Il centenario della prima edizione ha richiamato a roma oltre trenta auto e quindici motociclette d’epoca. L’appuntamento, organizzato dall’Automobile Club Roma, ha trasformato piazza dei quiriti in un’esposizione all’aperto. L’evento ha messo in mostra veicoli restaurati con cura, testimoni di decenni di storia automobilistica e motori dal fascino ormai raro per la città.
Piazza dei quiriti si trasforma in un museo di motori d’epoca
Sabato mattina, alle 9.30 in punto, i residenti del quartiere prati hanno avvertito un cambio insolito nell’aria: il rumore ovattato di motori storici ha preso vita tra le vie, richiamando curiosi e appassionati. Piazza dei quiriti, solitamente luogo di transito, è diventata un luogo di esposizione per queste macchine e moto antiche. Ciascun veicolo, perfettamente conservato o restaurato, racconta la propria storia con dettagli che vanno dal design alle innovazioni tecniche dell’epoca. I visitatori hanno potuto passeggiare tra carrozzerie lucide e meccaniche curate, un’occasione per osservare da vicino pezzi di storia su ruote. L’evento ha messo in evidenza il lavoro di collezionisti e musei che tutelano questi modelli, evitando che vadano persi nel tempo. Il contrasto tra la modernità della piazza e l’eleganza di queste auto ha catturato l’attenzione di chi passa.
Il ruolo dell’automobile club roma e il valore culturale dei veicoli storici
L’iniziativa è stata promossa dall’Automobile Club Roma, soggetto impegnato nella conservazione e promozione della storia automobilistica. Giuseppina Fusco, presidente dell’ente locale, ha sottolineato l’importanza della manifestazione nel ricordare e valorizzare veicoli che rappresentano un patrimonio culturale. Le auto e le motociclette esposte non sono solo oggetti; incarnano aspetti di arte, tecnologia e storia. Sono testimonianze di epoche diverse, che raccontano storie di innovazione tecnica e di vita quotidiana trascorsa dietro un volante molto prima dell’era digitale. Fusco ha rimarcato come la conservazione di questi mezzi sia merito soprattutto di collezionisti privati e musei, passo fondamentale per mantenere viva la memoria storica legata all’automobile. Ciò consente di offrire al pubblico un accesso diretto a pezzi rari, spesso impossibili da incontrare in condizioni originali. L’evento ha avuto quindi anche una funzione educativa e divulgativa, oltre che di intrattenimento.
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La passione dei collezionisti e la cura dedicata ai veicoli
Gran parte delle vetture e moto storiche esposte appartengono a collezionisti privati che, con grande impegno, hanno scelto di restaurare e mantenere in vita questi mezzi. Il lavoro di restauro richiede tempo, competenze tecniche specifiche e attenzione estrema ai dettagli originali per preservare l’autenticità. Ogni veicolo ha una storia propria che si riflette nella qualità delle rifiniture, nella conservazione dei materiali e nella forma delle componenti meccaniche. I collezionisti sono spesso appassionati che raccolgono informazioni storiche sul modello, sulla sua produzione e sul suo impiego nel tempo. Alcuni dei veicoli provengono anche dai musei che investono nell’esposizione itinerante per far conoscere al pubblico le peculiarità delle auto d’epoca. Questi mezzi non sono solo oggetti da esposizione ma ferri in movimento, pronti ad accendersi e muoversi, come accaduto durante il raduno. La sinergia tra passione privata e attività di musei crea così un patrimonio tangibile per la città.
L’importanza di manifestazioni come queste per la città di roma
roma accoglie da anni eventi dedicati ai veicoli storici, ma raggiungere il traguardo dei cento anni dalla prima edizione ha acceso un interesse particolare. Manifestazioni come questa aiutano a mantenere viva una tradizione automobilistica importante, particolarmente rilevante in un contesto urbano che sta cambiando velocemente. Il raduno in piazza dei quiriti ha offerto alla capitale uno spettacolo fuori dal comune, capace di attrarre un pubblico vario, dai curiosi agli appassionati di motori d’epoca. Questi momenti permettono anche ai residenti di riscoprire spazi cittadini usati in modo diverso, creando un legame tra passato e presente. La scelta della piazza, nel cuore del quartiere prati, ha facilitato l’accesso e permesso a molti di osservare da vicino questi veicoli la cui storia non è spesso raccontata sulle strade. Il valore sociale di tali iniziative si traduce nel rafforzamento dell’identità cittadina attraverso elementi culturali e tecnici che raccontano la vita e i cambiamenti di intere generazioni.
La mattina del raduno ha offerto quindi uno scorcio raro sulla storia dell’automobilismo, portando in piazza dei quiriti una collezione di veicoli che, restando ancora in movimento, testimoniano anche la capacità di conservare un’eredità materiale indispensabile per conoscere il passato. Il pubblico romano ha potuto così fermarsi a osservare e ascoltare il racconto diretto delle vetture, tra suoni dei motori e forme classiche, che continuano a suscitare interesse.