Da oltre ventiquattro mesi, una colonia stabile di anatre vive lungo il torrente Albula a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Questa presenza è diventata un simbolo naturale amato da cittadini e visitatori, ma dietro questa tranquillità si celano interventi quotidiani portati avanti da volontari dedicati. Il gruppo “Albula in Volo” si occupa di proteggere queste creature con impegno e attenzione, per permettere alla colonia di sopravvivere nonostante i rischi del territorio.
La colonia di anatre e la sfida dei predatori sul torrente Albula
Le anatre vivono in una zona che, pur sembrando tranquilla, presenta diverse minacce naturali, soprattutto da parte di cornacchie e altri predatori. Questi uccelli spesso si posano sulle strutture limitrofe, come la Palazzina Azzurra, diventando un pericolo per le covate di anatroccoli. Le cornacchie, infatti, riescono a decimare gran parte delle uova e dei piccoli. Il gruppo di volontari interviene soprattutto in questi casi per salvare i piccoli quando la situazione diventa critica.
Monitoraggio e interventi delicati
Il monitoraggio delle covate è costante: i volontari tengono sotto controllo le nidiate per capire quando è necessario un intervento, che non è mai invasivo ma solo di supporto. Quando i piccoli rischiano di non sopravvivere, li trasferiscono in luoghi protetti per poi reinserirli nel torrente appena possibile. Questo lavoro silenzioso si svolge senza clamore, ma è fondamentale per garantire la presenza stabile di queste anatre nel cuore della città.
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Il ruolo fondamentale del gruppo volontari Albula in Volo
“Albula in Volo” è formato da persone di diverse età che condividono la passione per gli animali e la natura. Questi volontari organizzano la loro attività principalmente attraverso una chat su WhatsApp, dove si scambiano informazioni sulle condizioni delle anatre e decidono come intervenire al meglio. La gestione comprende la fornitura di cibo adeguato, la protezione contro i predatori e la cura temporanea degli anatroccoli in caso di necessità.
Tutte le spese relative alla cura degli animali sono a carico del gruppo: dagli alloggi temporanei per i piccoli fino all’assistenza necessaria, che coinvolge anche le madri delle anatre. Questo impegno non ha scopo di lucro né sostegni esterni, ma nasce da un sincero rispetto per la vita animale e la tutela dell’ambiente presente intorno al torrente. Il lavoro del gruppo è continuativo e richiede attenzione costante, soprattutto nei mesi di cova e svezzamento.
Le difficoltà incontrate dai volontari e la risposta della comunità
Non mancano le difficoltà, quest’anno in particolare due interventi pubblici di soccorso agli anatroccoli in pericolo hanno suscitato reazioni negative da parte di alcuni passanti. Alcuni cittadini hanno rivolto insulti ai volontari e segnato agli enti locali pretese di spiegazioni per queste azioni, non comprendendo la necessità di tali cure. Il gruppo ha spiegato che questi interventi sono indispensabili per evitare la scomparsa di piccoli indifesi e per garantire la sopravvivenza della colonia.
Per farsi riconoscere e aumentare la visibilità del proprio lavoro, i volontari hanno deciso di indossare gilet arancioni con la scritta “Volontari Tutela Anatre Albula in Volo”. Questo segnale serve a far capire a chi passa che si tratta di un’attività ufficiale, non di azioni occasionali o improvvisate. Il gruppo tiene a precisare che non c’entra nulla con episodi come la sparizione di uova o la scomparsa di adulti, fenomeni invece segnalati spesso e ritenuti preoccupanti per la colonia stessa.
Attenzione e trasparenza nelle attività
Iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla fauna locale
Per aiutare la cittadinanza a comprendere meglio la presenza delle anatre e l’importanza della loro tutela, “Albula in Volo” ha avviato una campagna informativa sul territorio. Sono stati installati cartelli in punti chiave, come via Piemonte, via Premuda e nell’area fitness vicino al torrente, dove si spiegano le caratteristiche della colonia e come rispettarla. Questi cartelli verranno sostituiti a breve con versioni più chiare e visibili, frutto di una collaborazione con Legambiente locale.
Inoltre, il gruppo mantiene attive pagine Facebook e Instagram per aggiornare chi è interessato, raccogliere segnalazioni e permettere un contatto diretto con i volontari. Questi strumenti digitali aiutano a diffondere notizie sullo stato delle anatre e a fornire indicazioni per evitare comportamenti dannosi. La presenza sui social rende l’attività più trasparente e coinvolge un pubblico più ampio, soprattutto i giovani del territorio.