A Vicenza arriva la ‘zona rossa‘ per aumentare la sicurezza intorno alla stazione ferroviaria e nelle zone vicine, interessate da fenomeni di illegalità e spaccio. Il provvedimento, emanato dal prefetto Filippo Romano, disciplina il divieto di stazionamento per soggetti sospetti o segnalati alle autorità, con l’obiettivo di tutelare cittadini e pendolari fino a settembre 2025.
Il contesto internazionale e la presenza della comunità statunitense
Vicenza è conosciuta per ospitare una comunità americana numerosa, concentrata soprattutto nelle aree intorno alla base militare presente nella provincia. Questa presenza ha influito sulla decisione del prefetto di adottare misure più stringenti nella zona della stazione ferroviaria, considerata punto nodale per arrivi e partenze di cittadini stranieri.
La situazione internazionale attuale e l’intensificarsi di certe tensioni hanno spinto le autorità a intervenire in modo deciso. Il riferimento diretto a questo elemento compare nelle motivazioni del provvedimento, che si propone di garantire maggior controllo e sicurezza alle persone che frequentano il capoluogo vicentino, italiani e stranieri.
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Controlli più severi si traducono anche in un monitoraggio attento delle persone ritenute a rischio, con particolare attenzione a chi mostra comportamenti molesti o minacciosi. La scelta di concentrare l’attenzione in quest’area nasce affinché tutti gli abitanti e viaggiatori possano muoversi senza timori legati a reati comuni o episodi di violenza.
Il divieto di stazionamento: chi riguarda e che comportamenti vieta
Può sostare all’interno della zona rossa soltanto chi risiede nell’area e non si comporta in modo molesto o pericoloso. Il divieto di stazionamento si applica a chi non è residente e dimostra atteggiamenti aggressivi, minaccia o infastidisce pubblicamente, oppure chi è segnalato alle autorità giudiziarie per reati come furti, rapine, percosse, lesioni e danneggiamenti.
Questi limiti puntano a ridurre il numero di episodi di microcriminalità, con particolare riguardo allo spaccio di droghe e ad altri reati che influiscono sulla tranquillità della zona. Il provvedimento si rivolge a soggetti considerati un pericolo per la sicurezza pubblica, sottoponendoli a restrizioni specifiche per almeno quattro mesi.
Oltre al divieto di fermarsi, l’azione mira a evitare la formazione di gruppi che generano disturbo o insicurezza, soprattutto vicino alla stazione ferroviaria. Le forze dell’ordine hanno aumentato i pattugliamenti, intervenendo prontamente contro chi violi le disposizioni. In questo modo si vuole ripristinare la vivibilità e rendere più sicuro quell’angolo di Vicenza, preso spesso di mira da attività illecite.
Le aree principali interessate da degrado e illegalità
L’intorno della stazione di Vicenza presenta problemi che si trascinano da tempo legati, soprattutto, a spaccio e comportamenti illegali. Le strade del quadrante delimitato dal provvedimento lamentano fenomeni di degrado urbano. I cittadini hanno segnalato frequentemente problemi di sicurezza dovuti a presenze sospette e a fughe di droga, oltre a segnalazioni di piccoli crimini.
Le zone comprese dall’ordinanza, tra le quali via Genova, via Firenze e via Torino, sono state teatro di interventi più volte richiesti da residenti e commercianti. Proprio per questo, la prefettura ha deciso di concentrare gli sforzi nel contenimento dei comportamenti violenti e molesti, quelli che incutono paura negli abitanti e nei passanti.
Il provvedimento del prefetto e la sua validità territoriale
Il prefetto di Vicenza, Filippo Romano, ha firmato un’ordinanza urgente che istituisce la cosiddetta zona rossa nel centro cittadino. Questo provvedimento è stato adottato in base all’articolo 2 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quale misura immediata per contenere fenomeni di degrado e reati nella zona della stazione e nelle sue immediate vicinanze. Il decreto ha una validità temporale che arriva fino al 30 settembre 2025.
Le aree interessate comprendono un ampio perimetro delimitato da viale Eretenio, viale Venezia, viale Milano, piazzale Bologna, via Genova, via Firenze, via Torino e Corso Santi Felice e Fortunato. Rientrano anche viale Ippodromo, viale Verdi, via Gorizia e Campo Marzo. Questa estensione copre la stazione ferroviaria e quartieri circostanti dove si registrano episodi frequenti di degrado urbano, spaccio di sostanze e illegalità diffusa.
Il provvedimento agisce su una zona strategica, essenziale per la mobilità cittadina e frequentata da numerose persone durante ogni giornata. L’intervento mira così a migliorare il controllo e la presenza delle forze dell’ordine in punti critici, dove si sono ripetuti episodi di criminalità e disordini.