Un nuovo spazio dedicato alla lettura ha preso vita a Pereto, con l’apertura del primo punto di bookcrossing del paese. Questa iniziativa, che permette a chiunque di prelevare e lasciare libri liberamente, promuove il piacere della condivisione culturale. L’appuntamento è stato fissato per il 6 giugno scorso nell’ex lavatoio, una zona storica e simbolica della comunità locale. Il progetto mira a trasformare quel luogo in un punto di aggregazione, dove la cultura e la tradizione si incontrano attraverso i libri.
Il bookcrossing: un fenomeno globale che si fa spazio nel cuore di Pereto
Il bookcrossing è un movimento nato negli Stati Uniti, diffusosi rapidamente in tutto il mondo con milioni di punti di scambio. Si basa su un principio antico e semplice: condividere libri liberamente per ampliare orizzonti e costruire legami sociali. In Italia ne esistono migliaia, distribuiti in luoghi pubblici o privati. Nel caso di Pereto, l’approdo dell’iniziativa assume un valore particolare, visto il contesto storico e culturale del borgo abruzzese.
Questa pratica di scambio gratuito non è solo un modo per distribuire testi ma diventa un mezzo per avvicinare persone di ogni età, cultura e provenienza. La “Casetta del libro” di Pereto si inserisce esattamente in questa visione: uno spazio senza barriere dove la lettura facilita l’incontro. Leggere diventa così occasione per confrontarsi e per ampliare la conoscenza della realtà locale e non solo.
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L’entusiasmo mostrato dalla comunità testimonia la voglia di riportare la socialità anche in spazi tradizionalmente marginali. Nel contesto odierno, segnato da un uso massiccio del digitale, ritrovare un approccio più diretto e fisico con il libro evidenzia la forza di questa attività ricreativa. Inoltre, il bookcrossing si presta a essere uno strumento semplice per promuovere la cultura in contesti piccoli o isolati, come per esempio molti comuni dell’Appennino.
La rinascita dell’ex lavatoio, da luogo di lavoro a spazio culturale
L’ex lavatoio di Pereto è stato scelto come casa del nuovo punto di bookcrossing. Questo sito racconta una parte peculiare della vita del paese, dove per decenni si svolgevano attività essenziali e quotidiane. Le donne si ritrovavano per lavare i panni, condividendo tempo e racconti. Oggi, il lavatoio ha una nuova veste: il restauro ha riportato agli antichi splendori i bassorilievi in terracotta che rappresentano scene di vita legate a quella realtà.
L’inserimento della “Casetta del libro” nel lavatoio ridona un ruolo pubblico al luogo. Diversamente dal passato, oggi non serve più a un lavoro manuale ma a un’attività culturale e sociale. Il progetto conferisce ai muri un nuovo valore, legato alla parola e alla conoscenza. Il luogo diventa così punto di riferimento dove incontrarsi per leggere, discutere o semplicemente scambiare libri.
Rivalutare spazi storici in funzione culturale garantisce un legame più saldo con la storia del paese. Allo stesso tempo favorisce la conservazione delle tradizioni popolari, condensate in quei bassorilievi e nella memoria collettiva. Accogliere un progetto di bookcrossing significa, quindi, integrare passato e presente in un percorso condiviso.
La casetta del libro: uno spazio aperto per lettori di ogni età
La “Casetta del libro” di Pereto è una piccola libreria all’aperto disponibile senza restrizioni. È accessibile a chiunque voglia prenderne un volume o lasciare un testo. Questo modello consente di superare limiti temporali o burocratici, facilitando un contatto diretto con la lettura in modo spontaneo. Soprattutto, è una risorsa per famiglie, studenti e persone di ogni età, invitate a partecipare e contribuire con le proprie donazioni.
All’inaugurazione, l’assessore Fabio Grossi ha coinvolto i bambini della scuola primaria per stimolare la loro curiosità verso i libri e la funzione sociale della casetta. Anche il sindaco Giacinto Sciò ha sottolineato l’importanza di questo intervento come parte di un percorso più ampio volto a promuovere la cultura locale. La partecipazione della scuola dimostra quanto la lettura resti, nel contesto di Pereto, un fondamentale strumento di crescita e socializzazione.
I primi doni alla casetta e il legame con la storia locale
Durante la giornata inaugurale del 6 giugno, la casetta di Pereto ha ricevuto i primi libri, fra cui uno dedicato a Giacomo Matteotti. Questo volume lega l’iniziativa culturale al recente centenario della morte del politico, ricordato con mostre e convegni nella stessa cittadina. È un segnale esplicito per mantenere viva la memoria storica attraverso la lettura pubblica.
Anche i bambini hanno dato il loro contributo donando libri e partecipando con interesse alla narrazione di storie antiche, come quelle rappresentate nei bassorilievi. Questo coinvolgimento attivo riflette la volontà di trasmettere un patrimonio culturale in modo condiviso, senza limitarlo a eventi sporadici ma favorendo continuità nel tempo.
Il libro su Matteotti richiama un passato che si intreccia con il presente, a dimostrazione che la cultura locale costituisce ancora uno stimolo forte per le iniziative sociali. La casetta diventa così fulcro di ricordi e anche strumento per diffondere nuovi saperi, con cui rinnovare il dialogo fra generazioni e con il territorio.