A venezia commemorazione per il commissario albanese, ucciso nel 1980 durante un attentato a mestre

A venezia commemorazione per il commissario albanese, ucciso nel 1980 durante un attentato a mestre

La questura di Venezia celebra il 45° anniversario della morte del commissario Giuseppe Albanese con cerimonie, torneo di calcio a Zelarino e iniziative scolastiche per promuovere la cultura della legalità.
A Venezia Commemorazione Per I A Venezia Commemorazione Per I
La questura di Venezia ha commemorato il 45° anniversario della morte del commissario Giuseppe Albanese, assassinato nel 1980 a Mestre, con cerimonie, un torneo di calcio e iniziative educative per promuovere la cultura della legalità tra i giovani. - Gaeta.it

La questura di venezia ha ospitato oggi l’evento per ricordare il commissario albanese, assassinato nel maggio del 1980 a mestre. La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità locali e familiari, segnalando l’importanza di mantenere viva la memoria di chi è caduto per la legalità. Accanto alla commozione civica, si sono svolte attività sportive e iniziative didattiche, che hanno coinvolto studenti e comunità.

La commemorazione ufficiale alla questura di venezia

Nella mattina del 12 maggio 2025, nella sede della questura di venezia, si è tenuta la celebrazione per il 45° anniversario della morte di giuseppe albanese. Il commissario, allora trentatreenne, fu ucciso mentre si recava al lavoro in auto, all’incrocio tra via comelico e via rielta a mestre, colpito da un attentato delle brigate rosse. Alla cerimonia erano presenti la vedova, teresa friggione, il questore gaetano bonaccorso, il prefetto di venezia darco pellos e l’assessore comunale alla sicurezza elisabetta pesce.

La giornata è iniziata con un momento di raccoglimento davanti alla lapide che ricorda albanese, posta proprio nel luogo dove maturò il suo sacrificio. Durante l’evento, è stata ribadita l’importanza di onorare l’impegno e la dedizione di chi, come albanese, si è battuto contro le organizzazioni terroristiche. La presenza delle istituzioni ha sottolineato il valore di mantenere vivo il ricordo e di diffondere la cultura della legalità tra i cittadini.

La ripresa del torneo di calcio intitolato al commissario albanese

Dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia, il tradizionale torneo di calcio dedicato al commissario albanese ha riaperto i battenti al centro sportivo di zelarino. L’edizione 427a ha visto la partecipazione di diverse squadre, con una finale accesa tra l’actv e la polizia locale di venezia. A spuntarla è stata la formazione dell’actv, che ha conquistato il trofeo dopo una partita combattuta.

Questo torneo non è solo una competizione sportiva, ma rappresenta anche un’opportunità per far conoscere la figura di albanese ai giovani. Promosso dall’associazione nazionale della polizia di stato , l’evento riveste un ruolo sociale e educativo, in un contesto di partecipazione civica che coinvolge anche le istituzioni sportive e scolastiche. L’appuntamento serve a tenere vivo il legame tra la memoria storica e la realtà quotidiana delle nuove generazioni.

L’impegno per la cultura della legalità nelle scuole di venezia

L’iniziativa ha voluto includere anche un momento rivolto agli studenti del territorio veneziano, invitandoli a riflettere sulla figura di giuseppe albanese e sul suo impegno. Nel corso dell’anno scolastico, gli studenti hanno partecipato a progetti promossi dall’anps per diffondere i valori della legalità e della giustizia.

L’assessore elisabetta pesce ha ricordato che albanese ha dato la vita per i principi in cui credeva: “È fondamentale trasmettere alle nuove generazioni questa testimonianza, perché conoscere il passato aiuta a costruire un futuro più giusto”. Le scuole si sono dimostrate terreno fertile per l’educazione civica, con incontri e attività finalizzate a far comprendere l’importanza della responsabilità e del rispetto delle leggi.

Questa combinazione di memoria storica, sport e formazione dimostra come la città di venezia continui a dedicare attenzione a quei cittadini che si sono spesi per difendere i diritti collettivi. L’eredità lasciata da albanese resta un riferimento concreto dentro e fuori le istituzioni.

Change privacy settings
×