La quindicesima edizione di “C’è Fermento” a Saluzzo ha confermato il successo crescente di questa manifestazione dedicata alle birre artigianali. Dal 19 al 22 giugno, il cortile de “Il Quartiere” si è trasformato in un punto di ritrovo per appassionati e curiosi provenienti da tutta la regione. Nonostante la pioggia, migliaia di visitatori hanno degustato birre di produttori locali e nazionali, esplorando anche proposte gastronomiche di qualità. La rassegna ha puntato molto sulla cultura del prodotto e sul coinvolgimento diretto con i birrai.
La festa delle birre artigianali si conferma un appuntamento di richiamo per oltre 12.000 persone
Questa volta la manifestazione ha superato decisamente le aspettative in termini di partecipazione, con più di dodicimila presenze registrate durante i quattro giorni. Il cortile de “Il Quartiere” è stato animato da un vero e proprio flusso continuo di visitatori, attratti dalle venti diverse birrerie e dagli undici stand di street food di alto livello. Il pubblico, eterogeneo e affamato di nuove scoperte, non si è fatto intimorire nemmeno da una pioggia intensa, specie nella serata di sabato.
L’evento, organizzato dalla fondazione Amleto Bertoni in collaborazione con la città di Saluzzo e la condotta Slow Food del Marchesato, ha creato un’atmosfera viva e partecipata. Il sostegno di sponsor come Isiline e Acqua Eva ha garantito i servizi necessari a gestire al meglio ogni aspetto. L’impegno per proporre birre artigianali di alta qualità e option gastronomiche ha rappresentato il cuore della proposta, facendo della manifestazione un punto di riferimento a livello regionale.
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Degustazioni guidate e momenti ludici, il coinvolgimento diretto del pubblico
Tra le novità più apprezzate si sono riconfermati i laboratori di degustazione e abbinamenti ospitati dall’associazione Birraia Cuneese . Questi incontri hanno dato modo ai partecipanti di approfondire la conoscenza delle materie prime e dei metodi di produzione. La formula ha offerto occasioni per conoscere da vicino ingredienti e gusti, grazie anche alla presenza dei mastri birrai disponibili per spiegazioni.
L’area ludica ha attirato visitatori di tutte le età. Tavoli di calciobalilla hanno visto una partecipazione costante, mentre la serata di venerdì ha offerto giochi da tavolo curati dall’associazione morettese Dimensione Arcana. Tra i momenti più significativi, la serata di domenica ha richiamato tanti a portare le proprie borracce o bicchieri firmati “CF” delle edizioni precedenti, per brindare insieme al traguardo dei 15 anni della rassegna. Quest’idea ha rafforzato il senso di comunità e continuità tra i partecipanti.
L’eccellenza artigiana al centro di una manifestazione cresciuta negli anni
Il successo della manifestazione va attribuito soprattutto alla qualità dell’offerta e alla passione del pubblico per la birra artigianale. I visitatori hanno mostrato un interesse vivace nel confrontarsi con i mastri birrai, interrogandoli sulle caratteristiche specifiche e sulle novità. Dodici birrifici piemontesi hanno esposto le loro produzioni, accanto a birrai provenienti da altre regioni. Questo ha permesso anche di offrire prodotti poco reperibili nel territorio, aprendo prospettive nuove per gli appassionati locali.
L’evento mira a promuovere la varietà e le qualità delle birre artigianali, partendo dall’artigianalità e dal legame con materie prime come malto e luppolo. Nei quattro giorni di festa, l’attenzione al dettaglio e la cura nel presentare ogni prodotto hanno permesso di trasmettere un’immagine precisa e coinvolgente di questo comparto. Il connubio tra tradizione e nuove sperimentazioni è emerso chiaramente nel dialogo diretto tra chi produce e chi consuma.
Musica e relax al centro della nuova area del cortile d’onore
Un’aggiunta molto gradita a questa edizione è stato il cortile d’onore dell’ex caserma destinato a area relax. Spazi colorati e postazioni comode hanno dato modo al pubblico di riposare e socializzare, con l’aggiunta di un palco che ha ospitato otto band e tre dj set tra giovedì e domenica. Il pubblico ha mostrato interesse crescente per questa proposta, che ha arricchito l’esperienza complessiva.
La musica ha contribuito a creare un’atmosfera più rilassata e conviviale. Il dj set inizialmente previsto per sabato è stato spostato a domenica a causa della pioggia, e in quell’occasione il pubblico si è scatenato fino a tarda notte. Questo cambio di programma non ha frenato l’entusiasmo, ma ha anzi consolidato la festa accompagnando i brindisi finali con ritmi più coinvolgenti.
L’area musica si è quindi integrata con il resto dell’offerta, regalando momenti di svago e socialità dopo le degustazioni. L’alternanza tra le esibizioni delle band e i dj set ha mostrato la volontà degli organizzatori di soddisfare gusti diversi, favorendo l’incontro tra pubblico e artisti in un contesto autentico. Anche questa scelta ha contribuito a rendere “C’è Fermento” un evento completo, capace di adattarsi alle diverse esigenze dei partecipanti.