L’episodio del rilascio di centinaia di palloncini nel cielo durante un concerto a Palermo ha immediatamente suscitato la reazione dell’associazione Plastic Free Onlus. L’evento, seguito da migliaia di persone, è diventato al centro di una polemica che mette in luce il grave impatto ambientale di pratiche ormai considerate obsolete e dannose. L’azione messa in atto da una delle emittenti radiofoniche più seguite in Italia mostra come certe abitudini fatichino a cambiare, nonostante la crescente sensibilità verso la tutela ambientale e la conservazione della biodiversità.
Un gesto dannoso per l’ambiente e la biodiversità: il rilascio dei palloncini a Palermo
Durante un evento musicale di grande richiamo tenutosi a Palermo, è stato deciso di liberare in aria centinaia di palloncini. Un gesto che Plastic Free Onlus ha definito non solo antiquato, ma anche dannoso per l’ambiente. L’associazione, che da anni si impegna per combattere l’inquinamento derivante dalla plastica, ha evidenziato come questi palloncini, una volta rilasciati, non spariscano nel nulla ma tornino a terra diventando rifiuti difficili da smaltire. In particolare, l’azione assume una gravità maggiore perché realizzata da un’organizzazione con una vasta platea mediatica, capace di influenzare il comportamento di molte persone, soprattutto giovani.
La sensibilizzazione ambientale dovrebbe spingere a evitare manifestazioni di questo tipo. Il cielo non è un contenitore in cui lanciare oggetti non biodegradabili, perché ciò provoca danni diretti agli animali selvatici e agli habitat naturali. Queste pratiche, purtroppo, si ripetono in diverse città italiane e non solo, mostrando quanto sia difficile sostituire tradizioni con alternative meno impattanti.
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I palloncini biodegradabili non sono innocui: i rischi evidenziati dagli studi scientifici
Il reclamo di Plastic Free riguardo al rilascio di palloncini non si limita all’atto in sé, ma risponde anche a giustificazioni avanzate in passato per eventi simili. A proposito, in un concerto tenutosi a Milano, l’organizzazione aveva sostenuto che i palloncini fossero biodegradabili. Plastic Free, tuttavia, ricorda che biodegradabile non significa innocuo. I materiali che si degradano col tempo restano comunque rifiuti che possono danneggiare le specie animali.
Uno studio dell’università di Swansea ha mostrato come l’80% dei resti trovati nello stomaco delle tartarughe marine contenesse frammenti di palloncini. I rifiuti di questo tipo occupano il terzo posto tra quelli più pericolosi per la fauna marina come foche, tartarughe e varie specie di uccelli. Questi animali scambiano i pezzi di palloncini per cibo o rischiano di rimanere intrappolati, con conseguenze spesso fatali. Il rilascio a cielo aperto quindi ha un impatto reale, che si esprime lentamente ma è devastante.
Le azioni di plastic free per vietare il rilascio di palloncini a livello locale e nazionale
Plastic Free ha da tempo avviato una campagna per fermare il lancio dei palloncini, che spesso avviene con leggerezza in contesti come feste, manifestazioni pubbliche o commemorazioni. L’associazione sta dialogando con diversi comuni italiani per introdurre divieti e regolamenti specifici contro questa pratica. Più di 120 amministrazioni, da Ferrara a Cefalù, hanno già adottato ordinanze per proibire il rilascio di palloncini sul proprio territorio.
Il Trentino si distingue come primo territorio italiano ad aver imposto un divieto di questo tipo su scala provinciale, nel 2021. L’obiettivo di Plastic Free è estendere queste misure a livello nazionale, riducendo l’impatto negativo della plastica nell’ambiente. L’associazione continuerà a monitorare l’applicazione di normative e a richiedere interventi tempestivi a Palermo e altrove, per evitare il ripetersi di atti che danneggiano la natura masquerati da effetto scenico.
Una responsabilità educativa per soggetti pubblici che promuovono eventi di massa
L’episodio di Palermo si inserisce nel dibattito sulla responsabilità di enti e organizzatori di eventi pubblici rispetto all’ambiente. Visto il loro ruolo e il seguito ottenuto, i soggetti con ampia visibilità dovrebbero tenere conto del messaggio che trasmettono al pubblico. La liberazione di palloncini, spesso associata a momenti di festa e spettacolo, rischia di legittimare atteggiamenti superficiali verso i danni ambientali.
Durante eventi con centinaia o migliaia di spettatori, in particolare giovani, le scelte degli organizzatori inviano segnali che si ripercuotono sul comportamento collettivo. Gli atti simbolici devono essere rivisti alla luce dell’urgenza ecologica e della cura verso la fauna e gli ecosistemi, temi che ormai coinvolgono ampie fasce della popolazione. Per questo Plastic Free insiste affinché realtà mediatiche e istituzioni si impegnino a promuovere iniziative senza impatti negativi e che anzi stimolino una coscienza ambientale più forte.