Giappone acquisterà riso californiano per rispondere a una carenza locale provocata da condizioni climatiche avverse. Sul fronte del settore automotive, il primo ministro Shigeru ha annunciato che sono state eliminate restrizioni quantitative sulle importazioni di auto e componenti. Questa voce è centrale, poiché la bilancia commerciale giapponese con gli Stati Uniti registra un surplus significativo, superiore ai 63 miliardi di dollari, per le esportazioni auto.

Il mercato azionario giapponese ha reagito con un’impennata, con l’indice di Tokyo che ha chiuso in rialzo del 3,5% alla fine della settimana, trascinato in particolare da titoli come Toyota e Nissan . Questi movimenti riflettono l’ottimismo delle aziende e degli investitori sul futuro degli scambi commerciali con gli Stati Uniti.

Investimenti giapponesi negli stati uniti e priorità strategiche

L’intesa prevede che il Giappone destini un fondo di circa 550 miliardi di dollari a investimenti negli Stati Uniti. La cifra sarà impiegata tramite capitale proprio e finanziamenti per rafforzare imprese e industrie considerate strategiche per la sicurezza nazionale americana. Tra i settori indicati figurano semiconduttori, acciaio, cantieristica navale, aviazione, energia e intelligenza artificiale.

Yoshitaka Akazawa ha sottolineato che una parte di questi investimenti sarà indirizzata a comparti ad alto valore tecnologico come quello farmaceutico e della microelettronica. Il ministro ha chiarito che l’aumento della quota di cereali statunitensi sulle tavole giapponesi non rappresenta un danno per la produzione agricola interna. L’obiettivo dichiarato è stimolare occupazione e produrre beni con standard di qualità elevati, favorendo uno sviluppo commerciale bilanciato.

Questa manovra finanziaria conferma il rafforzamento dei legami economici e industriali tra Tokyo e Washington, ampliando la cooperazione in ambiti tradizionalmente importanti e emergenti per entrambi i paesi.

La prospettiva delle relazioni commerciali tra usa e unione europea

Con l’accordo Giappone-USA completato, l’attenzione della presidenza statunitense si sposta sulle trattative con l’Unione Europea. In un incontro a Washington, il presidente Trump ha lasciato intendere che se l’Europa aprirà il mercato ai prodotti americani, gli Stati Uniti risponderanno abbassando i dazi.

Dal lato europeo, Olof Gill, portavoce della commissione per il commercio, ha confermato che si stanno intensificando i negoziati. Ha anche specificato che la commissione si muove su due fronti: cercare un accordo vantaggioso ma anche prepararsi a eventuali scenari di stallo.

Impatti sulle economie e future negoziazioni

Queste dinamiche mostrano un momento cruciale nella definizione delle regole degli scambi internazionali in un contesto segnato da tensioni e rivalità commerciali globali. L’epilogo di questi negoziati avrà impatti diretti sulle economie coinvolte e su migliaia di imprese e lavoratori.

Gli sviluppi saranno monitorati da vicino nei prossimi mesi, mentre le decisioni prese a Washington e Bruxelles definiranno il quadro dei rapporti transatlantici per gli anni a venire.

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