Il ponte del 1° giugno 2025 ha richiamato un gran numero di visitatori in Abruzzo. Molti turisti hanno scelto soprattutto le località costiere e i piccoli borghi dell’interno per trascorrere qualche giorno. La Confcommercio Abruzzo ha raccolto i dati relativi al flusso turistico e alle preferenze dei vacanzieri in questa prima importante finestra della stagione estiva.
Il mare guida le preferenze turistiche sulle coste abruzzesi
Il dato più evidente riguarda la propensione per il mare, scelto dal 41,4% dei vacanzieri presenti in regione nel periodo del ponte festivo. Le spiagge abruzzesi hanno attirato una fetta consistente di turisti, confermando la forza della costa come meta privilegiata. A seguire si posizionano i borghi dell’entroterra, preferiti dal 27,8%, evidenziando il crescente interesse per i centri storici e le aree meno urbanizzate. Spostandosi verso zone più alte, la montagna ha raccolto il 15,6% delle scelte, mentre i laghi, meno frequentati, si fermano al 6,8%. Questi dati mostrano un paesaggio turistico variegato e una vivacità distribuita tra mare, borghi e natura montana.
Ricerca di esperienze autentiche
La scelta per luoghi meno affollati o più vicini sembra legata a una ricerca di esperienze autentiche, legate alla natura e al patrimonio culturale locale. Gli arrivi provengono soprattutto da regioni vicine come il Lazio, l’Umbria, le Marche e la Campania, favorendo un turismo di prossimità più sostenibile e radicato sul territorio abruzzese.
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Impatto del maltempo e prospettive per la stagione estiva in abruzzo
La stagione primaverile ha risentito di condizioni meteorologiche avverse, che hanno inciso negativamente sulle strutture ricettive della regione. Giammarco Giovannelli, presidente di Confcommercio Abruzzo e Federalberghi Abruzzo, ha sottolineato che “il maltempo ha rallentato la partenza della stagione, ma il ponte del 1° giugno ha rappresentato una svolta.” I numeri registrati indicano una ritrovata vitalità, utile per prepararsi all’estate vera e propria.
Giovannelli evidenzia che, a causa dei costi aumentati nel periodo post-Covid, “non è più sostenibile limitare la stagione turistica solo ai mesi estivi tradizionali, da giugno a settembre.” Le spese per energia, materie prime e personale sono cresciute in modo significativo. Per questo, secondo l’imprenditore, serve puntare a una stagione estiva lunga almeno cento giorni pieni. Una programmazione ragionata e attenta ai costi è diventata indispensabile per mantenere la competitività e la solidità delle attività del settore.
Spese e modalità di soggiorno dei turisti nel ponte del 1° giugno
L’indagine del centro studi Confcommercio rivela anche dati precisi sulle abitudini economiche dei viaggiatori che hanno scelto l’Abruzzo per il ponte. La spesa media si aggira tra i 460 e i 470 euro a persona, con una permanenza media di circa 3,6 notti. Queste cifre indicano un investimento significativo ma modulato nella durata.
Per quanto riguarda il tipo di ospitalità, il 24,4% ha scelto hotel e villaggi turistici. Quasi altrettanti, il 24,2%, hanno soggiornato a casa di amici o parenti. Il 22% hanno optato per bed & breakfast, mentre il 15,2% ha preferito abitazioni di proprietà, e solo il 4,5% ha scelto residence. La struttura di accoglienza appare quindi diversificata e distribuita tra soluzioni formali e più informali.
Ripartizione dei costi
La voce di spesa più rilevante riguarda la ristorazione, che assorbe il 29,1% della spesa turistica. Seguono i costi di viaggio con il 21,7%, l’alloggio con il 18,4% e infine lo shopping con il 12,8%. Questo quadro mostra come il turismo influenzi direttamente diversi settori dell’economia locale, dalla gastronomia ai trasporti, passando per il commercio al dettaglio.
Nuove abitudini dei turisti e crescita del turismo di prossimità in abruzzo
Confcommercio Abruzzo ha individuato un cambiamento nelle modalità con cui i turisti scelgono di trascorrere il tempo libero, probabilmente in risposta all’aumento del costo della vita. Le passeggiate all’aria aperta sono l’attività più praticata, con il 68,9% dei visitatori che preferiscono camminare nei parchi, lungo la costa o nei sentieri montani. Subito dopo si posizionano gli eventi enogastronomici, frequentati dal 36,9%, seguiti dalle escursioni con il 35,8%. Altri interessi riguardano musei e mostre e concerti o spettacoli musicali . La scelta di rimanere all’interno della regione indica come il turismo di prossimità stia trovando nuovo vigore, incoraggiato anche dai prezzi più contenuti e dalla possibilità di raggiungere mete vicine.
Trend dei viaggiatori italiani
Giovannelli conferma il ritorno dei viaggiatori italiani alle mete locali, con molte famiglie orientate a soggiorni brevi ma vicini a casa. “Questo trend ha garantito alle strutture abruzzesi una buona affluenza, con segnali positivi per il resto della stagione.” L’offerta diversificata, che combina mare, montagna e cultura, permette alla regione di intercettare un pubblico vario e interessato.
L’impegno del turismo abruzzese verso qualità e sostenibilità
Le strutture ricettive abruzzesi stanno investendo in qualità, accessibilità e sostenibilità ambientale per rispondere alle esigenze di un turismo che evolve. La crescita del turismo green e delle vacanze all’aria aperta si affianca alla tradizionale domanda di soggiorni al mare. Abruzzo sta diventando una meta appetibile anche per chi cerca esperienze legate alla natura e all’en plein air.
Questa strategia punta a mantenere alta l’attrattiva del territorio, rendendo l’offerta turistica più completa e rivolta a segmenti diversi di visitatori. Il coinvolgimento di alberghi, bed & breakfast e villaggi turistici in questo percorso conferma una tendenza chiara verso un turismo più rispettoso dell’ambiente ma ricco di occasioni di svago e cultura.