A parma una coltivazione di basilico in pieno campo tra innovazione e crescita nell’area agricola

A parma una coltivazione di basilico in pieno campo tra innovazione e crescita nell’area agricola

Filippo Carrara guida un’azienda agricola a Parma specializzata nella coltivazione innovativa del basilico, con tecniche sostenibili, raccolta tecnologica e riconoscimenti nazionali per qualità e gestione.
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Filippo Carrara ha rivoluzionato la coltivazione del basilico a Parma, aumentando qualità e produzione grazie a tecniche innovative e sostenibili, diventando un punto di riferimento nazionale nel settore. - Gaeta.it

Il settore agricolo a Parma ha registrato un cambiamento significativo nella coltivazione del basilico in pieno campo. Filippo Carrara, giovane imprenditore agricolo di 29 anni, ha concentrato i suoi sforzi su questa coltura, facendo crescere l’azienda e migliorando qualità e rendimento. L’azienda si distingue per tecniche e scelte mirate che ne fanno oggi un punto di riferimento nazionale per la produzione di basilico.

Una svolta nella produzione agricola di parma

Filippo Carrara guida l’azienda da otto anni e in questo periodo ha operato un cambio deciso nell’indirizzo produttivo, passando principalmente dal pomodoro al basilico. Questa scelta è stata accompagnata da un impegno costante e strategie precise per valorizzare una coltura che richiede attenzione e cura.

Negli ultimi anni l’azienda ha ampliato la superficie dedicata al basilico, partendo da una estensione di 50 ettari per arrivare nel 2025 a 60 ettari. La zona attorno a Parma, dove si trovano i terreni dell’azienda, presenta condizioni favorevoli per questa coltivazione.

Innovazione nella raccolta

Per mantenere la qualità delle foglie, Carrara ha investito in una macchina per la raccolta costruita dalla ditta De Pietri. Questa tecnologia permette di raccogliere il basilico senza danneggiare le foglie, un aspetto fondamentale per conservare aroma e colore, elementi chiave per l’industria alimentare.

Tempi e modalità della raccolta del basilico nella campagna 2025

Il primo taglio del basilico per la stagione 2025 è iniziato circa dieci giorni prima rispetto al 2024, con lo sfalcio effettuato già nel mese di giugno. Le raccolte proseguiranno fino a settembre, compatibilmente con le condizioni meteorologiche. L’obiettivo dichiarato è di realizzare cinque tagli nell’arco dell’estate.

Il momento della raccolta è calcolato anche in base alla qualità, con la raccolta eseguita all’alba e al tramonto. Questi orari permettono di preservare al massimo l’aroma e il colore delle foglie, caratteristiche apprezzate dall’industria. Il passaggio dal campo all’azienda alimentare avviene in tempi molto brevi, spesso in poche ore, per evitare che il prodotto perda le sue proprietà organolettiche.

Dal punto di vista economico la produzione è legata a contratti con le industrie di trasformazione stipulati durante l’inverno. Il prezzo si aggira intorno a 550 euro per tonnellata di foglie raccolte. Questo sistema assicura una certa stabilità finanziaria e permette una programmazione precisa della produzione.

Rotazione colturale e sostenibilità

Per mantenere la fertilità del terreno e prevenire malattie, Carrara adotta un sistema di rotazione colturale articolato su dieci anni. Nei primi cinque anni viene alternato il basilico con il grano, mentre negli ulteriori quattro anni si coltiva l’erba medica.

In questo modo, ogni appezzamento accoglie la coltura del basilico in cinque occasioni nell’arco del decennio. La scelta riflette una gestione attenta e mirata a preservare la produttività dei terreni. La rotazione aiuta anche a contrastare l’impoverimento del suolo e riduce la necessità di fitofarmaci.

Riconoscimenti per la gestione innovativa

Nel 2024 Filippo Carrara ha ricevuto il premio Agrimanager, organizzato da Agri2000.net e Emilbanca, per i risultati raggiunti nell’ambito della produzione agricola e la gestione dell’azienda. Il riconoscimento ha evidenziato l’impegno e l’efficacia della sua strategia, diventando un esempio nel campo della coltivazione del basilico in Italia.

Questa realtà agricola, cresciuta in pochi anni, mantiene nel 2025 un ruolo centrale nella produzione di basilico da pieno campo, grazie alle scelte produttive e tecnologiche che ne garantiscono la qualità e la costanza. L’esperienza di Carrara è un punto di riferimento per chi coltiva erbe aromatiche in Italia.

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